Roma, 18 maggio 2012. Uno schieramento parlamentare trasversale composto da deputati e senatori di FLI, API, PD, PdL e varie componenti del gruppo misto ha inviato una lettera ai Presidenti della Camera e del Senato a proposito delle procedure di nomina dei commissari e del presidente dell'AGCOM, a cui le Camere dovranno provvedere nei prossimi giorni. Nell'annunciare il sostegno alla candidatura di Stefano Quintarelli, informatico veronese pioniere dell'Internet commerciale in Italia, che l'interessato ha avanzato sul suo blog, i firmatari chiedono analoga pubblicità anche da parte degli altri candidati e dei parlamentari che intendono sostenerli. «La legge 31 luglio 1997, n. 249 - si legge tra l'altro nella lettera - non prevede meccanismi di trasparenza e di verifica dei curriculum e dei requisiti dei candidati, ma si limita a disciplinare le procedure di voto da parte di deputati e senatori. Solo per il Presidente dell'Autorità, nominato dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, la designazione è sottoposta al parere delle competenti commissioni parlamentari. In assenza di regole che obblighino alla pubblicità delle candidature, intendiamo innovare per lo meno la prassi e nell'annunciare il voto per il dottor Stefano Quintarelli provvediamo ad inviare il suo curriculum alle Presidenze delle Camere, perchè ne assicurino un'ampia pubblicità. Ci auguriamo che questo comporti come conseguenza che altri parlamentari scelgano un'analoga procedura per rendere pubblici ai colleghi e all'opinione pubblica non solo i nomi che sceglieranno, ma le ragioni della propria scelta». La lettera è stata finora firmata dai seguenti parlamentari: Barbaro, Bocchino, Bongiorno, Briguglio, Buonfiglio, Cassinelli, Consolo, Conte, Della Vedova, Di Biagio, Divella, Galli, Gava, Germontani, Gozi, Granata, La Malfa, Lamorte, Lanzillotta, Lo Presti, Menia, Moroni, Muro, Napoli, Paglia, Patarino, Perina, Proietti Cosimi, Raisi, Ruben, Sarubbi, Scanderebech, Stracquadanio, Strano, Toto, Valditara, Vernetti, Versace.(ANSA).
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Trasparenza all'Agcom
Le associazioni chiedono trasparenza nelle nomine dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Dibattito Pubblico
Lunedì 21 maggio 2012
ore 16 sala conferenze della Federazione Nazionale della Stampa FNSI
corso Vittorio Emanuele II, 349 Roma
L'Autorità Garante dei dati personali e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sono scadute.
Rinnovare senza trasparenza le cariche dei loro componenti è un fatto gravemente lesivo della democrazia. Queste istituzioni si occupano di diritti fondamentali come la privacy, di beni comuni, come le radiofrequenze, di mercato e di libera concorrenza nel servizio postale come in quello radiotelevisivo.
Poichè l'indipendenza e la competenza delle personalità chiamate a governare tali istituzioni influenzerà la qualità della democrazia nel nostro paese negli anni a venire, le associazioni per la libertà e il pluralismo dell'informazione, i cittadini, chiedono un ampio dibattito pubblico per discutere del metodo e del merito delle relative candidature.
Nonostante la mobilitazione in rete, sordi ai numerosi appelli provenienti dal mondo della politica e della cultura per scelte pubbliche e trasparenti, i principali gruppi parlamentari vogliono votare i componenti dell'Agcom già mercoledì 23 maggio alla Camera senza aver dichiarato al paese i criteri in base ai quali hanno scelto i loro candidati.
Le associazioni sottoscritte ritengono che non sia accettabile che le candidature delle personalità chiamate a governare queste istituzioni di garanzia siano decise nel chiuso delle segrete stanze e chiedono invece di applicare criteri di trasparenza e meritocrazia nella loro indicazione.
Facendo propria la richiesta della Open Media Coalition di conoscere le candidature finora giunte e chiedendo ai partiti di fare un passo indietro nell'indicazione dei futuri componenti delle Autorità, le associazioni chiedono al Presidente del Consiglio dei Ministri, sen. Mario Monti, di superare le vecchie logiche spartitorie e ridare al paese la necessaria fiducia in queste importanti istituzioni. (www.fnsi.it)