EDITORIA. BONAIUTI: le EROGAZIONI per il 2010 ANALOGHE A QUELLE DEL PASSATO.
FNSI: APPREZZAMENTO PER BONAIUTI
Roma, 17 dicembre 2009. «Il decreto milleproroghe, approvato stamani dal Consiglio dei ministri, non contiene il differimento dell'entrata in vigore del riparto proporzionale dei contributi all'editoria, il cosiddetto sistema a torta, per motivi strettamente giuridici. Questo principio infatti è contenuto in un disegno di legge ancora al vaglio del Senato e non è perciò entrato in vigore. Non può dunque essere differita l'entrata in vigore di un principio non ancora vigente nel sistema normativo. Sono state comunque stanziate, negli appositi capitoli del bilancio della presidenza del Consiglio, congrue risorse affinché le erogazioni per il 2010 in favore dell'editoria siano analoghe a quelle del passato». È quanto afferma in una nota il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria Paolo Bonaiuti. «Tutto ciò -aggiunge Bonaiuti- conferma l'attenzione del governo verso un settore in difficoltà, nonostante le ristrettezze del quadro finanziario sottolineate più volte dal ministero dell'Economia. Occorrerà adesso attendere i tempi necessari per la soluzione legislativa auspicata anche dal ministero dell'Economia, tale comunque da non pregiudicare la sopravvivenza di aziende già oggi in situazioni oggettive di crisi con la conseguenza di centinaia di posti di lavoro perduti». (Adnkronos)
EDITORIA. FNSI: sui CONTRIBUTI APPREZZAMENTO PER BONAIUTI
Roma, 18 dicembre 2009. “Il Sindacato dei giornalisti esprime apprezzamento per l’intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, sul tema delle erogazioni 2010 relative ai contributi all’editoria che rimarrebbero identiche a quelle dell’anno passato”. Lo si legge in una nota della federazione che sottolinea: “In questa maniera si riporta l’intera e delicata questione nella sede propria, pur in attesa della necessaria e prevista soluzione legislativa che ci auguriamo voglia essere trovata con il contributo delle rappresentanze giornalistiche. Tutto cio’ nell’unico interesse di assicurare a centinaia di testate ed a migliaia di giornalisti ed a lavoratori del settore un futuro meno incerto”. (AGI)
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