Roma, 22 dicembre 2010. Una parte dei fondi assegnati per il 2011 al 5 per mille arriveranno dal settore dell'editoria e dell'emittenza locale. Secondo quanto si legge nella bozza del decreto milleproroghe la copertura arriverà per 50 milioni dal taglio degli interventi di sostegno dell'editoria (nella legge di stabilità 2011 c'erano 100 milioni quindi lo stanziamento viene dimezzato) e 45 milioni dal taglio all'emittenza tv e radio; in questo caso lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità 2011 era proprio di 45 milioni; quindi, stando alla bozza del provvedimento, le risorse aggiuntive per il 2011 a sostegno dell'emittenza televisiva locale e dell'emittenza radiofonica locale e nazionale verrebbero azzerate. (ANSA).
MILLEPROROGHE. FIEG: OGGI SI TOGLIE A EDITORIA QUANTO CONCESSO IERI
Roma, 22 dicembre 2010. «Apprendo che nel decreto legge 'mille proroghe, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, sarebbe stato ridotto da 100 a 50 milioni il contributo per l'editoria previsto dalla legge di stabilità per il 2011 pubblicata ieri nella Gazzetta ufficiale. Resto attonito e non posso non sottolineare - se la notizia non sarà smentita - che un tale modo di procedere evidenzia l'arbitrarietà di scelte politiche non coerenti e il totale disinteresse per chi amministra aziende in gravi situazioni finanziarie, che vede, nel giro di pochi giorni, mutato il quadro di riferimento finanziario e la stessa bancabilità dei propri bilanci». Ad affermarlo in una nota è il presidente della Fieg, Carlo Malinconico. La Federazione degli editori di giornali, sottolinea Malinconico, «non si è mai arroccata su posizioni d'indiscriminata difesa dei contributi, ma lamenta che con 50 milioni, anche a volerli sottrarre alla contribuzione diretta, ben si sarebbe potuto avviare un processo riformatore dell'editoria a vantaggio di tutte le aziende, in un'ottica d'incentivazione della produzione e di ripresa dell'occupazione nell'intera filiera». La verità è, e questo intervento ne sarebbe l'ennesima riprova, aggiunge, «che non si vogliono affrontare i problemi del settore in un quadro di ripresa industriale dello stesso e di predisposizione di servizi pubblici efficienti alle imprese: in altri termini, è il vuoto politico, aggravato da repentini ripensamenti». Ora, conclude Malinconico, «se questo taglio dovesse essere confermato, ritorna di drammatica attualità la richiesta che da anni la Fieg avanza nelle competenti sedi e che ripropone con forza: il Governo almeno adotti responsabilmente criteri più stringenti e selettivi per l'ammissione ai contributi diretti, se ha scelto la strada di ridurli drasticamente, in modo che i contributi vadano solo ad aziende vere e che non valgano ad incentivare forme scorrette di concorrenza a chi i contributi non riceve affatto». (Adnkronos)
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EDITORIA. BERLUSCONI: “DOPO NATALE ESAMINEREMO PROBLEMI del SETTORE”.
Roma, 23 dicembre 2010. Subito dopo Natale «lei potrà venire con i suoi collaboratori a Palazzo Chigi dove potrete parlare con il sottosegretario con delega all'editoria, che poi è un vostro collega, Paolo Bonaiuti, per affrontare i problemi dell'editoria». La prima risposta del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi nel corso della Conferenza di fine anno è dedicata al presidente dell'ordine, Enzo Iacopino che nella sua introduzione ha sollevato le difficoltà crescenti del settore. Ricordando come già ieri «mi erano stati introdotti i riflessi dei tagli sulle piccole testate e sull'occupazione nonchè sulle casse dell'istituto di previdenza», il premier ha assicurato che «Bonaiuti terrà i contatti con voi subito dopo Natale per esaminare la legge ed impegnarci in soluzioni nella direzione che anche voi indicherete». (ANSA).
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Editoria. Berlusconi: “Dopo Natale l’esame delle questioni del settore”
Roma, 23 dicembre 2010. ”Il sottosegretario Bonaiuti terrà i contatti per fissare un incontro a palazzo Chigi subito dopo Natale per esaminare questa legge e prendere i provvedimenti che vadano nella direzione che voi ritenete giusta da sottoporre al Governo”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, aprendo la conferenza stampa di fine anno e rivolgendosi al presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, che aveva sottolineato la necessità di provvedimenti a sostegno dell’editoria. “Ieri Bonaiuti -ha proseguito il premier- mi ha espresso la sua preoccupazione per la sopravvivenza di molte piccole testate e l’occupazione in un momento di difficoltà per il settore giornalistico”. (MF-Dj)
MILLEPROROGHE. EDITORIA. FNSI: FATTO GRAVISSIMO. RIUNIONE D'EMERGENZA IL 29 DICEMBRE. Tornano a rischio oltre 4000 posti di lavoro, oltre novanta testate giornalistiche e molte decine di emittenti locali con la perdita di numerosi altri posti di lavoro.
Roma, 23 dicembre 2010. «Abbiamo appreso che il Governo, il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di stabilità 2011, con il decreto Milleproroghe ha cancellato 50 milioni dal Fondo editoria e 45 milioni dal fondo per il sostegno all'emittenza locale, cancellando di fatto quanto previsto dalla legge di stabilità. Lo dice la Fnsi che parla di «fatto gravissimo che rappresenta uno schiaffo al Parlamento ed alla democrazia e mina dalle fondamenta la credibilit… dello Stato e del Paese» e preannuncia una riunione di emergenza il 29 dicembre. «Tornano a rischio - spiega - oltre 4000 posti di lavoro, oltre novanta testate giornalistiche e molte decine di emittenti locali con la perdita di numerosi altri posti di lavoro. Non si pu• giocare cos¨ sulla testa di migliaia di lavoratori, tra l'altro, in un settore cos¨ delicato per la democrazia del Paese. Le risorse del 5 per mille vanno giustamente trovate ed i modi possono essere certamente individuati. È incomprensibile che lo si faccia colpendo l'editoria che sta attraversando una fase di grande difficolt… e con il rischio della chiusura di tante testate anche storiche e di grande valore culturale. Per questo motivo Š stato convocato il »Comitato per la difesa della libert… ed il diritto all'informazione« (che rappresenta associazioni, sindacati e movimento della societ… civile) per il prossimo 29 novembre alle ore 11 presso la sede della FNSI per assumere tutte le iniziative necessarie, anche clamorose, per porre riparo - conclude - a tale inconcepibile decisione e ripristinare la volont… del Parlamento». (ANSA).
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