PREMESSA (12 agosto 2012). IL CDR ai REDATTORI DEL CORSERA: Cari colleghi, sull'ipotesi di chiusura anticipata del giornale - che implicherebbe fondamentali chiarimenti in materia di organizzazione del lavoro in tutti i suoi aspetti anche economici - nei giorni scorsi abbiamo mandato una lettera alla direzione. A questa, hanno fatto seguito una risposta della direzione e una nostra nuova replica. Vi giriamo tutta la corrispondenza. Il Cdr comunque vigilerà affinché non ci sia nessun alleggerimento della busta paga. Buon ferragosto a tutti. Il Cdr
1. PRIMA LETTERA DEL CDR:
9 agosto 2012. Caro direttore, apprendiamo con rammarico che stai insistendo con l'azienda (la quale aveva negato che il tema fosse all'ordine del giorno) per anticipare la chiusura serale del Corriere in modo da evitare la ribattuta. Oltre a sottolineare la mancata consultazione con i rappresentanti dei giornalisti (cosa invece avvenuta anche su questo tema in altri giornali), riteniamo che, se l'idea si realizzasse, si tratterebbe di un nocumento alla credibilità della testata. Come da rilevazioni, e come anche la direzione ci ha spesso spiegato, i nostri lettori del cartaceo - per età e per abitudine - non sono gli stessi che fruiscono dell'online. Far mancare loro la versione più aggiornata possibile delle notizie significherebbe, con altissima probabilità, perderli.
Altri giornali hanno target diversi; inoltre crediamo che il criterio di uniformità e omogeneità con la concorrenza abbia ormai dimostrato i propri limiti: sono piuttosto l'unicità e l'originalità a dare risultati positivi. Non vorremmo che, magari per adeguarsi alla necessità di realizzare rapidamente un risparmio, si finisse poi per aumentare il segno negativo dei ricavi editoriali. Cari saluti
Il Cdr
2. RISPOSTA DELLA DIREZIONE:
Milano, 10 agosto 2012. Cari colleghi, la direzione ha più volte parlato (l’ultima volta nella conferenza di produzione del Corriere nel maggio scorso) della necessità di anticipare gli orari di chiusura. Le attuali chiusure comportano spesso problemi nella distribuzione del giornale con ritardi nell’arrivo in edicola.
Pensiamo sia poi indispensabile un flusso più scaglionato e ordinato nella fattura del giornale, soprattutto per le pagine che si possono preparare in anticipo rispetto alle notizie del giorno. Tutti e due i problemi ci sono stati posti ripetutamente in questi anni anche dagli organismi sindacali.
Per queste ragioni la direzione sta facendo le verifiche organizzative e tecniche per cambiare (indicativamente dal prossimo 27 agosto) gli orari di chiusura del giornale. L’idea è di anticiparli alle ore 22,30, riservando il prolungamento dopo le 23 esclusivamente alle pagine dedicate agli avvenimenti di grande rilievo che accadono in tarda serata e agli eventi sportivi (in particolare le partite di calcio) notturni. Un progetto che non mette in alcun modo in discussione la qualità e la freschezza del giornale.
L’ufficio centrale, insieme ai capi desk, si organizzerà per decidere subito dopo la riunione del mattino e nel primo pomeriggio entro le 15.30 quali sono le pagine che possono essere disegnate e caricate in anticipo.
Dalle 15.30, arretrando di circa un’ora, verrà deciso il timone con la suddivisione degli spazi tra le diverse redazioni avviando anche il resto del giornale, in particolare le pagine di primo piano.
L’obiettivo è di avere entro le 18.30 tutte le pagine definite e caricate, salvo eccezioni legate al notiziario, per permettere alla redazione di conoscere misure e collocazione dei diversi pezzi e alle strutture di desk di iniziare prima il lavoro di titolazione e completamento delle pagine.
Per quanto riguarda le ribattute notturne l’intenzione è di limitarle alle notizie di particolare rilievo, contenendo sensibilmente il numero attuale che è molto elevato.
La direzione ha incontrato l’azienda e ha chiesto di organizzare un anticipo parallelo nella lavorazione in tipografia per quanto riguarda il caricamento delle pagine e l’infografia. Vi confermiamo la nostra disponibilità ad approfondire con l’organismo sindacale le motivazioni di questa scelta.
Ferruccio de Bortoli
Luciano Fontana
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3. SECONDA LETTERA DEL CDR:
10 agosto 2012. Caro Direttore, ancora una volta ci informi su iniziative relative al Corriere soltanto dopo che la notizia è già stata variamente diffusa. La tua comunicazione su un tema che stai elaborando da molto tempo arriva solo perché sollecitato da una nostra domanda: ci auguriamo che la direzione non intendesse e non intenda approfittare delle assenze ferragostane per imporre un fatto compiuto.
Riteniamo che su una materia come questa, che implica un ampio approfondimento sull'organizzazione del lavoro in tutti i suoi aspetti, si debba procedere con un confronto serio. Così è avvenuto in altre testate, dove il tema è stato analizzato molto a lungo e dove, prima di qualunque decisione, si è concluso un doveroso accordo sindacale.
Sul tema chiusure anticipate sarà ovviamente senz'altro necessario incontrarsi, così come impone il Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Ci sono molte questioni da affrontare. Cominciamo con l'anticiparti qualche domanda, in modo da poter rendere più proficua la riunione:
1) Quale è la dimensione dei ritardi diffusionali: da quanto tempo si registrano questi ritardi? quali zone riguarda? quante copie sono state perse? che perdite economiche ha comportato?
2) A quanto ammonta l'attuale numero delle pagine ribattute e a quanto il loro costo?
3) A quanto ammonta il risparmio previsto con le chiusure anticipate?
4) Quale è il numero delle pagine che potranno essere ribattute?
5) Quali ricadute ci saranno sul lavoro notturno dei redattori?
6) E' stato stretto un accordo con il principale concorrente e/o con altri quotidiani?
Cari saluti
Il Cdr
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CORRIERE DELLA SERA.
Il CdR scrive al direttore:
“Il costo dei collaboratori
è passato nel giro di un anno
da circa 9,1 mln a circa 12 mln.
Redattori in panchina per
favorire gli interventi esterni”.
Milano, 8 agoato 2012. Scontro durissimo. Scrive il CdR: “Enormi spazi delle pagine più importanti vengono quotidianamente lasciati a rappresentanti politici sotto l'ipocrita forma di "lettera", dando luogo di fatto alla diffusione di qualcosa di ben diverso dall'informazione: note di partito libere dalla benché minima, e indispensabile, intermediazione giornalistica. Membri del governo scrivono editoriali senza che neppure ne venga indicato al lettore il ruolo istituzionale. Così come succede per chi, ricoprendo incarichi di nomina politica, firma rubriche fisse”. (In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9683)
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CORRIERE DELLA SERA.
Comunicato del CdR:
sugli organici e sui
collaboratori l'azienda
prende tempo e rinvia
ad ottobre ogni trattativa
nell'attesa del “nuovo piano
strategico industriale”
Milano, 2 agosto 2012. A settembre il confronto sul nuovo sistema editoriale. Il nuovo piano strategico industriale conterrà i provvedimenti per il risanamento dei danni causati dalla precedente gestione.
In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9665
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A ottobre assemblea straordinaria
Per salvare il "Corriere" è
pronto un socio straniero
Mentre gli azionisti decidono come ricapitalizzare, si fa strada l'ipotesi di un partner internazionale in via Solferino
di Nino Sunseri - Libero 1/8/2012
In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9674
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