Giornalisti più bravi di tutti negli investimenti finanziari. Ultimi in classifica i veterinari. Non pervenuti notai, geologi e biologi. È il quadro che emerge dall'analisi dei bilanci delle casse previdenziali. Un'indagine che ha approfondito in particolare l'asset allocation (torta investimenti) del patrimonio mobiliare. E quindi azioni, bond, fondi. Tante le sorprese e qualche assenza di rilievo. Da segnalare che i rendimenti indicati emergono dall'analisi dei bilanci (al dicembre 2010) presenti sui siti web delle casse al 13 settembre 2011 e sono al netto delle plusvalenze implicite.
Inpgi e performance
Nella graduatoria dei risultati, al primo posto stavolta c'è la cassa di previdenza dei giornalisti (Inpgi) che possiede un portafoglio mobiliare di 730 milioni di euro calcolato sulla giacenza media: il rendimento netto è stato del 5,18% contro il 4,79% dello scorso anno. La torta degli investimenti (vedi tabella in pagina) ha visto una grande esposizione, quasi il 50%, su fondi obbligazionari e il 33% circa sui «cugini» azionari. I total return (ritorno assoluto) sono stati coperti per un 10,57%. Nella relazione del collegio sindacale Inpgi viene evidenziato, però, che i costi della gestione patrimoniale hanno registro «un incremento di 25,1 milioni di euro (+86,67%) da attribuire per la gran parte alla gestione del portafoglio titoli, anche per effetto delle operazioni di copertura dei cambi della porzione dei titoli quotati in divisa non euro». Ma viene aggiunto che «tali costi, comunque, sono stati ampiamente recuperati dai proventi della medesima categoria».
I commercialisti dimezzano
Al quarto posto invece la cassa di previdenza dei commercialisti. L'ente ha segnato nel 2010 una performance netta del 4,19% sul portafoglio mobiliare, quasi la metà del 9,77% raggiunto nel 2009. Nel dettaglio, c'è da sottolineare il rendimento delle gestioni patrimoniali (3,73%) con una volatilità pari all'8,03%. Sul versante obbligazioni, le emissioni «strutturate» hanno reso il 12,15% con una volatilità del 5,98%. Lo scorso anno, l'ente previdenziale dei commercialisti ha inoltre azzerato il peso degli investimenti diretti in commodities (materie prime). Il valore del patrimonio mobiliare della cassa si aggira intorno ai 3,2 miliardi.
I commercialisti sono battuti dagli avvocati sia per valore del patrimonio mobiliare (3,8 miliardi), sia per risultati (+4,65%). Cassa forense ha poi un patrimonio complessivo di 5 miliardi investito per l'88,1% in strumenti finanziari. Da segnalare che a inizio dicembre 2010, il cda dell'ente pensione dei legali ha deciso di chiudere le gestioni azionarie di Morgan Stanley, Merrill Lynch, Duemme e Arca.
Enpav in fondo alla classifica
Nella graduatoria delle performance dei patrimoni mobiliari i veterinari sono ultimi (0,38%). Penultimi farmacisti e agenti di commercio entrambi con un +2%. «La redditività degli investimenti delle casse è fondata su parametri che spesso possono risultare non omogenei – afferma Marco Lazzaro, direttore generale di Enpaf –. Non possono ad esempio essere comparati rendimenti frutto di investimenti immobilizzati ovvero valorizzati sulla base del principio contabile del mark to market». La polemica sull'omogeneità dei criteri è annosa ed è stata affrontata già in altri ambiti. Si è in attesa di una griglia unica: in tal senso potrebbe arrivare uno stimolo dalla Covip, la Commissione di controllo sui fondi pensione che ora vigila pure sulle casse.
Assenti dal web
Infine due segnalazioni. Al momento della chiusura dell'analisi, notai e pluricategoriali (Epap) non avevano ancora il bilancio sul sito web. La seconda segnalazione riguarda i biologi (Enpab): su internet il documento c'era e anche pieno di citazioni e di richiami a illustri economisti. Peccato che non vi fosse il rendimento netto degli investimenti finanziari.