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DL CRESCITA, escluso il commissariamento dell'Inpgi fino al 31 ottobre (e non più fino al 31 dicembre). L'intervento prevede, sostanzialmente, l'ampliamento della platea contributiva ai comunicatori. E nell'ultima versione dell'emendamento si prefigura, a partire dal 2023, una copertura che faccia fronte a eventuali impatti negativi sui conti dell'Inps derivanti dal trasferimento di suoi assicurati verso l'istituto previdenziale dei giornalisti (159 milioni nel 2023, 163 nel 2024, 167 nel 2025, 171 nel 2026, 175 nel 2027, 179 nel 2028, 183 nel 2029, 187 nel 2030 e 191 a decorrere dal 2031). Il viceministro Castelli ha osservato che sulla cassa previdenziale dei giornalisti "si dovrà ulteriormente intervenire". FNSI:'LE MANI SULL'INPGI PER COLPIRE L'INFORMAZIONE'. IN CODA IL TESTO DEL NUOVO EMENDAMENTO.

Roma 20 giugno 2019 - Ok dalle commissioni Finanze e Bilancio della Camera alla proposta dei relatori che riscrive la norma del dl Crescita sull'Inpgi, escludendo il commissariamento dell'istituto fino al 31 ottobre (e non più fino al 31 dicembre). "Per la Ragioneria è troppo rischioso andare fino a dicembre, se nel frattempo le cose non dovessero andare. E' un rischio che momentaneamente non ci sentiamo di correre", ha spiegato la viceministra all'Economia Laura Castelli (M5s), aggiungendo che "probabilmente non sarà l'ultima norma da fare su questo tema" che riguarda "non solo la platea, ma la tenuta della cassa". Con la modifica viene anche proposto un accantonamento finanziario dal 2023 che agisce da copertura come clausola di garanzia sull'invarianza di gettito contributivo e sugli oneri per prestazioni nel caso di passaggio di categorie di professionisti diversi dai giornalisti dall'Inps all'Inpgi, garantendo la neutralità in termini di indebitamento netto e di fabbisogno (159 milioni nel 2023, 163 nel 2024, 167 nel 2025, 171 nel 2026, 175 nel 2027, 179 nel 2028, 183 nel 2029, 187 nel 2030 e 191 a decorrere dal 2031). (Public Policy)


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Dl crescita: stop al rischio commissariamento del'Inpgi limitato a fine ottobre. Nell'emendamento la scadenza era alla fine 2019.


Roma, 20 giugno 2019 - E' anticipata al 31 ottobre 2019 (da fine anno) la sospensione della norma che esclude l'Inpgi dal rischio commissariamento. La novita' e' prevista da un nuovo emendamento al Dl crescita contenuto nel pacchetto di correzioni che hanno portato al rinvio del provvedimento nelle Commissioni della Camera. Viene così modificato il cosiddetto emendamento 'salva Inpgi'. L'intervento prevede, sostanzialmente, l'ampliamento della platea contributiva ai comunicatori. E nell'ultima versione dell'emendamento si prevede, a partire dal 2023, una copertura che faccia fronte a eventuali impatti negativi sui conti dell'Inps derivanti dal trasferimento di suoi assicurati verso l'istituto previdenziale dei giornalisti. (RADIOCOR)


 


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Inpgi. Castelli: rischioso stop al commissariamento fino a dicembre - Roma, 20 giugno 2019. - "Per la Ragioneria e' troppo rischioso andare fino a dicembre, se nel frattempo le cose non dovessero andare bene". Lo ha detto il viceministro dell'Economia, Laura Castelli, durante i lavori delle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera che stanno esaminando gli emendamenti al dl crescita. Il riferimento e' al pacchetto di ritocchi presentato dai relatori in cui c'e' una riformulazione della norma sull'Inpgi - approvata dalle Commissioni - che prevede la sospensione del commissariamento fino al 31 ottobre e non piu' fino a fine anno. "E' un rischio - ha spiegato Castelli - che momentaneamente non ci sentiamo di correre" aggiungendo che "piu' tempo gli si da' e piu' il rischio esiste. Non riguarda solo la platea ma la tenuta della cassa". Il viceministro ha osservato inoltre che sulla cassa previdenziale dei giornalisti "si dovra' ulteriormente intervenire". (AGI)


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DL CRESCITA. SENSI: MAGGIORANZA METTE LE MANI SULLA PREVIDENZA DEI GIORNALISTI.


Roma, 20 giugnp 2019. - Con un emendamento al dl crescita (art.16-quinquies) la maggioranza anticipa la fine del commissariamento dell'Inpgi al 31 ottobre del 2019. "E' piu' forte di loro: in Commissione congiunta bilancio finanze governo e maggioranza mettono mani su previdenza dei giornalisti, ennesimo attacco nei confronti della stampa, colpita su ogni fronte: diritti, voce, risorse. Non finisce qui la battaglia", scrive il deputato del Pd Filippo Sensi su twitter, in relazione ai lavori sul dl crescita. C'era un'intesa anche con la Lega per portare il commissariamento al 31 dicembre 2019. Con il blitz di oggi invece la maggioranza ha spostato il termine al 31 ottobre 2019. In questo modo, rilevano fonti dell'opposizione "mettono una seria ipoteca sulla tenuta delle casse di previdenza. Si fanno scudo della ragioneria generale, ma e' evidente che non c'e' - al netto dei proclami - la volonta' politica di farlo". Il Pd ha presentato un subemendamento per ripristinare la data convenuta ma e' stato respinto. (Rai/ Dire)


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DL CRESCITA. FNSI: 'LE MANI SULL'INPGI PER COLPIRE L'INFORMAZIONE'.


Roma, 20 giugno 2019. - ''Il nuovo emendamento sull'INPGI, approvato dalla commissione Bilancio della Camera a meno di 72 ore dal via libera al precedente, è la conferma della volontà di una parte della maggioranza di governo di colpire l'informazione, i giornalisti e l'autonomia del loro Istituto di previdenza. Se l'obiettivo è quello di aprire una resa dei conti senza precedenti, ricorrendo magari fra qualche mese alla figura di un commissario, si tratta di un'operazione pericolosa quanto inutile perché, come riconosce chiaramente il testo dello stesso emendamento, la messa in sicurezza dell'Istituto passa attraverso l'allargamento della platea degli iscritti ad altre figure di professionisti del settore. È un passaggio imprescindibile anche rispetto ad altri auspicati interventi, ai quali il Cda dell'Istituto non si è mai sottratto e che andrebbero adottati soltanto dopo averne verificato la rispondenza alle leggi e ai principi costituzionali. Ogni altra ipotesi appartiene a forme di propaganda e di demagogia d'accatto che esprimono bene lo spirito dei tempi''. Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. (AdnKronos)


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DL CRESCITA, DOMANI VENERDI' VOTO SU FIDUCIA DALLE 14.15


Roma, 20 giugno 2019 - - Le dichiarazioni di voto sulla fiducia al DL CRESCITA inizieranno domani alle 14.15, mentre la chiama inizierà alle 15.41. A riferirlo in Aula alla Camera la presidente di turno Maria Edera Spadoni. Dopo il voto di fiducia, si procederà con gli ordini del giorno, le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento, che passerà all'esame del Senato e che deve essere convertito in legge entro il 29 giugno. (Roc)


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Ecco il testo integrale dell'emendamento salva INPGI inserito dal Governo il 20 giugno 2019 nel 2° comma dell'art. 16-quinquies del decreto legge CRESCITA che sarà votato domani con la fiducia dall'Assemblea di Montecitorio.


PROPOSTA EMENDATIVA DEL GOVERNO


Articolo 16-quinquies. (Disposizioni in materia previdenziale)


Comma 2.


L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani «Giovanni Amendola» (INPGI), nell'esercizio dell'autonomia di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, con provvedimenti soggetti ad approvazione ministeriale ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del citato decreto legislativo n. 509 del 1994, è tenuto ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, misure di riforma del proprio regime previdenziale volte al riequilibrio finanziario della gestione sostitutiva dell'assicurazione generale obbligatoria che intervengano in via prioritaria sul contenimento della spesa e, in subordine, sull'incremento delle entrate contributive, finalizzate ad assicurare la sostenibilità economico-finanziaria nel medio e lungo periodo.


Entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, l'INPGI trasmette ai Ministeri vigilanti un bilancio tecnico attuariale, redatto in conformità a quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 2 del citato decreto legislativo n. 509 del 1994, che tenga conto degli effetti derivanti dall'attuazione delle disposizioni del primo periodo del presente comma.


Qualora il bilancio tecnico non evidenzi la sostenibilità economico-finanziaria di medio e lungo periodo della gestione sostitutiva dell'assicurazione generale obbligatoria, al fine di ottemperare alla necessità di tutelare la posizione previdenziale dei lavoratori del mondo dell'informazione e di riequilibrare la sostenibilità economico-finanziaria della gestione previdenziale dell'INPGI nel medio e lungo periodo, il Governo adotta uno o più regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, diretti a disciplinare, senza nuovi o maggiori oneri ovvero minori entrate per la finanza pubblica, le modalità di ampliamento della platea contributiva dell’INPGI.


Per le finalità di cui al terzo periodo del presente comma e per evitare effetti negativi in termini di saldo netto da finanziare, a seguito dell’eventuale passaggio di soggetti assicurati dall’INPS all’INPGI, ferma restando comunque la necessità di invarianza del gettito contributivo e degli oneri per prestazioni per il comparto delle pubbliche amministrazioni allo scopo di garantire la neutralità in termini di indebitamento netto e di fabbisogno, sono accantonati e resi indisponibili nel bilancio dello Stato i seguenti importi: 159 milioni di euro per l’anno 2023, 163 milioni di euro per l’anno 2024, 167 milioni di euro per l’anno 2025, 171 milioni di euro per l’anno 2026, 175 milioni di euro per l’anno 2027, 179 milioni di euro per l’anno 2028, 183 milioni di euro per l’anno 2029, 187 milioni di euro per l’anno 2030, 191 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2031.


All’onere di cui al quarto periodo del presente comma si provvede a valere sui minori oneri in termini di saldo netto da finanziare derivanti dal presente decreto. Per il predetto istituto l’efficacia delle disposizioni di cui al comma 4 dell’articolo 2 del citato decreto legislativo n. 509 del 1994 è sospesa fino al 31 ottobre 2019.


 





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