Il Tribunale di Milano bolla come illegittima la Cigs alla “Padania” (avallata dal sindacato).
Nel caso specifico manca “il nesso causale tra la necessità di tagliare l’organico e la sospensione completa ed ininterrotta della prestazione lavorativa di Mario Gallone (caporedattore più anziano con l’incarico di coordinare le pagine di Politica, Economia ed Esteri). A questo punto una domanda sorge spontanea: il sindacato c’era o dormiva?Il sindacato lombardo dice di avere stipulato 60 accordi nella gestione del nuovo contratto: è lecito chiedere che questi accordi vengano resi pubblici? (IN CODA la sentenza in PDF)
Milano, 30 luglio 2010. La sezione lavoro del tribunale civile di Milano, con sentenza depositata il 22 giugno (e firmata dal giudice monocratico Giovanni Casella), ha bollato come “illegittima” la collocazione in CIGS (cassa integrazione straordinaria) del giornalista Mario Gallone, - redattorecapo del quotidiano della Lega Nord, La Padania- , senza rotazione, disposta con decorrenza dal 17/9/2007 al 16/9/2009. La società editrice dovrà corrispondere al suo redattorecapo le normali retribuzioni per l’intera durata biennale della Cassa integrazione con l’aggiunta degli interessi e della rivalutazione monetaria. L’Editoriale Nord dovrà inoltre pagare le spese legali. Il giudice scrive che “il potere del datore di lavoro di sospendere il contratto individuale in essere con ciascuno dei propri dipendenti non è libero ma soggetto a limiti normativi”. In particolare l’editore deve provare la circostanza che “i criteri di individuazione dei lavoratori da sospendere siano stati oggetto di comunicazione preventiva e quindi di effettivo esame congiunto con il sindacato (l’AlG, ndr) così come previsto dall’art. 1, 7° comma, della legge 223/1991”. L’editore, inoltre, deve dimostrare l’impossibilità del ricorso all Cigs a rotazione. La sospensione in Cigs di Gallone, invece,”risulta palesemente illegittima”. Nel caso specifico manca “il nesso causale tra la necessità di tagliare l’organico e la sospensione completa ed ininterrotta della prestazione lavorativa di Mario Gallone (caporedattore più anziano con l’incarico di coordinare le pagine di Politica, Economia ed Esteri). Nella lettera di avvio della procedura di Cigs “sono state omesse le informazioni essenziali sui criteri per la individuazione dei singoli lavoratori e sulle modalità di rotazione (o sulle ragioni dell’esclusione della rotazione)”. A questo punto una domanda sorge spontanea: il sindacato c’era o dormiva? Il sindacato lombardo dice di avere stipulato 60 accordi nella gestione del nuovo contratto: è lecito chiedere che questi accordi vengano resi pubblici?
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La Padania, editore condannato: la Cigs non era legittima
di www.fasipress.it
La sentenza del Tribunale di Milano ha reso giustizia. Nel 2007 l’Editoriale Nord soc. coop. r.l. aveva fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 11 colleghi sui 37 della redazione. E la Fnsi, tramite l’associazione stampa lombarda, aveva avallato la richiesta. Ora i giudici reputano quell’accordo, in particolare la messa in Cigs, “palesemente illegittima”. Non stiamo a ripetere le argomentazioni addotte poiché, in allegato, tutti possono leggere il documento integrale. Vogliamo solo fare una riflessione: perché deve pagare solo la società editrice? In questi casi ci sia una chiamata di correo anche per quel sindacato che ha trattato l’accordo senza tener conto della sua palese illegittimità.
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La sentenza del Tribunale di Milano
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