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CORRIERE DELLA SERA. Comunicato del CdR: sugli organici e sui collaboratori l'azienda prende tempo e rinvia ad ottobre ogni trattativa nell'attesa del “nuovo piano strategico industriale”
A settembre il confronto sul nuovo sistema editoriale. Il nuovo piano strategico industriale conterrà i provvedimenti per il risanamento dei danni causati dalla precedente gestione.
Milano, 2 agosto 2012. Cari colleghi, dopo una serie di incontri, l'ultimo ieri pomeriggio, vi illustriamo lo stato dell'arte nei rapporti con l'azienda.
1) Organici/Méthode
La tutela degli organici fa parte integrante di ogni trattativa per l'introduzione di un nuovo sistema editoriale. E per quanto ci riguarda, questo vale a maggior ragione alla luce dei già prevedibili e previsti dati emersi l'altro ieri dall'ultima semestrale Rcs. Abbiamo chiesto garanzie precise - e per noi indispensabili - su questo tema, ma l'azienda ha chiesto ancora tempo: all'inizio del mese di giugno, aveva dichiarato di non poter chiudere alcuna trattativa in attesa della nomina del nuovo Amministratore delegato; oggi, afferma di dover aspettare il nuovo piano strategico industriale che dovrà essere pronto entro ottobre e che conterrà i provvedimenti per il risanamento dei danni causati dalla precedente gestione. L'allarme è molto alto, ma abbiamo ripetuto all'azienda che la tutela dei posti di lavoro dei colleghi del Corriere della Sera è una nostra priorità indiscutibile.
2) Lavoro/questione economica/Méthode
Dal punto di vista normativo, abbiamo svolto su Méthode un grande e puntiglioso lavoro che avrà bisogno - una volta superata la questione organici - di alcune ulteriori limature. Durante questa elaborazione, è emerso con ancora maggior chiarezza che il nuovo sistema comporterà comunque quasi un raddoppio di lavoro per tutti. Va da sé quindi che la questione economica, mai ritrattata dall'azienda, rimane ben salda sul tavolo. Vista l'impossibilità di procedere sul punto della tutela degli organici, abbiamo convenuto con l'azienda di rinviare a settembre la trattativa su Méthode (l'azienda ha chiarito di "non avere la volontà di rompere con i rappresentanti sindacali né fare forzature sul nuovo sistema editoriale").
3) Collaboratori
Continuiamo a denunciare un uso eccessivo dei collaboratori, ancora più deprecabile dopo un'intesa di principio sulla necessità di diminuire i costi - circa 12 milioni di euro all'anno - relativi a questa voce e vista la necessità, a nostro avviso, di rinsaldare l'identità del Corriere per garantirne la qualità e la tenuta del marchio (vero elemento ancora vincente: nel quadro aziendale negativo, il Corriere tiene bene e, anche per quanto riguarda la pubblicità, perde il 50% in meno rispetto alla media nazionale). Assistiamo, fra l'altro, ad un continuo proliferare di nuovi collaboratori (e conseguente ulteriore aumento dei costi) in alcuni settori del giornale su argomenti che possono benissimo essere coperti gratuitamente dalla redazione, costretta sempre più a lavoro di desk. Ci risulta anche che alcune proposte scritte di redattori ad alcuni responsabili di settori non ottengono alcuna risposta, salvo poi vedere che sul Corriere gli stessi argomenti proposti sono stati affidati a collaboratori esterni.
4) Voci
Abbiamo chiesto all'azienda delucidazioni su alcune voci in merito a ipotesi di chiusura anticipata del giornale, che sarebbe concordata con un altro gruppo editoriale. Dalle risposte abbiamo capito che la questione non è all'ordine del giorno.
Cari saluti e buone vacanze a tutti
Il Cdr
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