ROMA, 25 settembre 2018 - "A cosa serve l'ordine dei giornalisti se non sanziona la diffusione delle notizie false e i comportamenti antietici di giornalisti mossi solo da interessi di partito e non dal desiderio di informare i cittadini? A niente. Quindi aboliamolo. Il provvedimento è già sul tavolo del governo". È quanto si legge in un post pubblicato sul Blog delle stelle a firma del Movimento, che difende Rocco Casalino, portavoce del governo Conte, dopo il caso dell'audio contro i tecnici del Mef diffuso dai media. E che va nel solco di tutti gli attacchi contro la categoria dei giornalisti lanciati dal sottosegretario pentastellato Vito Crimi con delega all'Editoria. "L'ordine dei giornalisti della Lombardia ha avviato un'istruttoria contro Rocco Casalino, il portavoce del premier Giuseppe Conte - si legge ancora nel post - per verificare se, nell'ambito dell'autonomia riconosciutagli dalla legge 138/2011, le dichiarazioni del giornalista professionista Casalino", il loro tenore e l'uso del linguaggio "siano pertinenti, continenti e compatibili" con gli articoli 2 e 11 della legge professionale n. 69 del 3 febbraio 1963 - si legge nel post -. Non una parola invece sui giornalisti che hanno diffuso il suo audio privato andando contro la deontologia professionale e l'etica giornalistica".
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25,9,2018 - Dai 5 Stelle nuove minacce ai giornalisti, FNSI: «Ritorsioni e liste di proscrizione non fermeranno la stampa»
.«Stiano tranquilli, i neoprofeti del pensiero unico a 5 Stelle. Non saranno i provvedimenti di natura ritorsiva annunciati contro un'intera categoria di professionisti e neppure le liste di proscrizione ai danni di colleghi che vogliono continuare a fare il loro lavoro a cancellare la libertà di stampa in Italia». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana. «Gli attivisti del Movimento – proseguono – devono farsene una ragione: non sono loro a stabilire che cosa è vero e che cosa è falso, in base alle loro convenienze. I giornalisti devono pubblicare tutte le notizie, soprattutto quelle sgradite a chi governa, chiunque sia, perché in democrazia la funzione della stampa è quella di denunciare gli abusi di potere. Nessun dubbio che quello di Rocco Casalino sia stato un abuso di potere che era giusto denunciare perché Casalino non è un passante, ma il portavoce del premier. Altro che ridicole lezioni di deontologia e richiami impropri alla Costituzione da parte di chi, anche per poco edificanti vicende personali, dovrebbe soltanto tacere». «Quanto all'Ordine dei giornalisti – concludono i vertici della FNSI – una sola domanda: se non serve a niente perché Luigi Di Maio continua a esservi iscritto? Per avere un tesserino da esibire? Piuttosto, spiace dover constare che i propositi di regolare i conflitti di interessi, impedire l'occupazione della Rai e contrastare le 'querele bavaglio' e il lavoro precario siano stati rinviati a data da destinarsi». (www.fnsi.it)
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25.9.2018 - M5S pronto ad abolire l'Ordine dei giornalisti dopo il caso Casalino. L'opposizione: "Rappresaglia in piena regola". Miceli (Pd): "Tempistica quantomeno sospetta. Aboliscono l'Odg per non radiare Casalino?". Savino (Fi): "I grillini si confermano allergici alla democrazia". - TESTO IN https://www.huffingtonpost.it/2018/09/25/m5s-pronto-ad-abolire-lordine-dei-giornalisti-provvedimento-gia-sul-tavolo-del-governo_a_23541137/?utm_hp_ref=it-homepage
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Giornalisti, Verna: «Giusta la verifica su Casalino. No a minacce».
25.9.2018 - Un conto sono le questioni deontologiche, altro conto è invece mettere in relazione la vicenda Casalino, ovvero la verifica da parte dell'Ordine dei giornalisti della correttezza professionale nelle affermazioni del portavoce del presidente del Consiglio, e «le minacce da manganello elettronico sul blog del Movimento 5 stelle in cui si parla spudoratamente di rilanciare l'idea di abolizione (dell'ordine, ndr) proprio a seguito di questa iniziativa». Lo dichiara Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, dopo quanto affermato oggi sul blog di M5s dove si dice che «è già sul tavolo del governo» il provvedimento di abolizione dell'Ordine professionale. Verna sottolinea in primo luogo che le questioni deontologiche «sono cruciali, nessuno pensi che nel valutarle ci possa essere un atteggiamento di parte», e precisa quindi che la segnalazione fatta dall'Ordine della Lombardia al Consiglio di disciplina territoriale concernente la condotta tenuta da Rocco Casalino – e a cui si riferisce il blog M5s – «non è in alcun modo una sanzione, ma semplicemente una richiesta di verifica di correttezza deontologica, che può essere peraltro proposta da qualunque cittadino». Si tratta di «un episodio particolare e controverso, senza precedenti anche per l'implicazione tecnologica sulla fiduciarietà della fonte, sul quale è giusto fare chiarezza. In tal senso – prosegue Verna – per consentire che ciò avvenga a 360 gradi il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti sta provvedendo a verificare se vi sia da segnalare al competente Consiglio di disciplina territoriale chi sia venuto eventualmente meno al vincolo fiduciario qualora nel caso specifico sussistente». Il presidente dell'Ordine dei giornalisti rileva poi: «Credo che l'Italia democratica debba reagire alla sola idea che si possa governare procedendo di vendetta in vendetta. I giornalisti italiani non si faranno intimidire». E aggiunge all'Agi: «Non ci staremo mai all'idea che la nostra esistenza professionale debba essere legata al dire o non dire la verità, a riferire o meno i fatti. Non sarà certamente la minaccia di vendetta a intimidirci». (Agi – Roma, 25 settembre 2018) (www.fnsi.it)
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20.9.2018 - GIORNALISTI. GRILLO DOCET. NUOVA FUCILATA DI VITO CRIMI: “L’abolizione dell’Ordine di giornalisti è un tema presente sul tavolo del governo” e “l’essere giornalista di per sè non è garanzia di esenzione dalla possibilità di veicolare fake news”, che sono un fenomeno che riguarda non solo la rete ma anche la carta stampata. E' “sempre più urgente adeguare l’Italia agli altri paesi del mondo dove la figura professionale del giornalista è libera da ordini e condizionamenti, ma risponde solamente a regole che garantiscono autonomia e piena indipendenza sul lavoro”. LA RISPOSTA DI FRANCO ABRUZZO (portavoce del MIL): "Crimi, che vive nel mondo delle favcle, non vuol capire che, tolto l'Ordine, resteranno vincolanti soltanto gli ordini degli editori. Oggi, grazie alla deontologia fissata per legge, i giornalisti, se credono, possono opporre qualche no. Domani non sarà più possibile, perché saranno degli impiegati tenuti, Codice civile alla mano, a essere 'fedeli' ai padroni". IN CODA l'articolo di Franco Abruzzo che difende l'Ordine. - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=25341