CORTE D'APPELLO DI ROMA. Se non si offende l'onore si può criticare il politico.
di Selene Pascasi/ilsole24ore
19.1.2017 - Legittima la critica dell'operato di un politico, purché il giornalista non finalizzi l'articolo a colpirne la sfera privata con aggressioni verbali gratuite. Rispettato tale termine, a prevalere sul diritto all'onore e alla reputazione del personaggio pubblico sarà il diritto di cronaca. Lo precisa la Corte d'Appello di Roma con la sentenza n. 6078 del 14 ottobre 2016. A muovere la questione è la decisione di un senatore di citare, dinanzi al Tribunale, per diffamazione a mezzo stampa, i giornalisti che avevano firmato articoli, a suo dire lesivi della sua reputazione. Chiamata in causa anche l'editrice del quotidiano. Richiesta respinta: le frasi incriminate non erano diffamatorie né frutto di 'dileggio personale' ma mera espressione 'della critica serrata e dissenziente di giornalisti'. (sintesi dell'articolo)
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