Milano, 22 maggio 2007. Franco Abruzzo, presidente dell’Ordine di Milano dal 15 maggio 1989, è decisamente in bilico. Questo è il dato più importante emerso dallo scrutinio delle schede del voto per il Consiglio regionale e per il Consiglio nazionale. E’ nata questa sera una inedita alleanza (“ammucchiata”) per mandare Abruzzo in pensione. L’alleanza tra “Nuova Informazione” (lista di sinistra, guidata da Marina Cosi) e il “Movimento liberi Giornalisti” (di cui è leader Giuseppe Gallizzi), ha agganciato la componente sindacale di “Senza bavaglio” (di cui sono notoriamente leader i coniugi Simona Fossari e Massimo Alberizzi) e la componente sindacale dei cattolici progressisti, guidata da Pino Nardi, redattore di testate della Curia milanese. Franco Abruzzo (leader del “Movimento Giornalisti per la Costituzione” e fondatore con Walter Tobagi e Massimo Fini della componente sindacale cattolico-socialista di “Stampa democratica”) è risultato, ma d’un soffio, il più votato tra i giornalisti professionisti. Tra i pubblicisti (che eleggono 3 consiglieri regionali su 9) ha prevalso il Movimento “Giornalisti per la Costituzione” (cartello al quale aderiscono autonomamente Stampa democratica, Quarto potere e Tribuna Stampa). La (terza) lista di “Senza bavaglio” ha ottenuto un successo di bandiera con Simona Fossati (128 voti) e con Massimo Alberizzi (134 voti): avrà alcuni candidati grazie alle dimissioni di candidati delle altre forze della “grande alleanza”. Nel 1995 una identica manovra contro Franco Abruzzo fallì miseramente.
Il Consiglio regionale è formato da sei consiglieri professionisti e tre pubblicisti nonché da tre revisori dei conti (due professionisti e un pubblicista). La Lombardia elegge 27 consiglieri nazionali (15 professionisti e 12 pubblicisti).
Hanno votato 1.233 professionisti (17,44% dei 7.069 iscritti) e 1.091 pubblicisti (l’8,97% dei 12.156 iscritti).
La partita sarà decisa dal ballottaggio del 27/28 maggio: viene eletto chi prende un voto in più. L’Ordine dei Giornalisti dal 1963 ha adottato il sistema del voto maggioritario. Ecco i nomi dei giornalisti impegnati nel ballottaggio:
Consiglio regionale professionisti (1):
1. Franco Abruzzo, voti 497
2. Letizia Gonzales, 484
3. Paolo Pirovano, 468
4. Alberto Comuzzi, 467
5. Mario Consani, 460
6. Laura Mulassano, 457
7. Sebastiano Grasso, 401
8. Andrea Montanari, 387
9. Lucia Bellaspiga, 382
10. Sergio d'Asnasch, 381
11. Enrico Fedocci, 372
12. Amelia Beltramini, 111 (2)
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(1) Si possono votare fino a 6 candidati con una X a fianco del nome prescelto.
(2) Subentra a Marco Brando, Simona Fossati e Pino Nicotri dimissionari.
Collegio dei revisori dei conti (1):
1. Ezio Chiodini, voti 477
2. Marco Ventimiglia, 433
3. Maurizio Michelini,395
4. Paolo Mastromo, 394
(1) Si possono votare fino a due candidati con una X a fianco del nome prescelto.
Consiglio regionale pubblicisti (1);
1. Damiano Nigro, voti 468
2. Raffaella Parisi, 465
3. Giacinto Sarubbi, 456
4. Stefano Gallizzi, 447
5. Laura Hoesch, 432
7. Mario Molinari, 83 (2)
(1) Si possono votare fino a 3 candidati con una X a fianco del nome prescelto.
(2) subentra a Roberto Di Sanzo, dimissionario.
Collegio dei revisori dei conti (1)
1. Ezio Simonelli, voti 458
2. Angela Battaglia, 420
(1) Si può votare un solo candidato con una X a fianco del nome prescelto.
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Consiglio nazionale professionisti (1):
1. Bruno Ambrosi, voti 449.
2. Michele Urbano, 444.
3. Piergiorgio Acquaviva, 439
4. Stefano Jesurun, 434
5. Marco Volpati, 427
6. Fabio Benati, 423
7. Sergio Borsi, 419
8. Pierpaolo Bollani, 417
9. M.T. Gegia Celotti, 414
10. Marzio Quaglino, 413
11 Giuseppe M. Di Gregorio, 410
12. Stefano Natoli, 409
13. Saverio Paffumi, 403
14. Filippo Poletti, 403
15. Laura Incardona, 402
16. Paolo Chiarelli, 384
17. Elena Golino, 380
18. Daniela Stigliano, 376.
19. Gianni de Felice, 368
20. Anna Del Freo, 358
21. David Messina, 343
22. Ruben Razzante. 341
23. Giuseppe Baiocchi, 337
24. Stefano Camozzini, 336
25. Andrea Morigi, 334
26. Giuseppe Altamore, 326
27. Gerry Romano, 326
28. Giuseppe Ciulla, 320
29. Fabrizio Cassinelli, 308
30. Marilisa Verti, 109 (2)
1) si possono votare fino a 15 nomi con una X a fianco del nome prescelta.
2) subentra a Paolo Lambruschi, Massimo Alberizzi, Mariella Tanzarella e Olga Piscitelli dimissionari..
Consiglio nazionale pubblicisti (1).
1. Franz Foti, 471
2. Jole Zangari, 462
3. Domenico Tedeschi, 461
4. Assunta Currà, 460
5. Alberto Arrigoni, 455
6. Massimo Sala, 454
7. Isotta Gaeta, 444
8. Giuseppe Alberti, 443
9. Franco Marelli Coppola, 438
10. Emilio Pastormerlo, 435
11. Agostino Picicco, 436
12. Onofrio Francioso, 428
13. Marco Roncalli, 423,
14. Giuseppe Spatola, 417
15. Camillo Albanese, 415
16. Rino Felappi, 414
17. Giacomo Metta, 413
18. Massimo Cherubini, 408
19. Luigi Vigevano, 404
20. Paolo Ferrari, 402
21 Angelo Baiguini, 400
22. Massimiliano Saggese, 399
23. Dario Collio, 397
24. Nicoletta Morabito, 78 (2)
1) si possono votare fino a 12 nomi con una X a fianco del nome prescelta.
2) subentra a Stefano Gallizzi, dimissionario.
BALLOTTAGGIO
Ove non sia raggiunta la maggioranza assoluta dei voti da tutti o da alcuno dei candidati si procederà, in un’assemblea successiva, a votazione di ballottaggio tra i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti, in numero doppio di quello dei consiglieri ancora da eleggere.
L’assemblea per la votazione di ballottaggio viene fissata a Milano in Corso Venezia 49 (presso la sala Orlando dell’Unione del Commercio) in due giorni consecutivi per
DOMENICA 27 MAGGIO 2007
dalle ore 9,45 alle 13,15
LUNEDI’ 28 MAGGIO 2007
dalle ore 9,30 alle 14,00
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ELEZIONI 2007 PER L'ORDINE
DEI GIORNALISTI.
UNA RIFORMA AL SERVIZIO
SOLTANTO DEI CITTADINI.
Un Ordine che tuteli la libertà,
la dignità e la professionalità dei colleghi!
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Lista indipendente per l’autonomia
della professione giornalistica
sostenuta anche dal “Movimento
Giornalisti per la Costituzione”
Consiglio regionale PROFESSIONISTI (scheda VERDE)
Franco ABRUZZO
Lucia BELLASPIGA
Sergio D'ASNASCH
Enrico FEDOCCI
Sebastiano GRASSO
Andrea MONTANARI
Collegio revisori dei conti professionisti (scheda VERDE)
Paolo MASTROMO e Maurizio MICHELINI
Consiglio regionale PUBBLICISTI (scheda GIALLO)
Cosma Damiano NIGRO, Raffaella PARISI e Giacinto SARUBBI
Collegio revisori dei conti pubblicisti (scheda GIALLO)
Ezio SIMONELLI
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Consiglio nazionale PROFESSIONISTI (scheda AZZURRO)
Marco VOLPATI
Daniela STIGLIANO
Gianni DE FELICE
Ruben RAZZANTE
Giuseppe ALTAMORE
Giuseppe BAIOCCHI
Stefano CAMOZZINI
Fabrizio CASSINELLI
Paolo CHIARELLI
Giuseppe CIULLA
Anna DEL FREO
Elena GOLINO
David MESSINA
Andrea MORIGI
Gerry ROMANO.
Consiglio nazionale PUBBLICISTI (scheda ROSA)
Franz FOTI
Domenico TEDESCHI
Alberto ARRIGONI
Jole ZANGARI
Giuseppe ALBERTI
Assunta CURRA’
Onofrio Onelio FRANCIOSO
Isotta Enea GAETA
Franco MARELLI COPPOLA
Mons. Emilio PASTORMERLO
Agostino PICICCO
Massimo SALA.
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COME, DOVE, QUANDO: si vota il 20 maggio (dalle ore 9.45 alle 13.15) e il 21 maggio (dalle ore 9.30 alle 14) alla Sala Orlando dell'Unione del commercio di Milano (C.so Venezia 49).
IL BALLOTTAGGIO si terrà il 27 maggio (dalle ore 9.45 alle 13.15) e il 28 maggio (dalle ore 9.30 alle 14) sempre alla Sala Orlando dell'Unione del commercio di Milano (C.so Venezia 49).
Ricordiamo che, dato il sistema elettorale a maggioranza assoluta, è indispensabile trascrivere sulle schede tutti i nomi e i cognomi dei candidati da votare. E altresì indispensabile votare sia al primo turno (20 e 21 maggio) sia al ballottaggio (27 e 28 maggio). PER VINCERE BISOGNA VOTARE IN BLOCCO I NOMI DEI COLLEGHI!!!!
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COMUNICAZIONE AGLI ISCRITTI PER LE VOTAZIONI:
1. CHI HA PAGATO LE QUOTE 2007 E QUELLE ARRETRATE DOPO IL 30 APRILE 2007 DEVE ESIBIRE AL SEGGIO LA RICEVUTA DEGLI AVVENUTI PAGAMENTI. L’ESATRI, LE BANCHE E LE POSTE COMUNICANO CON RITARDO GLI INCASSI.
2. IN OCCASIONE DELLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI DELL’ORDINE, GLI UFFICI DELL’OGL RIMARRANNO CHIUSI NEI GIORNI 21 - 22 - 28 - 29 MAGGIO. NEI PREDETTI GIORNI IL PERSONALE DELL’ORDINE DARA’, COMUNQUE, INFORMAZIONI TELEFONICHE SECONDO IL NORMALE ORARIO DI LAVORO.
NEI GIORNI DI DOMENICA 20 E 27 MAGGIO PER INFORMAZIONI SULLE VOTAZIONI E’ POSSIBILE CHIAMARE I SEGUENTI NUMERI TELEFONICI:
a) SALA ORLANDO 02 7750373
b) PERSONALE 335 7817492 – 335 7227240
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Franco Abruzzo presenta
agli elettori la squadra
di 39 giornalisti professionisti
e pubblicisti candidati
alle elezioni dell’Ordine
“Cari colleghi, il collettivo del quale faccio parte vuole essere anche un punto di riferimento a livello nazionale. Ora è il momento di costruire insieme a Milano e a Roma un Ordine rinnovato e sempre più credibile, sviluppando una linea che abbia il suo perno nell’applicazione giusta e ragionevole (cioè senza furori!) della deontologia, nella formazione universitaria, nella formazione continua dei giornalisti, nel garantire, così come vuole la legislazione comunitaria, un accesso senza barriere corporative agli elenchi dell’Albo e al Registro dei praticanti, dando a quanti svolgono di fatto la professione la prospettiva di poterla svolgere di diritto. I consiglieri dell’Ordine, nazionali e regionali, devono tenere nella loro testa e nel loro cuore vivi e vitali i valori di solidarietà, di giustizia, di promozione dell’uomo che sono i valori fondamentali della nostra Costituzione, bella e ineguagliabile nel mondo occidentale, costruita dai nostri padri costituenti che venivano da mondi diversi (liberale, cristiano e socialista) ma uniti nella visione di un mondo pacifico e fraterno. La professione giornalistica, la più difficile e la più complessa tra le professioni intellettuali, è figlia di questa Costituzione e del suo anelito perenne di libertà. L’Ordine ha senso se, spogliato di ogni venatura corporativa, si batte per difendere il diritto dei cittadini a una informazione corretta e se riesce a formare, attraverso le sue 21 scuole (tutte figlie dell’Ifg di Milano!!!) sparse per l’Italia, professionisti che credano concretamente nel giornalismo visto come servizio professionale reso ai cittadini. L’Ordine ha ragione di esistere se punta tutte le sue carte sul rispetto della deontologia scritta nella legge professionale e nella legge sulla privacy attraverso quel Codice, che oggi è anch’esso legge.
L’Italia offre al mondo un modello unico sul quale noi stessi forse abbiamo riflettuto poco: soltanto da noi la deontologia è legge. La legge impegna tutti, giornalisti e non giornalisti, a osservarla lealmente. L’autonomia della nostra professione (è scritto nell’articolo 1 del Contratto!), infatti, poggia sulla deontologia scritta nella legge professionale. Senza legge professionale, direttori e redattori sarebbero degli impiegati di redazione vincolati soltanto da un articolo (2105) del Codice civile, che riguarda gli obblighi di fedeltà. Senza l’Ordine vincerebbero solo gli ordini degli editori!
Poche parole, essenziali, sull’Ordine dei Giornalisti così come tracciate da Marco Volpati, capolista per il “nazionale”:
1. E’ vero che l’Ordine è in crisi; non è vero che senza le cose andrebbero meglio. La legge del 1963 va riformata. Era studiata per una dimensione molto diversa del giornalismo. I mezzi di informazione si sono moltiplicati e differenziati. Il numero dei giornalisti è molto cresciuto. Le funzioni fondamentali, accesso alla professione e autogoverno di categoria, richiedono norme aggiornate. A cominciare dal numero dei consiglieri nazionali: all’inizio erano 45, oggi sono più di 140. Troppi per un buon funzionamento.
2. L’accesso. La via del futuro è quella di istituti di formazione di livello universitario. Intanto dobbiamo riconsiderare le attuali scuole. Milano è stata la prima, ma non può essere l’unica, anche se rimane quella di maggior prestigio. Però 21 scuole in tutta Italia creano più problemi di quanti ne risolvano. Bisogna porre un freno al loro proliferare, tenendo conto che i posti di lavoro non possono crescere oltre un certo limite.
Le scuole devono operare anche per l’aggiornamento professionale, essenziale per la qualificazione dei giornalisti e per combattere la disoccupazione.
3. In tema di deontologia, ha suscitato comprensibili polemiche il “caso Farina”. Ma non si deve dimenticare il quadro generale. Altre vicende – citiamo il caso Gambarotta e il caso Rosso – hanno avuto una storia esattamente opposta: severità, con radiazione, decretata da Milano, e mano leggera del Consiglio Nazionale. E’ bene ricordare che il Consiglio Regionale opera come tribunale di primo grado, il Nazionale come appello. E’ un sistema di garanzie simile a quello della giustizia. Le delibere, inoltre, vengono prese a maggioranza e a scrutinio segreto; non sono figlie di singole persone, ma decisioni collegiali.
4. L’Ordine deve fornirsi di strumenti per il monitoraggio di ciò che si pubblica, si trasmette o comunque si diffonde. No a leggi restrittive della libertà di stampa, no a funzioni censorie di organismi governativi o garanti. Dobbiamo rafforzare la nostra autonomia, respingendo l’attacco dei politici, di tutte le parti, che con il pretesto delle intercettazioni e di Vallettopoli, tentano di riservarsi il controllo sulla stampa e su tutti i media riducendo gli spazi, già ristretti, della libertà di informazione.
Cari colleghi, su queste basi vi chiedo di sostenerci e di far conoscere la nostra lista, di girarla via email ai colleghi lombardi. Vogliamo continuare a servire voi e con voi anche i cittadini italiani!. Grazie,
Franco Abruzzo, presidente dell’OgL
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Manifesto elettorale del Movimento
“Giornalisti per la Costituzione”
(creato da Franco Abruzzo) in 11 punti
1) affermazione della piena validità dell’accesso esclusivo alla professione per mezzo dei master e delle scuole biennali di giornalismo a numero chiuso ancorati all’Università. Sostegno convinto all’Ifg “Carlo De Martino” rilanciato in questi giorni dall’azione comune Regione Lombardia/Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nella riforma della legge 69/1963 chiarire le incompatibilità, stabilendo che chi fa attività giornalistica non può essere presente nei consigli d’amministrazione delle società multimediali. Le fasi del procedimento disciplinare vanno ridotte da 5 a 3 (Consiglio regionale, Consiglio nazionale, Cassazione). Decadenza automatica dall’Albo per il giornalista, che assume incarichi negli uffici marketing e pr. La legge di riforma professionale deve avare un allegato un Testo unico deontologico che riassuma i principi etici della categoria presenti oggi in varie leggi, nelle carte e nei codici. L’attuale normativa sulla diffamazione sia in sede penale sia in quella civile va cambiata radicalmente, partendo dalla miniriforma votata due anni fa alla Camera e poi affossata al Senato: La normativa sulle intercettazioni telefoniche e sui segreti (istruttorio e professionale del giornalista) va totalmente rivista anche in relazione al Codice della privacy;
2) impegno dei futuri consiglieri a varare una delibera con la quale l’Ordine della Lombardia afferma, come Autorità amministrativa, la prevalenza delle direttive comunitarie sulla normativa nazionale in fatto di iscrizioni al Registro dei Praticanti aperto soltanto a coloro che hanno conseguito una laurea almeno di primo livello (triennale): ciò in base ai principi affermati nella direttiva 89/48/CEE e nella sentenza 10 maggio 2001 della IV sezione della Corte di Giustizia europea (nella causa C-285/00);
3) pieno sostegno alla linea tradizionale del Consiglio dell’Ordine della Lombardia in tema di praticantato d’ufficio, di corsi facoltativi a pagamento per l’aggiornamento professionale dei colleghi e di quanti in particolare lavorano negli Uffici stampa pubblici e privati in attesa dell’attuazione dell’articolo 45 (“Aggiornamento culturale e professionale”) del Cnlg con il gettito assicurato dall’articolo 116 della legge 388/2000 oggi incamerato dall’Inpgi in mancanza di un’intesa Fnsi/Fieg. E’ una priorità la costituzione del “Fondo nazionale paritetico interprofessionale per la formazione continua dei giornalisti”. Per quanto riguarda i pubblicisti, invece, deve diventare norma vincolante il principio “lombardo” in base al quale chi lavora a tempo pieno da giornalista deve diventare di diritto giornalista professionista, procedura comunque vincolata al possesso del titolo minimo della laurea triennale. L’iscrizione all’elenco dei pubblicisti va condizionata anch’essa a un percorso minimo formativo, mentre non dovrebbe essere sufficiente, come avviene oggi, la mera esibizione di 40/60 articoli scritti in 2 anni e retribuiti per acquisire il titolo di pubblicista. Il lavoro autonomo oggi presenta un forte deficit di tutele, che non possono prescindere, a fronte del decoro e della dignità del lavoro giornalistico, da una tabella vincolante di compensi relativi agli articoli e ai servizi giornalistici. L’anarchia di oggi indebolisce anche la qualità della stampa.
4) dibattito sui condizionamenti delle banche e della pubblicità nella vita dei giornali di carta, tv, radiofonici e web con l’obiettivo di proporre al Parlamento una organica riforma dell’editoria che faccia prevalere il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini all’informazione sulle azioni dei proprietari dei giornali stessi. Gli slogan di questa battaglia altamente civile sono questi: “Banchieri, giù le mani dai giornali” e “La pubblicità stia al suo posto e non sostituisca l’informazione”. Sviluppare una intensa campagna nei luoghi di lavoro, perché siano respinte certe offerte indebite di favori da parte di pr e aziende. Gli uffici marketing non devono interferire con il lavoro dei direttori e delle redazioni;
5) Difesa del ruolo degli inviati speciali, cancellati come qualifica dal Contratto del 2001 per un errore imperdonabile della Fnsi. Attraverso la figura dell’inviato, dobbiamo difendere la specificità e l’originalità di ogni giornale inteso come opera collettiva dell’ingegno. No ai giornali copia e incolla, sì ai giornali costruiti dai giornalisti, che devono tornare a parlare con la gente nelle città e nei paesi della Penisola. Sì ai cronisti, che battono i marciapiedi e consumano le scarpe alla ricerca di notizie. Ferma condanna della scelta degli editori di utilizzare le tecnologie informatiche come taglio dei costi. Chiedere organici delle cronache adeguati alla realtà complessa delle nostre città e delle aree urbane nonché della nostra realtà sociale/economica e della nostra vita civile. Le inchieste sono state sostanzialmente abolite almeno negli ultimi 15 anni. Dobbiamo tornare a fare inchieste, che facciano male a qualcuno, soprattutto ai poteri forti (banche, grande industria, assicurazioni, mondo politico). I Palazzi non sono luoghi inviolabili!!!!
6) contestazione forte delle accuse di alcuni settori sindacali, che addebitano all’Ordine di aver creato “disordine” e precari. La debolezza del sindacato, invece, ha determinato in tutt’Italia una applicazione parziale del Cnlg nei luoghi di lavoro e una mancata difesa degli organici redazionali. I Consigli dell’Ordine, come giudici delle iscrizioni nel Registro e nell’Albo, hanno garantito il diritto dei precari al loro status professionale.
7) sviluppo dell’azione di comunicazione dell’ente attraverso il portale, le email e “Tabloid”. Bisogna elaborare un piano editoriale che trasformi “Tabloid” in un trimestrale ad alto contenuto culturale, storico, giuridico, organo di una professione centrale nella vita democratica del Paese. Sviluppare la presenza dell’Ordine nella vita culturale milanese con una serie di dibattiti di vasto impatto.
8) crescita qualitativa dei servizi resi dall’ente attraverso un uso sempre più incisivo e innovativo della telematica. L’obiettivo è quello di avvicinare l’Ordine agli iscritti, garantendo prestazioni soprattutto via web e incrementando le prestazioni di natura legale e fiscale completamente gratuite.
9) La composizione del Consiglio nazionale va ridotto a un numero di 45 consiglieri, mantenendo il rapporto di 2 a 1 (30 professionisti e 15 pubblicisti). Le votazioni vanno ridotte a un solo turno con le urne aperte per due giorni (16 ore complessive), dando effettive garanzie alle minoranze. La sezione disciplinare del Cnog dovrebbe essere organizzata secondo lo schema del Csm dove la sezione disciplinare è formata da 6 consiglieri, mentre il plenum di palazzo dei Marescialli è di 27 consiglieri.
10) prevedere nella riforma della legge professionale che il giornalista sotto inchiesta disciplinare non possa presentare le dimissioni dall’Albo prima della conclusione della fase amministrativa del procedimento.
11) prevedere per le Procure della Repubblica l’obbligo di informare i Consigli degli Ordini territoriali sulle iniziative penali in atto a carico degli iscritti e per i presidenti dei Tribunali, delle Corti d’Appello e della Cassazione l’obbligo di trasmettere le sentenze di assoluzione e di condanna (a carico degli iscritti all’Albo) ai Consigli territoriali dell’Ordine perché possano essere avviate le istruttorie disciplinari.
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I NOSTRI CANDIDATI e LE LORO BIOGRAFIE
(Giornalismo, competenze e passione civile)
Consiglio regionale PROFESSIONISTI (scheda VERDE)
Franco ABRUZZO, laureato in Scienze politiche e storiche, giornalista professionista dal 1963, dal giugno 1964 al novembre 1983 cronista giudiziario, caposervizio al “Politico” e ai “Fatti della Vita” del “Giorno”; dal dicembre 1983 al febbraio 2001 caporedattore centrale, articolista e inviato de “Il Sole 24 Ore”. Dal 15 maggio 1989 presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Insegna Diritto dell’Informazione in due Università milanesi. E’ direttore di “Tabloid” dal settembre 1986 e del portale dell’OgL (www.odg.mi.it) dal 2001. Ha scritto il “Codice dell’Informazione e della comunicazione” (V edizione, aprile 2006). Ha fatto parte della Giunta della “Lombarda” dal 1978 al 1979 con Walter Tobagi presidente. Gestisce un sito personale (www.francoabruzzo.it). Presente in 5 Cdr de “Il Giorno” dal 1975 al 1982.
Lucia BELLASPIGA, Laureata in Lettere Classiche alla Cattolica di Milano, ha lavorato per le maggiori testate nazionali. Attualmente è inviata speciale del quotidiano "Avvenire". Di recente ha vinto prestigiosi premi giornalistici, tra cui la prima edizione del "Premio Maria Grazia Cutuli" e il "Benedetta d'Intino". Al suo attivo alcuni libri che hanno riscosso successo di critica e di pubblico: "Carlo Urbani, il primo medico contro la Sars", "Dio che non esisti ti prego: Dino Buzzati e la fatica di credere", "Rivincite". Tra i tanti eventi culturali che ha organizzato in tutta Italia, le celebrazioni d'apertura dell'Anno Buzzatiano (2006) in occasione del centenario del grande scrittore e giornalista.
Sergio D’ASNASCH. E’ stato caposervizio dell’Agenzia Ansa, con la quale mantiene un rapporto di collaborazione, corrispondente del Corriere del Ticino di Lugano e della Televisione della Svizzera italiana. Eletto all’OgL in diverse consigliature, ha ricoperto le cariche di presidente dei revisori dei conti, tesoriere, segretario e consigliere istruttore dei provvedimenti disciplinari. E’ presidente della Sala Stampa nazionale di Milano.
Enrico FEDOCCI. Laureato in Filosofia, caposervizio di Studio Aperto (Mediaset), docente a contratto presso il Master di giornalismo dell’Università degli studi di Potenza. Dal 1992 praticante e poi redattore ordinario al Corriere della Sera. Dal 1999 a Mediaset. E’ autore del libro “Il Nuovo Milano” .
Sebastiano GRASSO. Laureato in Lettere, dopo un breve periodo di insegnamento universitario, dal 1971 lavora al “Corriere della Sera”, dove attualmente è inviato speciale e responsabile dell’arte. Ha pubblicato una ventina di libri. Fa parte del Comitato di Redazione.
Andrea MONTANARI. Dopo gli studi classici al liceo "Parini" si è laureato in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano in Diritto Industriale e tesi sul Diritto d’autore. Ha iniziato la carriera giornalistica prima da pubblicista e dal 2001 da professionista, collaborando con alcune testate specializzate nel campo della musica classica. Sempre nel campo dello spettacolo, successivamente, ha collaborato con l’Agl, l’agenzia che fornisce articoli ai quotidiani locali del gruppo Espresso. Quindi è passato alla politica e a occuparsi di radio. Prima collaborando con Radio Regione, quindi a Italia Radio da redattore e corrispondente da Milano per la politica e l’economia. Nel 2003 è entrato nella cronaca milanese di Repubblica, nella quale da allora si occupa, in particolare, di Regione e sindacato. Dal febbraio del 2006 fa parte del Comitato di redazione del quotidiano diretto da Ezio Mauro. Nello stesso anno, è stato eletto dai colleghi accreditati rappresentante dei giornalisti presso il Consiglio regionale lombardo.
Collegio revisori dei conti professionisti (scheda VERDE)
Maurizio MICHELINI. Redattore dell'Unità e cronista di giudiziaria, poi redattore di “Norme e tributi” de Il Sole 24 Ore, testata per la quale è stato anche nel Comitato di redazione. Negli ultimi anni si dedica alla divulgazione storica a fumetti.
Paolo MASTROMO. Giornalista professionista dal 1976, ha fatto parte del gruppo - coordinato da Luigi Marinatto - che ha contribuito al lancio del primo biennio dell’Ifg. Redattore al Sole 24 Ore fino al 1987, caposervizio a Mondo Economico fino al 1991, ha poi intrapreso la carriera di addetto stampa con la qualifica giornalistica di Redattore capo: capo Ufficio stampa del Salone del Mobile fino al 1998, quindi del Macef, dove lavora tuttora come Direttore Comunicazione. Ha scritto numerosi libri di argomento economico (fra i quali: "Un mondo in cornice" (1993) e "Fiera Italia" (2003), entrambi per le Edizioni del Sole 24 Ore.
Consiglio regionale PUBBLICISTI (scheda GIALLA)
Cosma Damiano NIGRO, laurea in pedagogia, docente di italiano e storia, preside di Istituti superiori. Attività giornalistica per “La Provincia Pavese”, “La Gazzetta del Popolo”, “L’Informatore lomellino” e “L’Eusebiano”. Oggi vicedirettore della rivista “Il Pensionato” di Roma. Consigliere dell’OgL dal 1999 e vicepresidente dal 2004.
Raffaella PARISI, pubblicista dal 1995, avvocato dal 1997. Ha iniziato la sua attività di pubblicista al settimanale “Mondo Padano”, poi al quotidiano “La Cronaca” e successivamente a "Il Giorno", occupandosi prevalentemente di società e cultura.
Giacinto SARUBBI. Laureato in Economia e Commercio (indirizzo gestione ed amministrazione d'imprese). Iscritto al Collegio dei Ragionieri di Milano e Lodi dal 1987. Pubblicista dal 1995. Presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’OgL dal giugno 2004 e revisore dal 2001. Coautore dell'opera a schede mobili "La professione del commercialista", ed. IPSOA (capitolo "La revisione contabile, fiscale e degli Enti Locali"). Dal 1999 al mese di giugno 2002 è stato partner di Arthur Andersen, amministratore delegato e membro del board di Andersen Italia (società internazionale operante nel campo della revisione e della consulenza aziendale). Dal mese di luglio 2002 fino al 31/3/2005 è stato partner di Ernst & Young e membro del board italiano. Dal mese di settembre 2003 fino al 31/3/2005 è stato managing Partner dello Studio Legale e Tributario in association with Ernst & Young. Dal mese di aprile 2005 svolge, in proprio, l’attività di consulente per primarie aziende nazionali ed internazionali.
Collegio revisori dei conti pubblicisti (scheda GIALLA)
Ezio Maria SIMONELLI, dottore commercialista e revisore ufficiale dei conti ed esperto tributario, collabora da oltre un decennio come articolista del quotidiano "Il Sole 24 Ore"; curatore della rubrica “Attualità fiscale“ della Rivista dei dottori commercialisti (Giuffrè editore). Autore o coautore dei seguenti testi: “L'impresa e il nuovo testo unico delle imposte dirette"(Ipsoa 1988);"L'attuazione della IV direttiva Cee" (Giuffré 1992); "Oneri deducibili" (Giuffré 1993); "Il Revisore contabile " (editore Il Sole 24 Ore 1996); “Tassazione dell’utile e politiche fiscali sui dividendi ” (Maggioli editore 1997); “Finanza straordinaria d’impresa” (Il sole 24 ore 1999).
Consiglio nazionale PROFESSIONISTI (scheda AZZURRA)
Marco VOLPATI. Giornalista professionista dal 1968. Ha lavorato all’Avanti!, alla RAI e a Mediaset. Negli anni ’80 dirigente dell’Associazione Lombarda dei giornalisti e poi vicesegretario della FNSI. Più tardi consigliere dell’INPGI e del Fondo di Previdenza. E’ Consigliere nazionale uscente dell’Ordine.
Daniela STIGLIANO. caporedattore/inviato del settimanale economico-finanziario il Mondo (Rcs Mediagroup). E' diventata professionista nel 1986, dopo aver frequentato il quarto biennio dell'Istituto “Carlo De Martino” per la formazione al giornalismo di Milano. E’ vicepresidente dell'Alg e consigliere nazionale dell’Ordine.
Paolo CHIARELLI, cronista per 39 anni al Corriere della Sera, vicepresidente dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti. Consigliere Inpgi da più di un decennio, ha fatto parte in passato dell'Ordine regionale lombardo ed è stato eletto delegato a numerosi Congressi nazionali della FNSI e dell'UNCI.
Gianni de FELICE, inviato del Corriere della Sera e condirettore della Gazzetta dello Sport, ha diretto il mensile Calcio, lavorato per Mattino, Tuttosport, Notte, Guerin Sportivo, Tempo, Telenova, Antenna Tre, Rai-Radiodue e per testate scozzesi, spagnole, olandesi e greche. E’ stato capo ufficio stampa della Federcalcio. Ha scritto saggi e, abbandonato lo sport, oggi è fra l’altro editorialista di giornali locali.
Ruben RAZZANTE. Segretario della commissione giuridica del Consiglio nazionale dell'Ordine, docente di Diritto dell'informazione all'Università Cattolica di Milano, direttore del Master in giornalismo dell'Università degli studi della Basilicata. E' diventato professionista nel 1998; ha lavorato nelle redazioni de "Il Giornale", di "Radio 24-Il Sole 24 Ore", del "Tg4" (Mediaset), di "Telelombardia", della "Notte". Insegna materie giuridiche ai corsi per praticanti, a Milano e a Fiuggi. Ha dato alle stampe due volumi: "Giornalismo e comunicazione pubblica" (Franco Angeli, 2000) e "Manuale di diritto dell'informazione e della comunicazione" (Cedam, terza edizione, 2005).
Giuseppe ALTAMORE, laureato in Sociologia, specializzazione in Comunicazioni sociali, è vicecaporedattore di "Famiglia Cristiana". È autore di diversi libri: Europa, istruzioni per l'uso (Oscar Mondadori, 1992); Tutte le parole dell'economia (Oscar Mondadori, 1994); Personal budget (Sole24 Ore, 2001); Qualcuno vuol darcela a bere. Acqua minerale: uno scandalo sommerso (Fratelli Frilli Editore, 2003); I predoni dell'acqua (Edizioni San Paolo, 2004); Acqua Spa (Arnoldo Mondadori, 2006); I padroni delle notizie. Come la pubblicità occulta uccide l'informazione (Bruno Mondadori, 2006).
Giuseppe BAIOCCHI. Già assistente del prof. Giorgio Rumi alla cattedra di Storia contemporanea alla Statale di Milano, fu convinto dall'amico e compagno di studi Walter Tobagi a passare al giornalismo. Dopo di allora 23 anni di onorato lavoro al "Corriere della Sera", per un triennio direttore de "La Padania", dal 2003 alla Rai di Milano.
Stefano CAMOZZINI. caposervizio economia della Tgr Rai, già dell’esecutivo Singrai. E’ professionista dal 1970. Ha lavorato a Panorama, Umanità, Il Messaggero, Ansa (corrispondente da Mosca), Il Settimanale e Il Globo.
Fabrizio CASSINELLI. Redattore dell’Ansa. Ha collaborato con Metro, La Padania, Il Giornale, Corriere Lavoro, Il Borghese, Telelombardia. E’ presidente di MediaCare, associazione non profit di comunicazione nel Terzo Settore.
Giuseppe CIULLA ha iniziato la sua carriera al settimanale Avvenimenti. Dopo la scuola di giornalismo dell’università Cattolica ha lavorato per il quotidiano Leggo e per l'agenzia di stampa Italpress prima di iniziare l'esperienza radiofonica a RDS e a RadioCapital. Poi, l'approdo a Telelombardia dove ha lavorato per lo sport e per le trasmissioni di approfondimento. Dal 2003 è coordinatore e conduttore del telegiornale di Telelombardia e Antenna3. Conduce trasmissioni di approfondimento politico. Nel 2006 ha vinto il premio Cronista dell’anno “Guido Vergani” dell’Associazione Lombarda Giornalisti. Ha collaborato anche per i quotidiani Qs e Il Messaggero.
Anna DEL FREO si è laureata a Pisa in Scienze politiche nel 1986. Ha poi frequentato l'Ifg di Milano e, dopo uno stage, è stata assunta nel 1989 al Sole 24 Ore dove ancora lavora. Al Sole si è occupata di Europa; Economia dei Paesi emergenti; Problemi del lavoro e sindacali e attualmente lavora per le pagine settimanali di Innovazione. Dal febbraio 2006 fa parte del Comitato di redazione.
ELENA GOLINO, consigliera nazionale dell’Ordine dei giornalisti dal 2004 e consigliera della Fnsi. Professionista dall’84. Ha cominciato nel quotidiano “Il Giorno”. Poi dal 90 è in Rai. E’ capo servizio e conduttrice da 15 anni della edizione serale del telegiornale regionale.
David MESSINA. Laureato in Giurisprudenza con una tesi sull'Albo dei Giornalisti e i suoi controlli giurisdizionali e amministrativi. E' stato per 5 anni presidente del Consiglio di Zona 2 di Milano; dal 1993 è presidente del Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi
Andrea MORIGI. Laureato in Lingue e letterature straniere all'Università Statale di Milano, giornalista professionista dal 1999, è attualmente vicecaposervizio al quotidiano "Libero". È autore del volume “Multinazionali del terrore” (Piemme 2004). Già capo ufficio stampa del ministro delle Risorse agricole, tra il 1994 e il 1996. Ha coordinato la redazione dei Rapporti sulla libertà religiosa nel mondo dal 2000 al 2006. Conduce dal 1993 la trasmissione "La buona battaglia – Vite di Santi" presso l'emittente cattolica Radio Maria, dove modera anche tavole rotonde su temi di attualità.
Gennaro ROMANO (detto Gerry). Giornalista professionista, conduttore radiotelevisivo e autore teatrale. Nato a Napoli, vive e lavora a Milano dal 1991. Da 13 anni opera nella redazione dei network Radio Montecarlo e Radio 105. Tra gli eventi coperti in prima persona: l'11 settembre, il G8 di Genova e "Mani Pulite".
Consiglio nazionale PUBBLICISTI (scheda ROSA)
Franz FOTI. Docente di comunicazione pubblica e istituzionale e di teorie e tecniche del linguaggio giornalistico presso l’Università statale dell’Insubria di Varese. Collaboratore del Corriere della Sera. Docente nei Master di comunicazione scientifica, facoltà di Farmacia dell’Università statale di Milano. Docente di comunicazione presso l’Istituto Europeo di Design.
Domenico TEDESCHI, laurea specialistica in Economia e Management, dal 2005 docente di Diritto e pratica della Comunicazione alla Facoltà di Scienze sociali dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti, direttore della “Gazzetta della Puglia”, già consigliere dell’OgL e segretario dell’Afg/Ifg nonché sindaco dell’Inpgi, consigliere del Circolo della Stampa di Milano, già vicepresidente dell’Alg. E’ consigliere nazionale dal 2001. Ha scritto “I saperi del Giornalista” (2005-Altagamma).
Alberto ARRIGONI pubblicista dal 1975, commercialista, docente in corsi tributari, già consigliere nazionale e presidente della commissione amministrativa, membro del direttivo della Lombarda, redattore del Giornale Dottori Commercialisti, commentatore di problemi tributari; impegnato socialmente in Croce Bianca Milano e Telefono Azzurro.
Jole ZANGARI, avvocato, docente di diritto ed economia. direttore di “Tribuna stampa” dal 1985, consigliere nazionale dell’Ordine e della Fnsi dal 1983.
Giuseppe ALBERTI. Laurea in giurisprudenza. Ricercatore del CNR in materie economiche, docente di lingua inglese. Avvocato. Opera da oltre 30 anni a Milano in servizio alla Direzione regionale dell'INAIL prima presso l'Avvocatura e poi con funzioni di ispettore generale. Corrispondente della Gazzetta della Puglia, collaboratore die altre testate lombarde di primaria importanza. Consigliere nazionale uscente.
Assunta CURRA’. Docente ed assistente universitaria. Laurea in comunicazioni sociali presso l'Università Cattolica di Milano. Master di lingua inglese e comunicazione presso il Language Studies International of San Diego (California) e l'International Language School of Cambridge(UK). Segretario regionale e vice-segretario nazionale del GUS (Gruppo Giornalisti Uffici Stampa).
Onelio Onofrio FRANCIOSO, laurea in Giurisprudenza e sociologia. Autore di: La Borsa alle stelle, 1999, Sperling & Kupfer; Imprese Superstar, 2001 Sperling & Kupfer; Codice del Cinema e dello Spettacolo, 2006 Edizioni Altagamma. Direttore di Radio Studio e Radio Milano. Collaborazioni giornalistiche con Il Mondo, Milano Finanza, L’Impresa, Italia Oggi, Capital, Marie Claire. Direttore del settimanale “Qui Città” e della rivista bimestrale “Finanzieri e Cittadini”.
Isotta Enea GAETA, coordinatrice della rete italiana giornaliste europee. Fa parte del direttivo dell’Alg. E’ presidente di "Sguardi altrove" (Film Festival donne). E' stata collaboratrice del Corriere della Sera. Per la RAI ha condotto "Spazio Donna" e prodotto diversi documentari. Ha fondato e diretto "Il Giornale di San Vittore". Ha ricevuto il Premio "Exploit di giornalismo".
Franco MARELLI COPPOLA ha trascorso la sua vita professionale - di cui 24 anni al Corriere della Sera - nel mondo della carta stampata. E’ stato ideatore e direttore responsabile di due testate specializzate, una in campo scientifico e l’altra in campo imprenditoriale, che hanno collaborato con Istituzioni italiane ed europee. E’ vicepresidente della “Lombarda”.
Mons. Emilio Pastormerlo. Diploma di Teologia presso il Seminario Vescovile di Pavia. Sacerdote dal 1977. Giornalista Pubblicista dal 1982. Direttore del Settimanale della Diocesi di Vigevano “L’Araldo Lomellino” e della Radio Diocesana “Radio Inchiesta”. Portavoce del Vescovo di Vigevano. Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Vigevano. Membro del Consiglio nazionale della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Membro del Consiglio nazionale Ordine Giornalisti
Agostino PICICCO è coordinatore delle Presidenze di Facoltà dell’Università Cattolica di Milano. Ha conseguito l’abilitazione professionale di avvocato. Ha operato nella direzione di collegi universitari milanesi. Collaboratore di riviste locali. Coordina le attività culturali dell’Associazione Pugliesi di Milano. Per la ED INSIEME ha pubblicato i volumi Meridione ed emigrazione (2002), A Sud l’orizzonte si è schiarito: il vescovo Tonino Bello (2003), L’amicizia: un’avventura meravigliosa (2006); per le Edizioni Messaggero di Padova il volume Padre Agostino Gemelli (2005).
Massimo SALA, laureato in filosofia. Docente di ruolo in Materie letterarie. Giornalista pubblicista dal 1987. Collaboratore del “Corriere della Sera”, della “Provincia pavese”, del “Punto”, del “TiPo” , di “Pavia in tasca” e del “Lunedì”. Ha diretto “Il Corriere di Vigevano e Lomellina” e “La Piazza”. E’ caposervizio presso il settimanale diocesano “L’Araldo lomellino” di Vigevano.