Milano, 9 settembre 2009. Il pubblico ministero Giuseppe Scelsi, assistito da ufficiali del nucleo di polizia tributaria di Bari della guardia di Finanza, si è recato nella redazione del Corriere del Mezzogiorno, dorso locale del Corriere della Sera, in via Villari a Bari, per chiedere l'esibizione dei verbali dell'interrogatorio di Gianpaolo Tarantini pubblicati nell'edizione odierna di entrambi i quotidiani. Alle giornaliste Angela Balenzano e Fiorenza Sarzanini autrici degli articoli, e al vicedirettore del Corriere del Mezzogiorno Maddalena Tulanti, è stato notificato un ordine di esibizione delle carte. Il provvedimento è volto a «giungere all'individuazione del pubblico ufficiale che si è reso responsabile delle violazione dell'articolo 326 del codice penale relativo al segreto istruttorio». (www.corriere.it)
INCHIESTE BARI. FUGA NOTIZIE, IRRITATO IL NEO PROCURATORE. LAUDATI: DANNO ALLE INDAGINI. A VUOTO RICHIESTA VERBALI A CORRIERE
di Roberto Buonavoglia-ANSA
BARI, 9 SET 09 - Cinque verbali di interrogatorio su sesso, droga e appalti. Ma soprattutto dichiarazioni che - emerge dai verbali - escludono ancora una volta responsabilità penali del premier Silvio Berlusconi nel caso delle escort inviate nelle sue residenze private dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. In quei verbali, infatti, Tarantini spiega che Berlusconi non sapeva che le ragazze che avrebbero fatto sesso con il presidente del Consiglio erano state da lui ingaggiate e talvolta pagate. 'Gianpì parla di 30 ragazze per 18 incontri e di undici ragazze che avrebbero avuto rapporti intimi con il premier dal settembre 2008 al gennaio 2009. Verbali che dovevano restare segreti, perchè erano nella disponibilità del pm inquirente, Giuseppe Scelsi, e della Guardia di finanza, ma che invece sono stati pubblicati oggi dal Corriere della Sera e dal Corriere del Mezzogiorno. Fatti che hanno irritato non poco il neoprocuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, che proprio oggi si è insediato dopo aver ricoperto l'incarico di direttore generale degli affari penali del ministero della Giustizia. Parlando della pubblicazione dei verbali, Laudati ha detto che producono un «danno enorme innanzitutto allo sviluppo delle indagini, poi alla tutela della privacy dei cittadini e denotano un rapporto anomalo tra una struttura degli inquirenti e una struttura dell'informazione». Parole che sembrano già una requisitoria. Ma chi è andato giù duro sulla vicenda è stato il pur mite presidente della Camera penale di Bari, Egidio Sarno. «Il problema della fuga di notizie - ha denunciato - è interno all'ufficio del pm, che include ovviamente anche la polizia giudiziaria che collabora alle indagini». E ha aggiunto: «Noi penalisti ormai per scelta non chiediamo più copie dei verbali degli interrogatori a cui sono sottoposti gli indagati perchè non vogliamo che venga imputata a noi la fuga di notizie». Alle dichiarazioni sono seguite le iniziative della procura. Nel primo pomeriggio il pm Scelsi e militari della guardia di finanza si sono presentati nella redazione del Corriere del Mezzogiorno e hanno chiesto l'esibizione dei verbali di interrogatorio di Tarantini pubblicati oggi, ipotizzando la rivelazione del segreto d'ufficio nei confronti di un pubblico ufficiale da identificare. Al magistrato i giornalisti autori dell'articolo hanno risposto di non essere in possesso delle carte. Il pm ha quindi lasciato la redazione accompagnato dalla polizia giudiziaria. Sullo sfondo sono rimaste le parole pronunciate, proprio oggi a Bari, dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso: «Bisogna trovare - ha detto il magistrato salutando Laudati - un giusto equilibrio tra le esigenze delle indagini, il diritto alla privacy e il diritto di conoscere le cose quando si è pronti per andare a processo». Il nome del premier nessuno lo ha mai pronunciato, ma in città c'è qualche imbarazzo per la visita che Berlusconi farà sabato prossimo a Bari quando inaugurerà la Fiera del Levante. (ANSA).
INDAGINE BARI. CORRIERE DELLA SERA: INTIMIDATORIO CHIEDERE I DOCUMENTI
ROMA, 8 SET 09- 'Il lavoro che i redattori del Corriere della Sera
svolgono al servizio dei lettori e dell'informazione ha dato, ancora una
volta, fastidio''. E' quanto si legge in un comunicato sindacale del
Corriere della Sera che giudica "un gesto intimidatorio" la richiesta della
procura di Bari di esibire i verbali dell'interrogatorio di Gianpaolo
Tarantini pubblicati oggi ''L' ''Ordine di esibizione dei documenti'' - si
legge nella nota - appare come un gesto intimidatorio. Anche in un caso che
coinvolge i massimi protagonisti della politica italiana, la segretezza
delle fonti e', e deve restare, uno dei cardini del lavoro di inchiesta e di
controllo di poteri e istituzioni connaturato alla professione del libero
giornalista. Il Cdr del Corriere della Sera esprime solidarieta' alle
colleghe e allarme per l'azione intrapresa anche alla luce del Disegno di
Legge Alfano, un provvedimento che mira a limitare il diritto di cronaca''. (IRIS)
CDR 'CORRIERE MEZZOGIORNO': GIORNALISTI VITTIME SCONTRO TRA POTERI FORTI
Bari, 9 set.09 - ''Si conferma anche in questo caso la
sgradevole sensazione di essere, noi giornalisti e il complesso del sistema
dell'informazione, i vasi di coccio schiacciati dallo scontro tra poteri ben
piu' forti''. Lo scrive in una nota il comitato di redazione del 'Corriere
del Mezzogiorno-Puglia' a proposito dell'atto di indagine compiuto questo
pomeriggio dall'autorita' giudiziaria (''con un inusuale spiegamento di
forze'', scrive il Cdr) nella sede della redazione barese del dorso pugliese
del 'Corriere della Sera'. Alle giornaliste Maddalena Tulanti,
vicedirettore, e Angela Balenzano del 'Corriere del Mezzogiorno', e a
Fiorenza Sarzanini, quest'ultima del 'Corriere della Sera', e' stato
notificato un ordine di esibizione di documenti in relazione alla
pubblicazione dei verbali degli interrogatori resi da Giampaolo Tarantini
nella inchiesta su escort e sanita'.Nell'esprimere ''piena solidarieta' alle
colleghe'', il comitato di redazione del 'Corriere del Mezzogiorno-Puglia'
''richiama con forza un principio che deve essere caro a tutti: il diritto
all'informazione e' un presidio indispensabile della liberta' e della
democrazia, che merita ogni tutela''. In redazione, oltre alla Guardia di
Finanza, si e' presentato anche il pm Giuseppe Scelsi. (adnkronos)
ASSOSTAMPA PUGLIA: SOLIDARIETA' A GIORNALISTE
Bari, 9 set. 09 - L'Associazione della Stampa di Puglia esprime
affettuosa e convinta solidarieta' alle colleghe Maddalena Tulanti, Angela
Balenzano e Fiorenza Sarzanini cui e' stato notificato un ordine di
esibizione di documenti dopo la pubblicazione di un servizio di cronaca su
una delle inchieste in corso a Bari. "Da un lato il mondo politico con
inammissibili pretese al silenzio. Dall'altro i magistrati e le forze di
polizia con intimidatorie richieste di esibizione di documenti e inutili e
spettacolari spiegamenti di forza. I poteri dello Stato sembrano impegnati
in un'inaccettabile corsa al tentativo di limitare la liberta' di
espressione dei giornalisti e il corrispondente diritto all'informazione dei
cittadini. Sono giornate tristi per il mondo dell'informazione".
L'Associazione della stampa di Puglia continua a riaffermare con forza la
necessita' che si offra ogni tutela al diritto di sapere e di conoscere: pilastro, entrambi, di ogni democrazia autentica. Come l'Assostampa pretende debba essere la nostra. (AGI)
INCHIESTE BARI: FNSI, SOLIDARIETA' A COLLEGHE 'CORRIERE'
Roma, 9 set - ''Siamo alle solite: giornalisti che documentano
notizie e le pubblicano diventano destinatari di atti di indagine della
magistratura. I giudici cercano di ottenere le fonti del loro lavoro su cui
invece, per legge e responsabilita' professionale, i giornalisti hanno
l'obbligo della riservatezza e della tutela.La Federazione della Stampa
esprime la totale solidarieta' alle colleghe del Corriere del Mezzogiorno e
del Corriere della Sera, Maddalena Tulanti, Angela Balenzano e Fiorenza
Sarzanini, alle quali e' stato notificato, nella sede del Corriere del
Mezzogiorno di Puglia a Bari con un incredibile spiegamento di forze, un
decreto di esibizione delle carte in relazione alla pubblicazione di verbali
del caso 'escort e sanita''''.Lo afferma un comunicaro della Fnsi
aggiungendo: ''Le colleghe hanno giustamente respinto l'atto e si sono
avvalse della facolta' di non rispondere. I giornalisti che fanno il loro
lavoro di testimoni non sono un 'potere contro' ma operatori impegnati a
documentare fatti delle vicende pubbliche del Paese di cui sono venuti a
conoscenza.Non c'e' bisogno di sprecare risorse su indagini inutili e
fastidiose contro giornali e giornalisti; serve fare chiarezza su fatti oscuri e discutibili''. (ASCA)
INCHIESTE BARI. CDR CORMEZZOGIORNO: NOTIFICHE A 3 GIORNALISTE
Bari, 9 set. 09 - In una nota il Cdr del Corriere del Mezzogiorno di
Puglia, conferma che "con un inusuale spiegamento di forze, l'Autorita'
giudiziaria di Bari ha compiuto nella redazione un atto di indagine (la
notifica alle colleghe Maddalena Tulanti e Angela Balenzano e a Fiorenza
Sarzanini del Corriere della Sera di un Ordine di esibizione di documenti)
in relazione alla pubblicazione dei verbali degli interrogatori resi da
Giampaolo Tarantini nella nota inchiesta su escort e sanita'". Per il Cdr
"si conferma anche in questo caso la sgradevole sensazione di essere, noi
giornalisti e il complesso del sistema dell'informazione, i vasi di coccio
schiacciati dallo scontro tra poteri ben piu' forti". Nell'esprimere piena
solidarieta' alle colleghe, il Comitato di Redazione del Corriere del
Mezzogiorno-Puglia richiama con forza un principio che deve essree caro a
tutti: il diritto all'informazione e' un presidio indispensabile della liberta' e della democrazia, che merita ogni tutela.(AGI)
FNSI: SIDDI A BONDI: GIORNALI NON DESTABILIZZANO, RACCONTANO IL PAESE
Roma, 9 set 09 - ''Senza urlare, con pacatezza, all'on.le Sandro
Bondi, che nella sua veste di coordinatore del Pdl ha accusato alcuni
giornali di irresponsabilita' e di destabilizzare il Paese, rispondiamo
richiamando la virtu' della prudenza. Irresponsabile sarebbe per un giornale
o un giornalista essere a conoscenza di problemi complessi e di vicende
delicate che riguardano i potenti e non darne conto al pubblico''.E' quanto
afferma Franco Siddi, Segretario Generale della Federazione Nazionale della
Stampa Italiana (Fnsi) che aggiunge: ''I giornali sono lo specchio del
Paese: quello che ci piace e quello che non ci piace; di un Paese, oggi,
attraversato da molti sussulti e sbandamenti. Raccontarne le trame, portare
a conoscenza dei cittadini notizie e documenti che evidenziano aspetti
particolari di quanto accade nella vita pubblica ed entra in inchieste
giudiziarie non e' opera di destabilizzazione. Completezza dell'informazione
e verifica delle fonti sono i principi di responsabilita' che vanno chiesti
ai giornali e giornalisti. La liberta' di formazione delle opinioni deve
essere garantita a tutti. La responsabilita' di giornali e giornalisti e' sempre di non rinunciare
alla propria professione, contrastando censure ed evitando autocensure, e
all'espressione -trasparente- della loro sapienza critica''. (ASCA)