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Gli studenti di Step1,
periodico telematico
dell'Università di Catania,
selezionati per il Premio
Ischia 2009 (sezione blog)

La bufala
smontata
dai ragazzini.

Anche la votazione, per restare in tema, sarà telematica. Sarà possibile infatti scegliere tra i 10 siti d'informazione compilando (entro il 25 giugno) il form presente sul sito del Premio. Intanto la palestra di Step1 continua a sfornare idee. Il giornale ha di recente attivato un laboratorio di video-inchieste: un genere, anche questo molto impegnativo per degli studenti universitari. Un altro modo per dimostrare che la pubblicazione online non è per forza un limite ma può essere una risorsa, anche per la sua apertura alla multimedialità. Ma a condizione che si tenga presente che le notizie vanno sempre verificate. Andando sul posto.
Diamo una mano agli studenti di Step1. Lo meritano.

Catania, 9 maggio 2009. Gli studenti di Step1, periodico telematico dell'Università di Catania, sono stati selezionati per il Premio Ischia 2009, sezione blog. Mentre tutti i giornali accusavano una rom di aver tentato di rapire una bimba, hanno scoperto – verificando sul posto – che l’accusa era infondata Non è vero che gli zingari rapiscono i bambini. O perlomeno, non era vera la notizia del tentato rapimento di una bimba al supermercato Auchan di Catania, di cui avevano parlato in coro, la scorsa primavera, quasi tutti i giornali italiani. Quasi tutti, con l’eccezione di Step1, giornale online redatto dagli studenti dell’Università di Catania. Che proprio per avere smontato questa “bufala”, verificando direttamente le fonti e mettendo in luce le carenze dell’impianto accusatorio, si trovano ora candidati al Premio Ischia 2009, un riconoscimento per chi “ha ricercato e raccontato la propria verità attraverso i mezzi di comunicazione di massa”.


La vicenda risale al maggio del 2008. Tutto parte da un'Ansa, rigorosamente al condizionale, su un presunto tentativo di una bambina ad opera di una giovane rom (spalleggiata dal marito), nel parcheggio di un grande ipermercato catanese. Il presunto rapimento sarebbe avvenuto dopo un vivace alterco con la madre della piccola, che usciva dal supermercato con il carrello della spesa. Quasi immediatamente l'unico quotidiano locale, “La Sicilia”, e i maggiori nazionali, tra cui “La Repubblica”, passano all’indicativo e puntano il dito sulla zingara rapitrice. Sono i giorni immediatamente successivi ai fatti di Ponticelli e ai roghi nei campi nomadi. Ma i ragazzi di Step1 non si accontentano delle agenzie e vanno a verificare sul posto. È davvero possibile che, in queste ultime settimane, tutti i Rom d’Italia si siano messi a rapire bambini?


Parlando con i dipendenti e gli addetti alla sicurezza, i ragazzi si convincono che la notizia sia frutto di una psicosi collettiva. Accertano che i due rom sono ben conosciuti dal personale dell'ipermercato, dove vanno a chiedere l'elemosina. Spesso seguono le persone con la spesa e riportano indietro il carrello per intascare la monetina. Se poi sul carrello c’è un bambino, non si fanno problemi a “scaricarlo”. Un gesto poco garbato, senza dubbio. Ma ben diverso da un rapimento. In secondo luogo, i ragazzi scoprono che in Procura non sono mai arrivati i nastri della videosorveglianza (la zona del parcheggio è osservata da molte telecamere). Questi sono stati distrutti prima ancora di poter essere acquisiti dagli inquirenti. Nonostante le falle nell’impianto accusatorio, però la giovane Rom ha trascorso l’estate in carcere. A settembre è stata assolta dall’accusa di tentato rapimento. Il processo non è ancora terminato, ma il capo di imputazione è stato modificato: l’accusa è infatti di estorsione. Estorsione di una monetina.


Step1 ha dedicato al caso alcuni servizi di cronaca, cui ha fatto seguito una serie di approfondimenti, adesso raccolti in uno speciale. Nello scorso ottobre, su “Internazionale”, il professor John Foot dell’Università di Londra ha parlato del lavoro di questi ragazzi in termini lusinghieri («una prova di serio giornalismo investigativo»). Adesso arriva la candidatura al premio Ischia, insieme a blog d'informazione molto quotati: Attivissimo, Byoblu, Blackcat, Dagospia, Giornalettismo, Lastknight, Piovono Rane, Punto Informatico, Voglio Scendere e altri.


Ciò che rende interessante questa candidatura è la natura di Step1, periodico online attivato all’interno dei laboratori giornalistici dell'università di Catania, scritto da studenti o ex studenti affiancati da due tutor professionisti. L'aggiornamento del sito, quotidiano, è in mano ai ragazzi. Il giornale esiste solo in edizione online. Ma quello che sembrava un limite dettato dagli scarsi mezzi, si è presto tramutato in un'occasione grazie alla tempestività degli aggiornamenti. Sono proprio tempismo, precisione e attendibilità i criteri di valutazione adottati dalla prestigiosa giuria del Premio Ischia. Senza trascurare la dura legge di Internet: la presenza di link e tag di citazioni sui maggiori sistemi di aggregazione online di notizie.


Anche la votazione, per restare in tema, sarà telematica. Sarà possibile infatti scegliere tra i 10 siti d'informazione compilando (entro il 25 giugno) il form presente sul sito del Premio. Intanto la palestra di Step1 continua a sfornare idee. Il giornale ha di recente attivato un laboratorio di video-inchieste: un genere, anche questo molto impegnativo per degli studenti universitari. Un altro modo per dimostrare che la pubblicazione online non è per forza un limite ma può essere una risorsa, anche per la sua apertura alla multimedialità. Ma a condizione che si tenga presente che le notizie vanno sempre verificate. Andando sul posto.





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