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RAGUSA, minacce al giornalista Paolo Borrometi, condannato il boss. Per Giambattista Ventura un anno e otto mesi di carcere e 25 mila euro da versare al cronista. Risarcimenti anche alle parti civili (Ordine dei Giornalisti, Fnsi e Comune di Vittoria). L'accusa aveva chiesto 6 anni e mezzo di carcere. Il Tribunale nella sentenza ha escluso l'aggravante del metodo mafioso e ha disposto la scarcerazione dell'imputato. IN CODA le reazioni del sindacato e dell'Ordine dei Giornalisti.


RAGUSA, 4 aprile 2017 (repubblica.it).  - Giambattista Ventura, il boss di Vittoria accusato delle minacce di morte al giornalista dell'Agi Paolo Borrometi, è stato condannato dal Tribunale di Ragusa a un anno e otto mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. Il collegio - composto da Vincenzo Saito presidente, a latere Vincenzo Ignaccolo e Ivano Infarinato - ha anche stabilito in 25.000 euro la somma che Ventura dovrà versare a Borrometi per il danno subito, oltre a 500 euro di spese processuali; 5.500 euro a ciascuna delle altre parti civili, tra cui la Federazione nazionale stampa italiana e il Comune di Vittoria. L'accusa aveva chiesto 6 anni e mezzo di carcere. Ripetute e gravi le minacce al cronista. "Ti scippo la testa anche dentro la questura", gli aveva detto tra le altre cose. I pentiti di mafia Giuseppe Pavone, Giuseppe Doilo e Rosario Avila avevano confermato lo spessore criminale di Ventura, definito "ùziu, quello che comanda a Vittoria". Il boss Ventura dovrà anche risarcire la somma di 5.500 euro all'Ordine dei giornalisti. Il Tribunale nella sentenza ha escluso l'aggravante del metodo mafioso e ha condannato Ventura per tentata violenza privata con l'aggravante della recidiva. Nel dispositivo i giudici hanno disposto l'inefficacia degli arresti domiciliari ordinando la scarcerazione di Giambattista Ventura. La lunga udienza di oggi, presso il Tribunale di Ragusa, ha avuto il suo punto centrale nella richiesta di condanna formulata dal Pm Valentina Sincero - che chiedeva la pena di 6 anni e 6 mesi con l'aggravante del metodo mafioso e la recidiva per specifiche - e si è conclusa con la richiesta dei difensori Di Stefano e Catalano di assoluzione per l'imputato o, in subordine, con la richiesta di condanna per minacce semplici con la concessione della attenuante della provocazione e l'esclusione del metodo mafioso. I legali delle parti civili hanno sottolineato la portata delle minacce rivolte a Borrometi: 'A Modica, Vittoria o Roma, ovunque gli amici ci sono, e la testa te la scippu lo stesso', "sono il segno della forza intimidatrice posta in essere nei confronti del giornalista". TESTO IN http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/04/04/news/vittoria_minacce_al_giornalista_borrometi_condannato_il_boss-162182249/


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GIORNALISTI. FNSI: SU BORROMETI RICONOSCIUTO IL DIRITTO DI CRONACA - PALERMO, 4 aprile 2017. - LA CONDANNA DI GIOVANBATTISTA VENTURA PER TENTATA VIOLENZA PRIVATA NEI CONFRONTI DEL GIORNALISTA PAOLO BORROMETI È STATA ACCOLTA DALLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA COME UNA "SENTENZA STORICA". "CHI MINACCIA UN GIORNALISTA, IN QUESTO CASO BORROMETI, MINACCIA IL DIRITTO DI CRONACA E INDEBOLISCE IL DIRITTO DEI CITTADINI A ESSERE INFORMATI. PER QUESTO VA PERSEGUITO IN TUTTE LE SEDI, NON LASCIANDO SOLI I COLLEGHI MINACCIATI". LO HANNO DETTO IL SEGRETARIO GENERALE E IL PRESIDENTE DELLA FNSI, RAFFAELE LORUSSO E GIUSEPPE GIULIETTI. LA FNSI SI ERA COSTITUITA PER LA PRIMA VOLTA PARTE CIVILE CON L'ORDINE NAZIONALE DEI GIORNALISTI. IL TRIBUNALE DI RAGUSA HA RICONOSCIUTO A ENTRAMBI UN RISARCIMENTO DI 2.500 EURO OLTRE LE SPESE PROCESSUALI. "SIAMO SODDISFATTI - HANNO COMMENTATO GLI AVVOCATI DELLA FNSI, FRANCESCO PAOLO SISTO E ROBERTO EUSTACHIO SISTO - PERCHÉ IL GIUDICE DI RAGUSA HA RICONOSCIUTO, INSIEME CON LA RESPONSABILITÀ PENALE DELL'IMPUTATO, ANCHE E SOPRATTUTTO IL DIRITTO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA AL RISARCIMENTO DEL DANNO, COSÌ RICONOSCENDO LA PIENA LEGITTIMAZIONE DELLA FNSI A SOSTENERE IN PROPRIO I DIRITTI DEI GIORNALISTI COLPITI DA COMPORTAMENTI DI RILEVANZA PENALE. SI TRATTA DI UNA SENTENZA STORICA". "E' STATO AFFERMATO UN PRINCIPIO IMPORTANTE. L'ORDINE SARÀ SEMPRE AL FIANCO DEI GIORNALISTI INTIMIDITI", HA DETTO L'AVVOCATO NINO CALECA CHE A NOME DELL'ORDINE REGIONALE DEI GIORNALISTI AVEVA CHIESTO IL RISARCIMENTO SIMBOLICO DI UN EURO. LA RICHIESTA È STATA PERÒ RIGETTATA PERCHÉ ASSORBITA DAL RISARCIMENTO RICONOSCIUTO ALL'ORDINE NAZIONALE. (ANSA).


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MAFIA. FNSI: SUL CASO BORROMETI HA AVUTO RAGIONE IL SINDACATO DEI GIORNALISTI.  - ROMA, 4 APRILE 2017. "SIAMO MOLTO SODDISFATTI. IL GIUDICE DI RAGUSA HA RICONOSCIUTO, INSIEME CON LA RESPONSABILITA' PENALE DELL'IMPUTATO, ANCHE E SOPRATTUTTO IL DIRITTO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA AL RISARCIMENTO DEL DANNO, COSI' RICONOSCENDO LA PIENA LEGITTIMAZIONE DELLA FNSI A SOSTENERE IN PROPRIO I DIRITTI DEI GIORNALISTI COLPITI DA COMPORTAMENTI DI RILEVANZA PENALE". COSI' GLI AVVOCATI FRANCESCO PAOLO SISTO E ROBERTO EUSTACHIO SISTO, CHE HANNO ASSISTITO LA FNSI NELLA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE, COMMENTANOA LA CONDANNA A UN ANNO E OTTO MESI DI RECLUSIONE DI GIAMBATTISTA VENTURA, ACCUSATO DI AVER MINACCIATO DI MORTE IL GIORNALISTA PAOLO BORROMETI. "SI TRATTA DI UNA SENTENZA STORICA CHE, IN NOME DEL DIRITTO VIVENTE, RITENIAMO POSSA CONSENTIRE OGGI ALLA FNSI DI PROSEGUIRE PIU' CONVINTAMENTE NEL PERSEGUIMENTO DEI SUOI SCOPI ISTITUZIONALI, ANCHE NEI PROCESSI", AGIUNGONO I LEGALI. "LA SENTENZA DI CONDANNA DA' RAGIONE ALLA FEDERAZIONE DELLA STAMPA, CHE PER LA PRIMA VOLTA HA VOLUTO COSTITUIRSI PARTE CIVILE - AFFERMANO IL SEGRETARIO GENERALE E IL PRESIDENTE DELLA FNSI, RAFFAELE LORUSSO E GIUSEPPE GIULIETTI -. CHI MINACCIA UN GIORNALISTA, IN QUESTO CASO PAOLO BORROMETI, MINACCIA IL DIRITTO DI CRONACA E INDEBOLISCE IL DIRITTO DEI CITTADINI AD ESSERE INFORMATI. PER QUESTO VA PERSEGUITO IN TUTTE LE SEDI, NON LASCIANDO SOLI I COLLEGHI MINACCIATI. IL RISARCIMENTO LIQUIDATO DAL GIUDICE SARA' DESTINATO AL FONDO DI SOLIDARIETA' DELLA FNSI PER IL SOSTEGNO DEI COLLEGHI PIU' DEBOLI. UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE AGLI AVVOCATI FRANCESCO PAOLO E ROBERTO EUSTACHIO SISTO, CHE HANNO ASSISTITO GRATUITAMENTE LA FNSI NELLA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE". (AGI)


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La soddisfazione dell'Ordine dei Giornalisti. – Roma, 4 aprile 2017. L'Ordine nazionale dei Giornalisti esprime grande soddisfazione per la condanna di  Giambattista Ventura, a processo per le minacce rivolte al giornalista Paolo Borrometi. Ventura è stato condannato dal Tribunale collegiale di Ragusa – Vincenzo Saito presidente, a latere Vincenzo Ignaccolo e Ivano Infarinato – a 1 anno e otto mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. Il collegio ha anche stabilito in 25.000 euro la somma che Ventura dovrà versare a Borrometi per il danno subito, oltre a 500 euro di spese processuali; 5.500 euro a ciascuna delle altre parti civili, tra cui c'è anche Ordine dei giornalisti. Quello delle minacce ai colleghi è ormai divenuto un fenomeno preoccupante. Nei primi 90 giorni del 2017 l'Osservatorio Ossigeno per l'informazione ha documentato minacce a 57 giornalisti. Inoltre ha reso note le minacce ad altri 36 per episodi degli anni precedenti conosciuti dall’Osservatorio soltanto adesso. (www.odg.it)





 






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