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Stampa

.Federazione Nazionale della Stampa Italiana - Roma, 24 luglio 2018 - Prot. n. 148/C- COMUNICATO STAMPA: Rinvio riforma intercettazioni, Fnsi e Odg: «Buona notizia. Ora confronto su carcere e querele bavaglio». GIULIETTI e Lorusso parleranno delle 14 querele/bavaglio dell'Inpgi contro i cronisti che dal 2009 al 2017 hanno raccontato la vicenda Sopaf con le carte processuali in mano? Secondo la Cassazione (sentenza 5259/1984), un cronista può anche diffamare un cittadino ma a una condizione insuperabile: che i fatti raccontati siano documentati e "veri" (principio presente nella legge professionale dei giornalisti n. 69/1963). Tanti sorvolano sulla circostanza che chi ha accusato la dirigenza Inpgi di aver procurato un danno di 7,6 milioni all'Istituto è stata la Procura di Milano, non i cronisti che hanno riferito quella notizia ufficiale presente nell'avviso di garanzia. IN CODA la cronistoria Inpgi/Sopaf con le carte processuali.

COMUNICATO FNSI - Roma, 24 luglio 2018 - «La proroga dell'entrata in vigore del decreto intercettazioni è una buona notizia. Con altrettanto favore va accolta l'intenzione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, di riscrivere la norma per impedire qualsiasi forma di bavaglio all'informazione. È però auspicabile che la fase di confronto e di ascolto annunciata dal ministro coinvolga anche gli enti della categoria dei giornalisti e consenta di mettere a punto norme per rimuovere dal nostro ordinamento tutte le forme di bavaglio ai cronisti». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, e Carlo Verna e Guido D'Ubaldo, presidente e segretario del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. «La cancellazione del carcere, il contrasto alle cosiddette querele temerarie, utili soltanto a impedire ai giornalisti di occuparsi di determinate questioni e di fare inchieste, la tutela del segreto professionale, sempre più spesso attaccato da azioni di magistrati e forze dell'ordine, come perquisizioni personali e nelle redazioni, sono provvedimenti più volte auspicati anche da organismi internazionali indipendenti e non più rinviabili, nell'esclusivo interesse dei cittadini ad essere informati», concludono i vertici di Fnsi e Cnog. (www.fnsi.it)



.24.6.2018 - Giornalisti. Unci: "Intimidatoria richiesta di danni dell'Inpgi a 14 colleghi".  Querela/bavaglio nel silenzio della Fnsi. Aver raccontato l'inchiesta Sopaf dal 2009 al 2017 con correttezza e puntualità non può essere un crimine. La Cassazione e la CEDU insegnano sul punto. IN CODA a questo Notiziario il paragrafo 7 sulla vicenda Sopaf. - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=25135 E IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17216



.CASSAZIONE. Nell'ambito della cronaca giudiziaria la verità della notizia mutuata  da un provvedimento giudiziario sussiste ogni qualvolta essa sia fedele al contenuto del provvedimento stesso, senza alterazioni o travisamenti; pertanto per il riconoscimento  dell'esimente del diritto di cronaca è sufficiente che l'articolo pubblicato corrisponda al contenuto di atti dell'autorità giudiziaria, senza che sia richiesto al giornalista di dimostrare la fondatezza delle decisioni e dei provvedimenti da essa adottati. - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=24299



.LA CRONISTORIA DELLA VICENDA SOPAF/INPGI DAL 2009 AD OGGI. TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17216




.29.6.2018 -  CEDU. Il diritto di cronaca supera quello all'oblio. Va tutelata la prerogativa della collettività di ricevere notizie di interesse generale. - di Marina Castellaneta/ilsole24ore - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=25147





.23.7.2018 - Carcere per i giornalisti e querele temerarie, l'Osce ammonisce l'Italia. Gli osservatori internazionali giunti in occasione delle elezioni del 4 marzo hanno stilato un rapporto contenente raccomandazioni, da attuare al più presto, anche nel campo della libertà di stampa. «Vanno abrogate le norme penali sulla diffamazione», da sostituire con «sanzioni proporzionate al danno effettivamente arrecato», riassume la professoressa Marina Castellaneta.  - DI FNSI.IT - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=25208




 


 


 


 


 





 


 


 


 



 


 


 





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