Giornalisti. Contratto: referendum il 29 e 30 maggio. Siddi: “La conseguenza di una bocciatura sarebbe l’assenza di un contratto”.
“Bisogna ricordare che il vecchio contratto è spirato e non produce più effetti progressivi e che il nuovo contratto bocciato potrebbe essere disdettato, ipotesi nella quale ciascun giornalista dovrebbe definire con il proprio editore le condizioni contrattuali”. In coda: voteranno in 28.500 giornalisti divisi in tre collegi.
Roma, 22 aprile 2009. Si terrà il 29 e il 30 maggio il referendum che chiamerà tutti i giornalisti ad esprimersi sull' ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto firmata da Federazione nazionale della stampa e Federazione degli editori. Lo ha deciso la giunta della Fnsi, stabilendo che si voterà per almeno 12 ore nell'arco dei due giorni e con gli stessi criteri con i quali vengono eletti i delegati al congresso nazionale. Voteranno tutti i giornalisti interessati dal contratto Fieg. Non ci sarà il voto telematico. Ad annunciare la data della consultazione è stato il segretario del sindacato dei giornalisti Franco Siddi, intervenuto questa mattina a Roma all'assemblea dell'emittenza locale organizzata da Fnsi e Aeranti-Corallo. «Sono convinto che il referendum - ha detto Siddi - possa avere riflessi di merito. Occorrerà valutare le condizioni giuridiche. Sono anche convinto che un contratto clamorosamente bocciato non possa che avere come conseguenza l'assenza di un contratto collettivo certo: bisogna ricordare che il vecchio contratto è spirato e non produce più effetti progressivi e che il nuovo contratto bocciato potrebbe essere disdettato, ipotesi nella quale ciascun giornalista dovrebbe definire con il proprio editore le condizioni contrattuali». Quanto al valore politico della consultazione, «sbaglia chi pensa - ha concluso Siddi - che il referendum sia il congresso della Fnsi: non esiste un secondo tempo congressuale realizzato attraverso il referendum. Il referendum, comunque, come avevo già detto, sarà politicamente vincolante e per come stanno procedendo le cose non potrà non avere riflessi sul merito del contratto». (ANSA).
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CONTRATTO. Referendum con 28.500 votanti divisi in tre collegi.
Il 28 e 29 maggio si svolgerà il referendun consultivo sul nuovo contratto. I giornalisti saranno divisi in tre collegi:
1) contrattualizzati (17mila votanti circa iscritti all’Inpgi1). Si tratta di coloro che sono inquadrati in base agli articoli 1, 2, 12, 35 e 36 del Cnlg;
2) pensionati (4mila votanti circa iscritti all’Inpgi1);
3) liberi professionisti iscritti all’Inpgi2: 7.500 circa (si tratta di coloro che svolgono documentalmente e contabilmente attività giornalistica).
Fanno fede le "carte" dell'Inpgi.
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