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Stampa

Bando ufficio stampa.
Marras: "Provincia
di Grosseto trasparente"

"Seguiti gl’indirizzi dettati dall’Inpgi". Così risponde il Presidente della Provincia all'interrogazione firmata dal consigliere De Carolis Ginanneschi che aveva chiesto perchè affidare il servizio ad una società invece che a singoli giornalisti, come di solito succede. “la Provincia non può dare incarichi professionali individuali a persone fisiche, perché secondo l’Inpgi è illegittima proprio la strada dell’incarico personale”. (Franco Abruzzo: " Camporese chiarisca: è vero quello che gli viene attribuito?").

di www.maremmanews.tv 8/3/2012


Grosseto. "Diciassette quesiti in un’unica interrogazione, un minestrone variopinto e condito da considerazioni del tutto singolari ed infondate, costituiscono decisamente un’esasperazione del diritto ad avere informazioni dall’Amministrazione provinciale - scrive il Presidente della Provincia Leonardo Marras - Tuttavia, nonostante il consigliere Ginanneschi perseveri nell’abusare delle sue prerogative, stavolta con un’interrogazione relativa all’affidamento del servizio di ufficio stampa, il rispetto dei ruoli impone una risposta completa, per quanto in questa sede sintetica. La Provincia di Grosseto si è dotata di un ufficio di comunicazione e non di un unico ufficio stampa perché, com’è oramai noto ai più, l’evoluzione del concetto di comunicazione istituzionale ha reso obsoleta l’idea che questa sia affidata solamente alle tradizionali modalità di relazione con la stampa e le televisioni. L’articolazione all’interno della struttura organizzativa della Provincia dell’ufficio comunicazione (che comprende anche il servizio di ufficio stampa), risponde a un’esigenza funzionale dell’Amministrazione della quale il consigliere Ginanneschi può non essere convinto, ma che rimane del tutto legittima. Così come è legittimo che a coordinare l’attività dell’ufficio sia una figura amministrativa interna, con una posizione organizzativa (Po) dedicata, a sua volta inquadrata sotto la funzione di Direzione generale dell’Ente. Davvero singolare è poi il fatto che il consigliere Ginanneschi contesti alla Provincia il fatto che essa sia ricorsa a una gara pubblica, aperta e trasparente, per affidare il servizio di ufficio stampa con l’apporto professionale di giornalisti qualificati. La Gara aperta è, per legge, sistema trasparente e di garanzia di selezione del miglior concorrente. Il bando è rimasto pubblicato per 16 giorni (uno in più rispetto ai termini di legge) e la procedura non risulta impugnata o contestata, risultando, pertanto, del tutto legittima anche per i partecipanti alla gara.  D’altra parte, quella della gara aperta è la procedura esplicitamente prevista dal Codice dei contratti e di fatto imposta dall’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) che ha sottolineato e più volte sanzionato l’incompatibilità degli incarichi professionali ad personam con la prestazione tipica della libera professione. In altri termini la Provincia non può dare incarichi professionali individuali a persone fisiche, perché secondo l’Inpgi è illegittima proprio la strada dell’incarico personale indicata dal consigliere. Occorre pertanto individuare una società di professionisti in grado di garantire la prestazione di un servizio erogato da giornalisti iscritti all’albo. La gara, peraltro, è stata preceduta da una ricognizione interna delle professionalità esistenti e da un bando di mobilità interne presso l’ufficio comunicazione che però è andato deserto.Mi rendo conto che la normativa è complessa, e quindi non particolarmente accessibile ai non addetti ai lavori, ma da queste informazioni mi pare evidente che la Provincia si è comportata con grande trasparenza e nell’unico modo consentito dalle disposizioni di legge vigenti".


Ultimo aggiornamento (Giovedì 08 Marzo 2012 16:29)


In http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=17768:bando-ufficio-stampa-marras-qprovincia-trasparenteq&catid=37:economia-a-lavoro&Itemid=59


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UFFICI STAMPA NELLA P.A.:


dopo il “decreto Tremonti” 112/2008


cittadinanza piena  soltanto per i


giornalisti professionisti assunti


“con contratti di lavoro autonomo,


di natura occasionale o coordinata e


continuativa”.  Per i  professionisti


iscritti agli Albi “si prescinde dal


requisito della comprovata


specializzazione universitaria,


ferma restando la necessità di


accertare la maturata esperienza nel settore.


 


L'UTILIZZO DEI COLLABORATORI COME LAVORATORI SUBORDINATI E’ CAUSA DI RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA PER IL DIRIGENTE CHE HA STIPULATO I CONTRATTI. Nel mirino uffici stampa e redazioni della Pubblica amministrazione (di cui gli Ordini professionali fanno parte).


di Franco Abruzzo              

Testo in: http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=2488


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