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ASSOCIAZIONE LOMBARDA
dei Giornalisti: in un anno
persi 1.000 iscritti (per lo più
morosi da tempo).
Nella regione continua
il ricorso agli stati di crisi
con esuberi e scomparsa
di posti di lavoro.

Il punto su City, “Leditore” di Massimo Bacchetti, La Padania, Periodici Rcs, Edisport, Provincia di Como, la Cronaca di Cremona e di Piacenza. Contratti di solidarietà al Sole 24 Ore.

di Francesco M. De Bonis

Milano, 27 gennaio 2012. Situazione pesante nel mondo giornalistico lombardo. Il punto è stato fatto ieri, al Consiglio direttivo dell’Associazione lombarda dei Giornalisti (Alg), attraverso gli interventi del presidente Giovanni Negri, dei vicepresidenti Anna del Freo e Beppe Ceccato. I punti di crisi si chiamano City, “Leditore” di Massimo Bacchetti, La  cronaca di Cremona e Piacenza, i periodici  Rcs, Edisport. Frattanto l’Alg, tra il 2010 e il 2011, ha perso mille iscritti (per lo più morosi da tempo), passando da quota 6.669 a quota 5.601 (4.387 professionali e 1.214 collaboratori contro rispettivamente 5.131 e 1.518).  “Questi dati – ha commentato Franco Abruzzo – sono da una parte il segno della crisi economica del settore e dall’altro il sintomo del cedimento della militanza sindacale. E’ grave che i giovani colleghi non sentano il dovere di dar forza al sindacato”. Negri ha annunciato che a marzo partirà una vigorosa campagna di proselitismo  nei luoghi di lavoro con una offerta di servizi più ampia   Facciamo il punto sulle situazioni più delicate:


1) City, quotidiano free della Rcs. La casa editrice ne ha annunciato la chiusura, 19 giornalisti  vanno in  Cigs. Il comunicato dei Cdr del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8224)   hanno chiesto un diritto di “prelazione” a favore dei colleghi, in sostanza i redattori di City avrebbero la precedenza nelle assunzioni. Il contratto Fnsi/Fieg all’articolo 4, invece, parla di riassorbimento dei licenziati nelle altre testate del Gruppo. Bisogna avviare una trattativa seria e rigorosa: i redattori di City non possono pagare gli investimenti sbagliati della Rcs in Spagna (sul punto si legga in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8242).


2) La casa editrice “Leditore” di Massimo Bacchetti ha chiuso i battenti e così scompaiono dalle edicole 10 testate (Af digitale, Abientenergia, Chérie Sposa, ViaggiNozze, Chérie Bimbi, Euromoto, Tennis Magazine, Prima Casa, Wear e Montebianco). Persi 13 posti di lavoro.


3) Editoriale Nord (La Padania): si va facendo strada la soluzione dei contratti di solidarietà per i 19 redattori. Eravamo fermi al 19 dicembre 2011, quando la redazione ha diffuso questo comunicato: “L'Assemblea di redazione de 'la Padania’ ha deciso la sospensione dello sciopero delle firme. L'assemblea - si legge in una nota – “prende atto delle assicurazioni formali comunicate oggi al comitato di redazione dall'azienda nella persona del direttore generale che garantiscono il mantenimento degli attuali livelli occupazionali per tutti i giornalisti de 'la Padania’”. «L'Assemblea, che resta aperta, pur mantenendo lo stato di agitazione - prosegue la nota -, decide quindi la sospensione dello sciopero delle firme e il congelamento del pacchetto di tre giorni di sciopero precedentemente annunciato. Ma continua, tuttavia, a richiedere che si possa giungere in tempi rapidi alla formulazione di un piano di rilancio della testata».


4) Periodici Rcs:  firmato un nuovo stato di crisi. L’azienda  ha imposto 21esuberi. Manca la firma sull’accordo da apporre al Ministero del Lavoro.


5) Edisport: reiterati per altri sei mesi i contratti di solidarietà, ma senza esuberi. Il 3 febbraio 2011 la situazione aziendale era stata fotografata in questi termini in un comunicato: “Edisport ha firmato in Lombarda un documento che concede un altro anno di Cigs. Così i mesi di Cigs diventano 24. Il Cdr è stato completamente assente dal punto di vista del contributo di idee e di analisi: è stato informato dell'incontro in Lombarda giusto per firmare. Ecco i punti salienti dell’intesa:


1) La prosecuzione della Cigs  riguarda tutto  il 2011. La prima concessione del trattamento di Cigs  abbraccia il periodo dal   25/01/2010   al   22/01/2011


2) la proprietà ha comunicato al Cdr che il 2009 si era chiuso con una perdita di 1,2 milioni di euro


3) Il 2010 - sempre secondo quanto asserito dalla proprietà - avrebbe registrato una perdita di soli 150mila euro  (Fatturato a 25 milioni di ricavi di cui circa 12,5 derivanti dalla pubblicità come da intervista su Daily Media del 4/11/2010)


4) Eppure, al momento della firma per il rinnovo dello stato di Cigs, Edisport ha dichiarato alla Lombarda la possibilità che a fine 2011 ci possano essere altri esuberi per 7 o 8 unità


5) La Lombarda ha detto che potrebbe concedere la Cigs anche nel 2012 purché  “Edisport non  licenzi”.  E così puntualmente è avvenuto.


6) Provincia di Como:  trattativa in corso sulla richiesta aziendale di uno stato di crisi con 5 esuberi. L’editore è convinto che tra 10 anni la carta stampata non ci sarà più. Philippe Meyer, invece, parla del 2043 come anno fatidico della scomparsa dei giornali di carta. Vuol dire che a  Como ne sanno di più.


7) Sospese  le pubblicazioni della Cronaca di Piacenza e della Cronaca di Cremona. 20 i posti di lavoro a rischio. La Fnsi parla di “sorpresa e sconcerto”.  Il Cdr della Cronaca di Cremona ha riassunto così la vicenda: “I giornalisti, i collaboratori e i poligrafici del quotidiano la Cronaca di Cremona prendono atto della decisione assunta dall’assemblea dei soci di sospendere la pubblicazione del giornale. Una decisione inevitabile, ma che ci amareggia profondamente. Leggendo i fondi del direttore Emanuele Galba pubblicati sulle edizioni di venerdi 20 gennaio e di sabato 21 gennaio non possiamo non fare sentire anche la nostra voce, quella di chi nonostante tutto ha continuato a lavorare senza stipendio per mesi, senza certezze sul futuro e nella mancanza di trasparenza.


Abbiamo taciuto fino ad ora per il bene del giornale, per attaccamento alla testata e al nostro lavoro, per senso di responsabilità. Vogliamo fare conoscere all’opinione pubblica la nostra verità che non è quella pubblicata nel comunicato dai nostri datori di lavoro.


La Cronaca chiude i battenti perchè i fondi statali 2010 sono stati assegnati ma non ancora erogati. Siamo in attesa che la commissione sull’editoria si riunisca per deliberare.


Noi riteniamo che la vicenda giudiziaria nella quale la Cooperativa è implicata abbia nuociuto pesantemente sulla decisione della banca a formalizzare la cessione di credito che avrebbe dovuto anticipare i fondi statali. Anche la Commissione sull’editoria è al corrente delle vicende giudiziarie e potrebbe decidere di “congelare” il contributo.


Dunque, quando la Cooperativa dice che la sofferta decisione è stata presa a causa dei ritardi nell’erogazione dei contributi e alla dura congiuntura economica dice il falso. La Cronaca avrebbe potuto continuare ad esistere perchè i soldi lo Stato li aveva già destinati e avrebbe continuato a farlo anche per i prossimi anni.  Una sola cosa avrebbe potuto salvare il nostro giornale ed è ciò che l’assemblea dei giornalisti ha più volte chiesto: la sospensione dei soci coinvolti nell’inchiesta giudiziaria. Ma senza ottenere nulla.


I lavoratori che oggi rischiano un lungo periodo senza stipendio e prospettive ribadiscono che sono parte offesa e vittime di una cattiva gestione durata anni che ha portato la testata a queste drammatiche conseguenze”.


8) Contratti di solidarietà al  Sole 24 Ore. Questi i passaggi centrali in forma sintetica dell’accordo biennale (1 anno + 1 anno) che consente di salvare il posto di lavoro a 36 redattori:




  • l’orario di lavoro verrà ridotto del 14% pari a tre giorni al mese.


  • il risparmio aziendale per ogni redattore oscilla sui 1400 euro lordi al mese.

  • ogni redattore subirà un  taglio netto nella busta paga del 2,8% dopo l’intervento di Inpgi e Stato, che copriranno l’80% del taglio del 14% dell’orario. In sostanza i redattori perderanno una cifra netta che oscilla mensilmente tra i 100 e i 150 euro.

  • Le trattenute saranno fatte sulla parte alta della busta paga (minimo, contingenza, forfait multimediale, forfait straordinari, scatti, superminimi o ad personam).

  • Favorito l'esodo con uno scivolo di tre anni netti di stipendio

  • Il Sole 24 Ore avrà il terzo dorso “Impresa e territorio” (al posto dei dorsi regionali), nuove pubblicazioni sul lusso e la progressiva integrazione della redazione online con quella cartacea.

  • il risparmio per l’azienda è di 9 milioni e 800mila euro nel biennio.

  • all’accordo sono uniti vari addendum (piano editoriale del direttore, piano industriale che prevede tagli ai benefit, etc).

  • Ogni trimestre Cdr e azienda verificheranno l’andamento dei conti. La “fase critica” si riterrà chiusa, quando il risultato industriale del conto economico sarà tornato al pareggio.


 





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