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Ammortizzatori. Le nuove regole. Cigs per l'editoria solo con un piano di interventi mirati. Nel piano non deve mancare un'evidenza di come l'azienda intenda attuare il recupero occupazionale dei lavoratori interessati dalle sospensioni o dalle riduzioni di orario pari o superiori al 70 per cento.

di Antonino Cannioto e di Giuseppe Maccarone


5.1.2017 - Il nuovo anno saluta il debutto - per il settore dell' editoria - di una specifica regolamentazione in materia di cassa integrazione guadagni straordinaria (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri  in  https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=24260). Con il decreto interministeriale, diffuso in questi giorni, sono stati - tra l'altro - definiti i criteri di accesso alla Cigs per le causali di riorganizzazione aziendale in presenza di crisi e di crisi aziendale (in  http://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normative/Documents/2017/Decreto-interministeriale-n-100495-del-23112017.pdf ). Come ribadito anche dalla circolare ministeriale 21/17, le istanze per Cigs inviate per riorganizzazione aziendale in presenza di crisi, saranno valutate sulla base di specifici parametri (in http://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normative/Documents/2017/Circolare-21-2017.pdf ). Il programma di riorganizzazione che l'impresa ha l'obbligo di predisporre deve prevedere la realizzazione di interventi mirati, comportanti investimenti che, pur tenendo conto dello stato di crisi dell'azienda, servano per fronteggiare la mancata funzionalità della struttura gestionale, commerciale o produttiva e siano idonei a gestire inefficienze e squilibri economici e finanziari.
Tra i compiti dell'impresa che vuole ottenere la cassa, figura anche quello di individuare il rapporto tra le sospensioni e gli interventi programmati, evidenziandone le modalità di attuazione, nonché i tempi di realizzazione. Le sospensioni del personale devono entrare a far parte di un piano particolareggiato che comprenda anche l'eventuale gestione delle eccedenze. Nel piano non deve mancare un'evidenza di come l'azienda intenda attuare il recupero occupazionale dei lavoratori interessati dalle sospensioni o dalle riduzioni di orario pari o superiori al 70 per cento.
Il ripristino occupazionale può realizzarsi sia tramite la riammissione al lavoro dei dipendenti sospesi, sia nel loro assorbimento presso altre unità produttive della medesima azienda o di altre imprese. È, inoltre, previsto che l' impresa indichi come viene data copertura finanziaria alle misure individuate per fronteggiare la situazione. Per quanto attiene, invece, alla causale di crisi aziendale, i parametri indagatori devono spingersi sino alla rilevazione dell'andamento a carattere negativo o, comunque, involutivo aziendale. Per la relativa evidenziazione l' impresa può avvalersi di indicatori economico-finanziari di bilancio quali il fatturato, il risultato operativo e di impresa nonché lo stato di indebitamento. Gli indici devono riguardare il biennio precedente la data di presentazione dell' istanza di Cigs e vanno riferiti all' intero complesso aziendale. Il Dm richiede, altresì, una relazione che illustri la tecnica di utilizzo degli indicatori e contenga le ragioni giustificanti la critica situazione economico-finanziaria.
Un fattore valutabile, ai fini dell' accesso all' ammortizzatore, è costituito dall' eventuale decremento delle vendite, dalla contrazione degli investimenti pubblicitari o dalla diminuzione o trasformazione dell' attività produttiva. Anche l' assenza di nuove assunzioni (in particolare quelle agevolate), nel biennio precedente, può essere considerata indicativa del trend aziendale negativo. Il datore di lavoro deve specificare, in un apposito piano di risanamento, quali correttivi intende apportare per far fronte alla situazione che ha determinato la crisi fornendo la garanzia riguardo alla continuazione dell' attività e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
Infine, resta, da chiarire se per le imprese dell'editoria la decadenza semestrale entro cui recuperare le somme anticipate ai lavoratori operi - alla stregua del resto delle disposizioni - dal 1° gennaio 2018, come già precedentemente sostenuto (si veda «Il Sole 24 Ore» del 13 dicembre 2017).





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4.1.2018 - Ammortizzatori sociali. Dal 1° gennaio. Nell' editoria la Cigs apre la strada a esodo e prepensionamenti. (Pubblichiamo il decreto interministeriale e la circolare 21/2017 del Ministero del Lavoro sul punto). - di di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone/ilsole24ore - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=24260









 









 






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