Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
  » I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  I fatti della vita
Stampa

EDITORIA USA.
Ap contro Google,
continua lo scontro
per le news su Internet

Ap introduce nuovo software per controllare l’utilizzo dei contenuti

New York, 28 luglio 2009. Il mondo dell'informazione è in una fase di cambiamento epocale e il settore è attraversato dall'incertezza per un futuro imprevedibile come mai prima d'ora. Su una cosa però i professionisti e gli investitori si trovano d'accordo in modo unanime: il destino delle aziende giornalistiche è inevitabilmente legato al modo in cui esse sapranno rapportarsi alla distribuzione dei loro contenuti attraverso Internet. La questione è in fondo molto semplice: gratis o a pagamento? Entrambe le posizioni hanno sostenitori prestigiosi e un corollario teorico rispettabile. Da una parte ci sono i motori di ricerca come Google, Bing e Yahoo, che gratuitamente indirizzano gli utenti ad articoli e news disponibili sul web, dall'altra le organizzazioni e i giornalisti che le producono e temono per la loro sopravvivenza economica. In questo dibattito Associated Press, la più grande agenzia di stampa del mondo, ha preso una posizione chiara. In un'intervista data al New York Times, il direttore generale e amministratore delegato Tom Curley ha detto che qualsiasi tipo di utilizzo di un articolo richiede un accordo di licenza con l'azienda che lo ha prodotto. Per questo giovedì scorso Ap ha annunciato l'introduzione di un nuovo software che mostrerà per ogni notizia in rete i limiti legali al suo utilizzo e informerà sul modo in cui essa viene utilizzata. Ap con questa mossa vorrebbe trarre profitto dalla pratica, finora gratuita, effettuata da motori di ricerca e dai "news aggregator" di mostrare il titolo di una notizia con un link all'articolo di riferimento. L'obiettivo, ha detto Curley, è quello di ottenere un pagamento per l'uso di ogni articolo, individuando così una nuova fonte di ricavo. Alcuni "news aggregator" come Huffington Post e Google News hanno stipulato dei "licensing agreement" e pagano per lo sfruttamento del materiale di Ap, ma non esistono accordi simili per le ricerche di articoli su vasta scala via Internet. D'altra parte i motori di ricerca rispondono che le loro pratiche ricadono sotto il principio legale del "fair use" vigente negli Stati Uniti, che consente l'utilizzazione libera di opere d'intelletto per scopi educativi o scientifici. Inoltre non è chiaro se le aziende giornalistiche trarrebbero reali vantaggi economici da eventuali restrizioni. "Riteniamo che i motori di ricerca portino un beneficio reale alle pubblicazioni, indirizzando un traffico importante verso i loro siti web e connettendole a lettori di tutto il mondo", ha detto Gabriel Stricker, portavoce di Google. Molti dirigenti del settore dell'informazione ritengono che uno scontro con i motori di ricerca sia un errore. L'introduzione del software di Ap avverrà in diverse fasi, e si concluderà il prossimo anno. Ap, che è una cooperativa non profit, ha l'ambizione di agire non solo per se stessa ma soprattutto a difesa di tutto il settore giornalistico in crisi. Vorrebbe che tutti i 1.400 giornali suoi azionisti si unissero allo sforzo e utilizzassero il software. E' possibile "generare centinaia di milioni di dollari grazie ai titoli delle notizie", ha detto Curley, "Ed è esattamente ciò che vogliamo fare". (Apcom)


 





Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com