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Stampa

Mercato del lavoro
giornalistico:
l’allarme della Fnsi.
Crisi senza precedenti.

Il Cn auspica che anche il Governo voglia confermare gli impegni assunti rispetto al rifinanziamento del fondo per l’editoria, strumento indispensabile per garantire il pluralismo dell’informazione, messo in serio pericolo proprio in questi giorni dai tagli in atto, come testimonia la sospensione delle pubblicazioni da parte di varie testate nazionali e locali. Sostegno all’Inpgi.

Roma, 17 febbraio 2012.  “Il Consiglio nazionale della Fnsi, riunito a Roma il 16 febbraio, ascoltata e condivisa  la relazione del segretario generale Franco Siddi, la approva. Il Cn esprime profonda preoccupazione per lo stato del mercato del lavoro giornalistico, sconvolto dal susseguirsi di crisi aziendali e dal continuo diffondersi di forme acute di precariato, che minacciano gravemente l’equilibrio attuale e le prospettive future del welfare giornalistico. Di fronte a questa crisi, che non ha precedenti nella storia del giornalismo italiano e i cui limiti, ancor oggi, sono difficilmente definibili, il Cn ribadisce il ruolo centrale del sindacato nell’azione di tutela dei colleghi e delle loro professionalità, attivando tutte le iniziative utili a rinsaldare i vincoli di solidarietà che garantiscano all’intera categoria le adeguate misure di tutela sociale. In questo quadro, il Cn impegna la segreteria ad affrontare – così come finora avvenuto - col massimo rigore la gestione delle crisi aziendali fronteggiando  il tentativo degli editori, spesso spregiudicato, di utilizzare gli ammortizzatori sociali come mezzo di riduzione dei costi aziendali, a unico tornaconto delle imprese e non più come sistema di tutela dei lavoratori e di effettivo rilancio dell’attività editoriale. Il Cn ribadisce con forza il ruolo centrale della Fnsi nella gestione degli stati di crisi aziendale, confermando che solo  un attento coordinamento delle vertenze e delle loro possibili declinazioni nell’uso degli ammortizzatori sociali può garantire alla categoria un’uniforme applicazione delle norme e delle leggi vigenti, evitando che si creino situazioni di intollerabile disparità nel costo del lavoro giornalistico a seguito di accordi aziendali che non possono in alcun modo violare il Cnlg. Mentre il sindacato è impegnato, con la massima attenzione, a far fronte a questa difficile situazione, il Cn auspica che anche il governo voglia confermare gli impegni assunti rispetto al rifinanziamento del fondo per l’editoria, strumento indispensabile per garantire il pluralismo dell’informazione, messo in serio pericolo proprio in questi giorni dai tagli in atto, come testimonia la sospensione delle pubblicazioni da parte di varie testate nazionali e locali. Tutto ciò in linea con l’azione per una trasparente riforma che abbia al centro il pluralismo e la qualità dell’informazione con la piena e prioritaria valutazione dell’occupazione professionale regolare. Coerentemente con le azioni intraprese, il Cn conferma l’impegno alla tutela degli attuali equilibri di gestione dell’Istituto di previdenza della categoria che sono ampiamente soddisfacenti, e respinge al contempo ogni tentativo di metterne in discussione l’autonomia e il valore morale e materiale per le garanzie sociali ed economiche del lavoro e della professione giornalistica”. Il documento è stato approvato all’Unanimità (www.fnsi.it).


 


 





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