Gruppo 24 Ore al giro di boa. Con buona parte dell'anno ormai alle spalle, il gruppo editoriale di proprietà di Confindustria (e che pubblica anche questo giornale) registra un giro d'affari a 351,3 milioni, un recupero nella marginalità (ancora negativa), e una riduzione dei costi del 6 per cento. L'ultima riga di bilancio chiude con un rosso di 25 milioni.
Il mondo dell'editoria è a metà del guado, in un mercato pesantemente colpito dalla crisi e che ora prova a risollevarsi. Dal gruppo, che come gli altri big quotati del publishing ha varato un piano anti-crisi di ristrutturazione, arrivano alcuni primi timidi segnali di un miglioramento, nonostante il contesto macro-economico non ne abbia offerti. «Abbiamo avviato il turnaround del gruppo e in questi numeri ci sono le prime evidenze. Continueremo con determinazione su questa strada con ulteriori interventi sui costi e proseguiremo con intensità nel processo di innovazione avviato» ha commentato l'amministratore delegato Donatella Treu.
La pubblicità mostra un'inversione di tendenza a livello nazionale e dal canto suo la System, la concessionaria pubblicitaria del gruppo, ha aumentato la raccolta del 2,5%. Il risultato è stato penalizzato dalla nuova normativa sui fondi d'investimento esteri che ha portato a una contrazione del 20 per cento. Cresce a ritmi sostenuti la raccolta sul web, che segna un +47,2%, molto meglio del mercato, anche sulla spinta del lancio di nuove iniziative, come le applicazioni per iPhone e la rivista digitale La Vita Nova, creata appositamente per iPad.
Il giro d'affari del gruppo è stato di 351,3 milioni, in calo del 4,8% dai 368,9 di dodici mesi prima. Tenendo conto però delle testate chiuse e degli asset ceduti, l'arretramento si riduce al 2,6 per cento. La discesa è perlopiù dovuta alla flessione dei prodotti collaterali (libri, collane, enciclopedie) che hanno accusato un -48,7%. Il 2010 si sta confermando un anno di calo delle vendite di quotidiani (-7,8% il dato nazionale) e «Il Sole 24 Ore» si è attestato a 271mila copie, confermandosi la quarta testata nazionale.
Il piano di riorganizzazione ha portato alcuni primi benefici sul margine operativo lordo: il Mol rimane negativo, per 7,9 milioni, ma è in miglioramento dai -8,4 milioni. Un recupero nonostante 5,4 milioni di maggiori costi postali a seguito della fine delle agevolazioni tariffarie; e 1,6 milioni di svalutazioni sui crediti. Merito dunque del piano di taglio di costi (-7,2% quelli del personale). Anche il risultato operativo, seppur negativo per 29,3 milioni, evidenzia un miglioramento rispetto alla perdita di 31,6 milioni. Sul risultato hanno pesato svalutazioni per 22,1 milioni (meno dei 23,6 milioni dell'anno scorso). Il risultato netto di gruppo è in perdita per 25 milioni, rispetto ai -22,7 del 2009. In cassa il Gruppo 24 Ore ha liquidità per 88,3 milioni (a fine 2009 la posizione finanziaria netta era di 98,8). I dipendenti, che a fine 2009 superavano le 2.200 persone, sono scesi a 2.094. Per il presidente del gruppo Giancarlo Cerutti «la situazione del settore editoriale permane difficile, ma noi abbiamo la forza e i progetti per confermare la nostra leadership». (R.Fi.)
(In: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2010-11-12/gruppo-turnaround-150419.shtml?uuid=AYZNi6iC).
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TURNAROUND
Con il termine turnaround si intende, nell'ambito aziendale, il piano di risanamento e di ristrutturazione profonda di una azienda in crisi. Il turnaround verte su due momenti, il primo volto a porre termine alle cause, ove possibile, che hanno portato alla crisi dell'azienda, il secondo teso al perseguimento di un piano di recupero della redditività. (da: http://it.wikipedia.org/wiki/Turnaround_(economia))
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