Rai. Lettera22: no ad altre incongruenze nella nuova selezione giornalistica
Roma, 2 dicembre 2010. “Dopo la bocciatura del Consiglio di Stato, la Rai ha il dovere di dare risposte chiare e in tempi rapidi, senza incongruenze o discriminazioni di nessun genere, ai circa 1.500 giornalisti professionisti che hanno partecipato al bando di selezione per le sedi regionali. Abolito il vincolo “federalista” della residenza, si dia ai candidati la possibilità di scegliere una o più sedi, evitando tra l’altro il rischio – inevitabile con i precedenti termini selettivi - che chi vive e lavora nel Lazio da anni, residente o no, sia costretto a trasferirsi in un’altra regione. Inoltre i nuovi termini di selezione dovrebbero specificare con precisione il numero dei posti per i quali si concorre, indicando se si tratta esclusivamente della sede centrale regionale, la durata e la retribuzione del contratto. Se poi si vuole proprio mantenere il limite d’età e il requisito della laurea si ponga almeno un netto stop alla partecipazione dei parenti dei dipendenti Rai alla procedura selettiva. Non lo prevede, del resto, la normativa interna?” Lo afferma una nota dell’associazione Lettera 22 (www.lettera22.info ).
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