EDITORIA. SIDDI: imposta sulla pubblicità tv da destinare ai giornali virtuosi ma stop a premi per i dirigenti di giornali che sfruttano i cronisti.
“Sappiamo che non è possibile avere centomila assunzioni”. CARRA: OK A LEGGE sull’EQUO COMPENSO AD INIZIO 2012.
Firenze, 8 ottobre 2011. Fissare un'aliquota di tassazione sulla pubblicità televisiva da destinare alle aziende editrici di quotidiani purché la impieghino per lo sviluppo dell'occupazione giornalistica. È la proposta lanciata dal segretario generale della Fnsi Franco Siddi, intervenuto ad una tavola rotonda nel corso del convegno «Giornalisti e giornalismi», organizzato a Firenze dall'Ordine nazionale dei giornalisti e dedicato alla questione del precariato. «L'idea - ha spiegato Siddi - è nata nel corso di un seminario organizzato dalla federazione sulle questioni del precariato a livello europeo». «Non c'è più tempo, ora c'è esasperazione», ha detto Siddi riferendosi alla situazione di precari. «Quello che chiediamo ai colleghi garantiti è la solidarietà e agli editori responsabilità. Sappiamo che non è possibile avere centomila assunzioni, ma adesso c'è bisogno di chiarezza e di accelerare, ma è anche il momento di cessare di creare l'illusione che ci sia posto per tutti». «Non accetteremo - ha poi detto Siddi rivolto al presidente della Fieg Carlo Malinconico - che ci siano aziende editoriali nelle quali si continua a pagare un euro o mezzo euro ad articolo e, contemporaneamente, erogano premi di produzione altissimi ai loro dirigenti». (ANSA).
GIORNALISTI. CARRA: OK A LEGGE sull’EQUO COMPENSO AD INIZIO 2012. CHIEDERÀ sede LEGISLATIVA alla CAMERA ENTRO NATALE.
Firenze, 8 ottobre 2011. La legge sull'equo compenso del lavoro giornalistico potrebbe essere approvata dalla commissione cultura della Camera in sede legislativa prima di Natale e vedere definitivamente la luce con il sì del Senato nei primi mesi del prossimo anno. È la previsione di Enzo Carra, relatore della proposta di legge composta da quattro articoli e che prevede «equità retributiva dei giornalisti iscritti all'albo» e, per chi non è contrattualizzato, un compenso parametrato su «qualità e quantita» del loro lavoro «in corrispondenza con il Ccnl giornalistico». «La legge - ha detto Carra partecipando ad una tavola rotonda nell'ambito del convegno 'Giornalisti e giornalismì organizzato a Firenze dall'Ordine nazionale dei giornalisti - può essere radissimamente approvata. Per giovedì ho convocato un comitato ristretto della commissione cultura e in un paio di sedute credo che potremmo essere in gradi di chiedere la legislativa per prima di Natale». Quindi «in un paio di mesi il testo può essere discusso al Senato». «Gli editori - ha poi commentato Carra - troveranno più facilmente alleati nei giornalisti che nei governi». (ANSA).
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