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ELEZIONI INPGI: la “casta” è
costata solo nel 2010 ben
3.779.760 euro in indennità
e gettoni nonché in contributi
alla Fnsi e ai sindacati regionali.
Votiamo il 3 e 4 marzo (dalle 10
alle 20) nei seggi istituiti in ogni
sede del sindacato per cacciare
dall’Istituto questo “esercito”
famelico, che agisce anche in
perenne conflitto di interessi.
Diciamo basta con determinazione!
Nei 4 giorni di urne elettroniche solo
13 elettori su 100 hanno espresso
il loro voto. E’ un flop clamoroso.
Mobilitiamoci! E’ il momento di
dare un calcio al posto giusto a coloro
che se ne stanno al caldo, mentre
tanti giornali chiudono e tanti colleghi
vengono cacciati dalle redazioni
o pensionati all’età di 58/60 anni!
Chiediamo la libertà di cumulo e
nessun prelievo ai collaboratori che
guadagnano meno di 5mila euro all’anno.

FRANCO ABRUZZO: “Restituiamo alle loro famiglie i giornalisti che formano la casta che acchiappa tutto e che vuole acchiappare tutto anche in queste elezioni. Tagliamo indennità e gettoni (e i ‘sussidi’ al sindacato). Chi, come dipendente, è in permesso sindacale non può essere ‘pagato’ due volte: dall’azienda e anche dall’inpgi. E’ una vergogna. Nessuna risposta alle accuse documentate di Nicola Borzi. Chiedo un voto per la lista di INPGI SICURO”. IN CODA LA LISTA DI “INPGI SICURO”.

di Franco Abruzzo

Nei primi 4 giorni delle votazioni per il rinnovo degli organi sociali dell’Inpgi,  sembra bassa la percentuale dei giornalisti  attivi che hanno votato, pari al 15,76% (3.772 votanti su 23.928 elettori); quattro anni fa votarono il 26,4%. Per l'Inpgi 2 hanno votato l'11,58%  (3.406 votanti su 29.407 aventi diritto): la scorsa volta votarono in tutto il 15,5%. Per i pensionati, il 19,65% è un dato alto, ma non esaltante: 1.018 votanti su 5.180 elettori. Dopo 4 anni di gestione napoleonica, così si desume dai bollettini  elettorali della maggioranza, i dati complessivi dei votanti dicono che siamo di fronte a un flop catastrofico. Il voto elettronico si è dimostrato un fallimento. Hanno votato appena 6.633 giornalisti su un totale di 48.443 aventi diritto, pari al 13,69 per cento. E il flop assume proporzioni più ampie se si considera che circa 10mila giornalisti hanno la doppia posizione (Inpgi 1 e 2), per un totale di 58.532. Chi non ha votato per via telematica potrà farlo personalmente  sabato 3 marzo e domenica 4 marzo nei seggi istituiti in ognuna delle venti sedi regionali del sindacato, che rimarranno aperti interrottamente dalle ore 10 alle ore 20. Il flop è figlio anche della crisi economica: i colleghi sono demoralizzati e hanno perso la fiducia soprattutto nella Fnsi e nei sindacati territoriali. A Milano il sindacato è stato abbandonato da 1.068 iscritti, mentre altri 400 sono sul punto di essere depennati (leggi in  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8434). Questi numeri dicono che il sindacato è in crisi in Lombardia, la regione più ricca in termini di occupazione giornalistica.  Per quanto riguarda l’Inpgi crea malessere la data del 30 settembre 2012. quando l’Istituto dovrà  dimostrare la sostenibilità dei suoi conti con una proiezione di 50 anni tenendo conto di due elementi (entrate e rendita del patrimonio). Il passaggio obbligatorio al contributivo pro rata e il contributo di solidarietà dell'1% richiesto ai professionisti pensionati scatteranno con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2012 se l'equilibrio a 50 anni non sarà garantito (leggi in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8460). I giornalisti hanno perso le antiche certezze: questo sentimento amaro ha determinato la fuga dalle urne elettroniche.


I giornalisti, che hanno un ruolo dirigente in  Fnsi, Inpgi, Casagit, Fondo e associazioni territoriali,  hanno reagito arroccandosi senza rendersi conto che si ergevano a “casta” di fronte agli occhi dei colleghi. A Milano addirittura le tre componenti principali (sinistra compresa) hanno presentato 12 candidati “attivi” per i 12 posti di consigliere generale. Vogliono  arraffare tutto, non lasciando neanche le briciole alla minoranza di “INPGI SICURO” di cui sono portavoce (In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8292). Eppure si possono  votare al massimo 8 nomi, perché 4 posti spettano o spetterebbero alla minoranza. Ma la maggioranza ha commesso un errore capitale, presentando come candidati dirigenti del sindacato che sono in chiaro conflitto di interesse con l’Inpgi.  


Alla pagina  45 del Bilancio consuntivo 2010 dell’Inpgi (in http://www.inpgi.it/sites/default/files/INPGI-BILANCIO_CONSUNTIVO_2010_INPGI_AGO-I.pdf)


 si legge questa notizia:


Contributi associazioni stampa - Euro 2.234.019 (2.047.605)


Le spese sostenute nel corso dell’esercizio per l’erogazione di tali contributi alle associazioni regionali della stampa ed alla F.N.S.I. registrano un aumento di 0,186 milioni pari al 9,10%, a seguito della rivisitazione dei criteri di erogazione, regolamentati con contratti a prestazioni corrispettive. Tali contributi sono stati comunque erogati in conformità con quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione.


E’ tutto chiaro: nel corso del 2010  l’Inpgi ha distribuito due milioni e 234mila euro tra Fnsi e 20 associazioni.  E poi ci sono altri 300/400mila euro fuori bilancio (provenienza: donazioni bancarie) che l’Istituto elargisce a diverse organizzazioni sindacali non territoriali (come l’Ungp o l’Unci). Possiamo dire che il sindacato vive anche grazie ai quattrini dispensati dall’Inpgi.


Chi assume funzioni dirigenti nell’Inpgi  è anche un incaricato di pubblico servizio, tenuto quindi a far prevalere l’interesse pubblico alla buona amministrazione rispetto agli interessi di parrocchia (sindacale e/o politica). Si verifica teoricamente un conflitto di interessi quando viene affidata una responsabilità decisionale ad un soggetto che abbia interessi personali, sindacali o professionali in conflitto con l'imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno visti i propri interessi di “parrocchia” in causa. Il verificarsi di un conflitto non costituisce di per sé prova che siano state commesse scorrettezze, può tuttavia assumere un peso specifico nel caso in cui si cerchi di influenzare il risultato di una decisione per far trarre un beneficio alla propria parte sindacaale o anche per assicurarsi un voto di scambio (ti faccio avere un contributo, poi tu mi garantisci l’appoggio in sede elettorale o di nomine). L'essere in conflitto di interessi ed abusare effettivamente della propria posizione restano però due aspetti distinti: un soggetto coinvolto, infatti, potrebbe non agire mai in modo improprio. Tuttavia un conflitto di interessi esiste a prescindere che ad esso segua una condotta impropria o meno. Nessuno ha mai sollevato questo problema. Lo faccio oggi, sperando che si apra almeno un dibattito.


L’Inpgi non solo tiene in piedi il sindacato nazionale e le sue strutture periferiche, ma soprattutto alimenta la “casta”. Nel 2010 l’Istituto  ha distribuito agli uomini della “casta” un  milione e 545mila euro come emerge da pagina 44 del Bilancio consuntivo 2010 (in http://www.inpgi.it/sites/default/files/INPGI-BILANCIO_CONSUNTIVO_2010_INPGI_AGO-I.pdf). Ed ecco il passaggio del bilancio consuntivo di pagina 44:


Costi degli organi dell’Ente – Euro 1.545.741 (1.523.769)


I costi complessivi per i componenti degli Organi Statutari, relativi alle voci indennità, gettoni presenza, oneri contributivi e rimborsi spese, registrano un lieve incremento di Euro 0,022 milioni pari al 1,44%.


A tale proposito si segnala che i maggiori costi sostenuti nell’anno sono stati, per la gran parte, controbilanciati dal venir meno dei costi sostenuti nell’anno precedente relativamente alle elezioni degli Organi Collegiali che si sono ripetute per talune circoscrizioni.


Va tuttavia rilevato che al suo interno si sono registrate le seguenti dinamiche:


�� l’aumento dei compensi e delle indennità di carica degli Organi Collegiali per 0,057 milioni pari al 8,32%, sia per la rivisitazione dei compensi spettanti che per gli effetti derivanti dalla perequazione;


�� l’aumento dei rimborsi spese per 0,051 milioni pari al 13,08% da attribuire essenzialmente alla lievitazione generale dei prezzi in funzione dell’andamento di mercato, nonostante si sia verificata una contrazione del numero delle riunioni tenutesi.


La  “casta Inpgi” a casa! Di tutte le prebende 2010 elargite dall’Inpgi agli amministratori  si parla anche nella relazione 57/2011 della Corte dei Conti (in  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8294). La “casta” si è formata per cooptazione negli ultimi 15 anni:  va spedita a casa di  corsa e in fretta. L’occasione c’è: il voto del 3 e 4 marzo! Usiamolo!


La minoranza deve avere una sua presenza soprattutto nel Collegio  dei sindaci. Gestione e controllo devono essere in mani diverse.  Lo vuole la democrazia”. (In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8132).


Vogliono tutto. La minoranza è discriminata. Ribelliamoci al dominio della “casta”. Pieno sostegno solo ai candidati della lista “INPGI SICURO”!!!  (In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8292)


Franco Abruzzo


portavoce della lista “Inpgi sicuro” (e storico animatore della battaglia per la libertà di cumulo e per la esclusione dall’Inpgi2 di chi incassa annualmente meno di 5mila euro).


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8488


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ARGOMENTI CORRELATI


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8321Inpgi/Corso Como/Mi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8338Inpgi/Ncp/Enpam


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8387 – Costantini/Borzi


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8399 -  affare Fip/Borzi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8433 -  inpgi/demografia/borzi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8451Stampa democratica


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8434Alg perde pezzi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8488 – CostodellaCasta


 


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8498 - tesseraOrdinexvoto


 


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ELEZIONI INPGI  2012.


1. La lista di “INPGI SICURO” è pubblicata in


http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8363


…………………


2. La lista (con le biografie dei candidati e con il programma) di “INPGI SICURO” presentata da Franco Abruzzo è in


http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8418


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3. DOVE SI VOTA  (leggi in : http://www.inpgi.it/?q=node/927)


In LOMBARDIA urne aperte in  viale Monte Santo 7 – Milano


 


 


 


 


 





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