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Attualità
Il Sole 24 Ore Martedì 25 Aprile 2023 Pagina 34 - QUERELA PER DIFFAMAZIONE CONDANNATO PER CALUNNIA - Il Tribunale di Spoleto sanziona un ex banchiere per la denuncia al cronista. Il querelante contestava la falsità dei fatti riportati ma è stato smentito in aula. di ALESSANDRO GALIMBERTI  (25/04/2023)
Procura generale di Roma risponde a Stampa Romana: pronti al confronto sulla interpretazione della legge Cartabia  (23/12/2021)
Enrico Fedocci (Troupe Tg5) aggredito e minacciato da manifestanti ‘no green pass’. Galimberti (Odg Lombardia) scrive al questore di Milano: “Punire i responsabili e garantire la sicurezza ai cronisti”.  (25/10/2021)
DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA: PER LA CONSULTA NO AL CARCERE OBBLIGATORIO, MA L’INFORMAZIONE NON SI TRASFORMI DA “CANE DA GUARDIA” IN “PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA”. NUOVO ULTIIMATUM DELL'ALTA CORTE ALLE CAMERE PER UN'URGENTE RIFORMA DELLA MATERIA. di Pier Luigi Franz  (12/07/2021)
IL CNOG APPROVA LA REVISIONE DELLA CARTA DI TREVISO, LE REGOLE E LE RESPONSABILITA’ DEI GIORNALISTI NEI CONFRONTI DEI MINORENNI.  (10/07/2021)
DIFFAMAZIONE - Sentenza della Cassazione penale destinata a far discutere: via libera al sequestro preventivo delle pagine del sito internet della nota trasmissione Mediaset "Le iene" andata in onda un anno fa perché non é una testata giornalistica e non ha un direttore responsabile. (di pierluigi roesler franz "piefra47@hotmail.it")  (26/05/2021)
13.6.2020 - Carcere per i giornalisti, il relatore del ddl alla Fnsi: «Proposta in dirittura d’arrivo al Senato». All’indomani della sentenza della Consulta, il senatore Arnaldo Lomuti, in videoconferenza rassicura sui tempi di approvazione. Il segretario generale Raffaele Lorusso: «Fondamentale l’impegno di governo e parlamento, ma la mobilitazione deve continuare affinché la riforma sollecitata dalla Corte Costituzionale tuteli realmente il diritto di cronaca e il lavoro dei cronisti».  (13/06/2020)
Carcere per i giornalisti, il relatore del ddl alla Fnsi: «Proposta in dirittura d’arrivo al Senato» All’indomani della sentenza della Consulta, il senatore Arnaldo Lomuti, in videoconferenza rassicura sui tempi di approvazione. Il segretario generale Raffaele Lorusso: «Fondamentale l’impegno di governo e parlamento, ma la mobilitazione deve continuare affinché la riforma sollecitata dalla Corte Costituzionale tuteli realmente il diritto di cronaca e il lavoro dei cronisti».  (11/06/2020)
Sette indagati per minacce a Paolo Berizzi, Fnsi: «Nessuna impunità per chi aggredisce il diritto di cronaca» Perquisizioni domiciliari nelle province di Milano, Brescia, Varese, Trieste, Lucca, Vicenza e Rovigo. «Ci auguriamo si possa presto giungere a indentificare tutti coloro che hanno minacciato il collega, da tempo costretto a vivere sotto scorta per via del suo lavoro di denuncia delle attività di gruppi neofascisti e neonazisti», commentano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.  (19/05/2020)
La Corte Costituzionale deciderà il 21 e 22 aprile 2020 sulla legittimità del carcere in caso di condanna di un giornalista per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Relatore di entrambe le cause sarà il giudice professor Francesco Viganò.  (20/12/2019)
Inpgi, il 18 dicembre la Fnsi in piazza. Lorusso: «La politica si faccia carico di mettere in sicurezza l'istituto». MACELLONI: "INPGI IN PERICOLO COMMISSARIAMENTO, ALLARGARE LA PLATEA DEGLI ISCRITTI". INPS. LOY: "INPGI SOTTO NOSTRO OMBRELLO? DECIDE IL LEGISLATORE".  (15/12/2019)
24.11.2019 - Il Notiziario (in 15 capitoli), curato da Franco Abruzzo/portavoce del MIL, trova ispirazione negli artt. 4 (II c.) e 21 Cost. nonché 10 Cedu. In coda la "Privacy Policy" di questo sito. Naddeo (Aran): «Pronti a lavorare con la Fnsi per favorire l'ingresso di giornalisti nella Pa».  (24/11/2019)
Oggi sciopero della carta stampata domani giornata del silenzio e giornalisti in piazza.  (23/10/2019)
Firenze, il 22 ottobre nuovo evento formativo sul diritto di cronaca intitolato a Guido Columba. Appuntamento a partire dalle 9 nella sede dell'Associazione industriali, via Valfonda 9. Ai partecipanti, che potranno iscriversi anche recandosi direttamente al seminario almeno 15 minuti prima dell'inizio, sei crediti validi ai fini della formazione professionale continua.-  (21/10/2019)
Il Gruppo siciliano dell’Unci esprime solidarietà al giornalista Giuseppe Moscato che durante i lavori del consiglio comunale di Favara (Agrigento) è stato cacciato dall’aula.-  (03/10/2019)
Anche il tribunale di Bari si rivolge alla Corte Costituzionale e dice NO al carcere in caso di condanna di un giornalista per diffamazione aggravata a mezzo stampa, importante questione in tema di libertà di informazione e diritto di cronaca.  (03/10/2019)
Diffamazione: la Cassazione stringe le maglie in tema di pubblicazione di notizie riprese da comunicati stampa di pubbliche autorità. di Pierluigi Roesler Franz/Presidente del Sindacato Cronisti Romani presso l'Associazione Stampa Romana  (24/09/2019)
In rete il corso sul diritto di cronaca intitolato a Guido Columba. Al momento si stanno organizzando le prime repliche a Milano, Firenze, Padova, Torino e Bologna, previste tra ottobre e novembre prossimi.  (23/09/2019)
Vicenda Esselunga, la Cassazione dispone l'appello bis per Nuzzi e Belpietro. Accolto il ricorso dei giornalisti contro la connna per ricettazione inflitta dalla Corte di Appello di Milano nel 2018. I giudici decideranno se si può applicare la scriminante del diritto di cronaca che, in base alle sentenze della Corte Edu, può essere configurata non soltanto in relazione ai reati commessi con la pubblicazione, ma anche in relazione ad eventuali reati compiuti al fine di procacciarsi la notizia.  (18/09/2019)
Inchiesta del Sindacato cronisti romani sulle ordinanze "lumaca" giunte nell'ultimo anno da tutta Italia con ingiustificabile ritardo alla Corte Costituzionale causando un grave danno ai cittadini e alla certezza del diritto. La "palma" per il maggiore ritardo spetta ad un provvedimento emesso in Calabria dal Giudice unico del tribunale di Rossano (poi inglobato nel tribunale di Castrovillari), che ha impiegato addirittura ben 11 anni e 4 mesi per arrivare a palazzo della Consulta. Ma altre 9 ordinanze hanno tardato da un minimo di 2 anni ad un massimo di 10 anni e 2 mesi! di Pierluigi Franz*  (11/08/2019)
Importante sentenza della Cassazione a Sezioni Unite Civili, destinata a far discutere, in tema di libertà di stampa e di espressione in caso di rievocazione storica di fatti e in particolare sul bilanciamento del diritto di cronaca - posto al servizio dell'interesse pubblico all'informazione - e del c.d. diritto all'oblìo - posto a tutela della riservatezza della persona - alla luce degli articoli 2, 3 e 21 della Costituzione e del quadro normativo e giurisprudenziale negli ordinamenti interno e sovranazionale. di Pieruigi Franz  (24/07/2019)
CASSAZIONE - Il passare del tempo favorisce il diritto all' oblio. Per le Sezioni unite occorre considerare se c' è ancora un interesse pubblico. di GIOVANNI NEGRI/ilsole24ore  (23/07/2019)
Fnsi: no a bavagli e nuovi reati per i giornalisti. "Chiediamo incontro urgente a Bonafede".  (16/06/2019)
Cassazione: dopo 9 anni ritenuti non diffamatori una serie di articoli pubblicati su La Stampa in cui si denunciava l'inadeguata gestione da parte della società Acsel dell'impianto di depurazione sul fiume Dora.  (28/05/2019)
VENERDI’ 7 GIUGNO ALLE 17,30 A PALAZZO CUSANI, IN VIA BRERA, 15, A MILANO, VERRA’ PRESENTATO IL NUOVO MANUALE DI DIRITTO DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DEL PROF. RUBEN RAZZANTE.  (27/05/2019)
Il Sindacato dei Cronisti Romani condanna il tentativo di voler “tappare la bocca” ai giornalisti del sud Pontino da parte dell’amministrazione comunale di Sperlonga.  (15/05/2019)
Bari: non diffamò la Igeco Spa, nuova archiviazione per Marilù Mastrogiovanni. Il Gip: «Rispettato il diritto di critica». Soddisfatte Fnsi e Assostampa Puglia: «Confermato ancora una volta che diritto di cronaca e libertà di espressione non possono subire indebite limitazioni. Grazie agli avvocati Francesco Paolo Sisto e Roberto Eustachio Sisto che hanno assistito la collega».  (12/04/2019)
L'ex governatore della Sardegna e fondatore di Tiscali Renato Soru ha perso dopo oltre 7 anni la sua battaglia giudiziaria per ottenere dal Corriere della Sera un adeguato indennizzo per un articolo ritenuto diffamatorio. - IN CODA il testo della sentenza  (30/01/2019)
A conclusione di un processo durato ben 13 anni e mezzo la giornalista Federica Sciarelli è stata definitivamente prosciolta con formula piena dall’accusa di aver diffamato il magistrato Giuseppe Savoca durante la trasmissione “Chi l’ha visto?” mandata in onda in tv su RaiTre il 4 luglio 2005. Lo ha deciso la quinta sezione penale della Cassazione con sentenza n. 1952 del 16 gennaio 2019, confermando il precedente verdetto di appello che aveva scagionato la conduttrice per aver legittimamente esercitato il diritto di cronaca giudiziaria.  (17/01/2019)
Rosaria Federico pedinata e intercettata. Fnsi e Sugc: «Inaccettabile. Serve una legge a tutela del segreto professionale». La cronista non era indagata eppure per il Csm tale procedura risulta legittima. Per il sindacato si tratta invece di «un'ingerenza gravissima che lede il diritto di cronaca e il diritto alla segretezza delle fonti». Oggi a Napoli incontro tra Conte e alcuni cronisti minacciati. «Il premier dica cosa intende fare per tutelare i giornalisti», incalzano Federazione e Assostampa.  (23/11/2018)
27.10.2018 - Il Notiziario (in 15 capitoli), curato da Franco Abruzzo/portavoce del MIL, trova ispirazione negli artt. 4 (II c.) e 21 Cost. nonché 10 Cedu. In coda la "Privacy Policy" di questo sito.  (26/10/2018)
Diritto di cronaca, archiviata l'indagine sulla giornalista Marilù Mastrogiovanni, direttore de "Il Tacco di Bacco".  (20/10/2018)
Minacce a Federica Angeli, condannato Papagni. Fnsi e Cnog: «Nessuno può colpire il diritto di cronaca». Quattro mesi di reclusione all'uomo accusato di tentata violenza privata per le frasi pronunciate nel 2013 nel tentativo di bloccare una intervista. «Ho aspettato per 5 anni questo giorno. La giustizia esiste», scrive sui social la giornalista di Repubblica.  (12/10/2018)
Ostia, nuova aggressione a Federica Angeli. Fnsi: «È emergenza, occorrono misure straordinarie». «Il clan Spada continua a tirare le sue 'testate' contro i cronisti e il diritto di cronaca. I violenti vanno definitivamente allontanati da quel territorio. Spetta a ciascun giornalista tornare a 'illuminare' a giorno i covi dai quali partono le aggressioni», commentano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.  (04/10/2018)
27/8/2018 - Verità presunta o fake news? Conta la verifica delle fonti. La giurisprudenza ha generato un elenco delle «falsità tollerabili» di Marisa Maraffino/ilsole24ore  (27/08/2018)
Vincenzo Morgante nuovo direttore di rete di Tv2000, gli auguri di buon lavoro di Fnsi e Odg.  (23/07/2018)
CEDU. Il diritto di cronaca supera quello all'oblio. Va tutelata la prerogativa della collettività di ricevere notizie di interesse generale. di Marina Castellaneta/ilsole24ore  (29/06/2018)
Importante decisione della Cassazione in tema di libertà di stampa e di cronaca giudiziaria: costituisce diffamazione a mezzo stampa presentare falsamente al pubblico in un articolo giornalistico una persona come imputata, anziché come indagata. A distanza di ben 16 anni e mezzo dai fatti la prima sezione civile della Suprema Corte con ordinanza n. 12370 del 18 maggio 2018 ha così definitivamente condannato l'ex direttore del quotidiano La Repubblica Ezio Mauro e l'inviato Daniele Mastrogiacomo a risarcire complessivamente 43 mila euro all'ex ambasciatore d'Italia in Albania Paolo Foresti.  (22/05/2018)
CASO ISIAMED: IL DIRITTO DI CRONACA PREVALE SUGLI INTERESSI COMMERCIALI DI IMPRESA. di studiolegalelisi  (23/04/2018)
L’Unci a difesa della collega Simula: “Giornalista perquisita per rivelazione di segreto d’ufficio, iniziativa abnorme e ingiustificata. Serve intervento del Csm”.  (11/04/2018)
Raccontò irruzione No Tav, condannato il giornalista Davide Falcioni. Fnsi e Subalpina: «Schiaffo al diritto di cronaca». Il tribunale di Torino ha inferto al pubblicista 4 mesi di reclusione per 'concorso di violazione di domicilio' per fatti risalenti al 2012. «L'auspicio è che in appello prevalgano le ragioni dell’articolo 21 della Costituzione», è il commento del sindacato.  (09/04/2018)
Processo agli aggressori del giornalista Antonio Crispino, il Sugc parte civile. «Quando si aggredisce un cronista si colpisce il diritto dei cittadini ad essere informati e il diritto di informare, sancito dall'articolo 21 della Costituzione. Non ci può essere alcuna tolleranza per chi vuole limitare il diritto di cronaca», affermano i vertici di Fnsi e Sindacato giornalisti Campania  (29/03/2018)
Processo agli aggressori del giornalista Antonio Crispino, il Sugc parte civile. «Quando si aggredisce un cronista si colpisce il diritto dei cittadini ad essere informati e il diritto di informare, sancito dall'articolo 21 della Costituzione. Non ci può essere alcuna tolleranza per chi vuole limitare il diritto di cronaca», affermano i vertici di Fnsi e Sindacato giornalisti Campania.  (29/03/2018)
INFORMAZIONE SUL WEB. La responsabilità sussiste se il pezzo, anche anonimo, rimane a lungo online. IL DIRETTORE DEVE ELIMINARE L'ARTICOLO DIFFAMATORIO. di Patrizia Maciocchi/ilsole24ore  (23/03/2018)
Giornalisti: raccontare le baby gang e la devianza giovanile, convegno a Roma il 26 febbraio.  (23/02/2018)
GIORNALISTI. 50 INTIMIDAZIONI VERIFICATE DA OSSIGENO A DICEMBRE 2017. L’Osservatorio ha verificato 22 episodi e ha pubblicato 76 post che hanno avuto 21 mila visualizzazioni su Twitter e 41 mila su Facebook  (16/01/2018)
CASSAZIONE - Nell’ambito della cronaca giudiziaria la verità della notizia mutuata da un provvedimento giudiziario sussiste ogni qualvolta essa sia fedele al contenuto del provvedimento stesso, senza alterazioni o travisamenti; pertanto per il riconoscimento dell’esimente del diritto di cronaca è sufficiente che l’articolo pubblicato corrisponda al contenuto di atti dell’autorità giudiziaria, senza che sia richiesto al giornalista di dimostrare la fondatezza delle decisioni e dei provvedimenti da essa adottati.  (11/01/2018)
INCHIESTA SUL NEOFASCISMO SUL WEB. MINACCIATA CRONISTA DELL'ESPRESSO. SINDACATO: LE AUTORITÀ INTERVENGANO A TUTTI LIVELLI. L'EPISODIO DENUNCIATO DALL'ASSOCIAZIONE LOMBARDA DEI GIORNALISTI (ALG) E DAL GRUPPO CRONISTI LOMBARDI. DI CLAUDIO SCARINZI/ANSA  (08/12/2017)
Insulti a un cronista sportivo del Giorno. Galimberti: “Per i reati su Facebook intervenga il legislatore”.  (25/11/2017)
GIORNALISTI. CASSAZIONE: "LA VERIFICA DI UNA NOTIZIA NON PUO' ESSERE COMPIUTA ESCLUSIVAMENTE AFFIDANDOSI A BLOG E SITI INTERNET, MA IL CRONISTA DEVE SEMPRE ATTIVARSI PER APPROFONDIRE LA VERIDICITA' DEL FATTO".  (17/11/2017)
Carte deontologiche
Allegato 1 – Regole deontologiche relative al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica - G.U. n. 3 del 4.1.2019  (04/01/2019)
Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti: approvata la Carta di Milano (Protocollo deontologico per i giornalisti che trattano notizie concernenti carceri, persone in esecuzione penale, detenuti o ex detenuti). La violazione di queste regole integranti lo spirito dell’art. 2 della Legge 3.2.1963 n. 69 comporta l’applicazione delle norme contenute nel Titolo III della stessa legge.  (11/04/2013)
Codice Tv e Giustizia. Agcom: stop ai processi show in tv. I diritti inviolabili della persona pietra angolare del lavoro giornalistico. Ordine dei giornalisti, Fnsi, Rai, Mediaset ed emittenti radio tv hanno firmato il CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive. Il Codice trova fondamento nei diritti - garantiti dalla Costituzione - di libertà di espressione del pensiero da un lato e di rispetto dei diritti della persona dall’altro, riconoscendo la necessità di piena esplicazione del diritto di cronaca degli operatori dell’informazione e, nello stesso tempo, l’inderogabile dovere di rispettare nell’esercizio di tale funzione informativa, i diritti alla dignità, all’onorabilità e alla riservatezza delle persone. L'informazione sulle vicende giudiziarie in corso dovrà rispettare i diritti inviolabili della persona, rendere chiare le differenze fra cronaca e commento, fra indagato, imputato e condannato, fra accusa e difesa, e adottare modalità che consentano un'adeguata comprensione. Sarà l'Authority a irrogare le sanzioni nei confronti delle emittenti radiotelevisive, che a loro volta potranno rivalersi sui presunti responsabili (registi, programmisti registi, autori testi, presentatori, conduttori, showman, ecc.) che fino ad oggi la passavano franca. In caso di trasgressione da parte dei giornalisti le eventuali sanzioni resteranno, invece, affidate esclusivamente al giudizio dell'Ordine regionale territorialmente competente.  (21/05/2009)
30 marzo 2009 – Approvato dal Consiglio nazionale il Decalogo di autodisciplina del giornalismo sportivo  (06/04/2009)
La “Carta dei doveri dell'informazione economica” non impedisce ai cronisti di raccontare quel che accade nelle aziende quotate in borsa rispettando la “verità sostanziale dei fatti” e la dignità delle persone (ovviamente non devono possedere azioni delle società di cui scrivono). In appendice: il testo della “la “Carta dei doveri dell’informazione economica” e il Dlgs 24 febbraio 1998 n. 58 (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria) limitato alle parti che inquadrano l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato. Materiali raccolti da Franco Abruzzo  (15/02/2009)
La pubblicazione dell’immagine altrui non può ledere la reputazione o il decoro della persona ritrattata. L’art. 97 della legge 633/1941 (sul diritto d'autore) stabilisce, che "non occorre il consenso della persona ritratta quando la riproduzione dell'immagine ... è collegata a fatti o avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico". La medesima norma tuttavia vieta comunque la pubblicazione dell'immagine ripresa in occasione pubblica, allorché essa "rechi pregiudizio all'onore e alla reputazione ed anche al decoro della persona ritrattata". Dunque, nel caso in cui la riproduzione di un’immagine relativa a fatti o avvenimenti di interesse pubblico o svoltisi in pubblico, avvenga senza il consenso del titolare occorre verificare se detta pubblicazione non abbia comunque recato pregiudizio all’onore od alla reputazione altrui. di Sabrina PERON, avvocato in Milano  (21/01/2009)
Privacy e Giornalismo. Paolo Bonolis dovrà essere risarcito per un articolo pubblicato su un noto settimanale (Cassazione 16145/08) Illecito diffondere i dati sulla salute dei vip  (09/07/2008)
CASAGIT
Botta e risposta sulla manovra da 3,2 milioni di euro censurata anche dal cartello delle 12 Associazioni regionali di stampa. Andrea Leone presidente della Casagit attacca brutalmente il cronista collettivo F.M. De Bonis,ma i crediti inesigibili ammontano a 1,7 mln di euro (compensati dal fondo apposito). La risposta di Franco Abruzzo: “Leone nega che siano state adottate delibere dal CdA sulla manovra, ma è smentito da Radiocor e dal cartello delle 12 Associazioni regionali di stampa nonché dai consiglieri presenti all’Assemblea del 27/11. I numeri del passivo sono stati forniti dalla stessa Casagit. E allora esiste ancora il diritto insopprimibile di informazione e di critica?” Assemblea 27/11/08 dei delegati. La cronaca di puntoeacapo.org: CASAGIT, LA MAGGIORANZA GOVERNA IN SPLENDIDO ISOLAMENTO MA A TUTTI SI CHIEDE DI STRINGERE LA CINGHIA. Nella sua relazione Leone ha detto che “Casagit non può più permettersi di chiudere in rosso” e che occorre correggere i conti (più contributi e meno spese) “per 5 milioni di euro l'anno”.  (30/11/2008)
Corte di Strasburgo
Giornalisti: Corte diritti dell’uomo condanna il Belgio sul “caso Tillack” (perquisizioni contro il diritto alla protezione delle fonti fiduciarie). .....ma i giudici italiani continuano ad ignorare Strasburgo! In coda massima e sentenza  (27/11/2007)
Il diritto di cronaca vince 4 volte a Strasburgo (Corte dei diritti dell'uomo)  (16/09/2007)
Giornalisti, segreto ampio  (14/06/2004)
Deontologia e privacy
Il nuovo Codice della privacy per l’attività giornalistica - Regole deontologiche relative al trattamento di dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica pubblicate ai sensi dell’art. 20, comma 4, del d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 - 29 novembre 2018 (Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio 2019) - Registro dei provvedimenti n. 491 del 29 novembre 2018.  (18/01/2019)
Privacy. Garante: "La cronaca rispetti la riservatezza del bimbo malato".  (27/05/2016)
Online tutte le sentenze della Cassazione: i rischi per la privacy e le possibili cautele. Intervento di Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali ("L'Huffington Post", 3 novembre 2014)  (06/11/2014)
Garante della privacy e risparmiatori truiffati: “Il diritto di cronaca deve rispettare il principio di essenzialità”  (10/04/2011)
Mantova, 19-21 maggio 2010. Convegno “Mondo piccino” “La Carta di Treviso e la privacy del minore” relazione di Franco Abruzzo presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia dal 15/5/1989 al 7/6/2007 °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° INDICE 1. Premessa. Costituzione e legge professionale dei giornalisti tutelando la dignità della persona limitano il diritto di cronaca e di critica. 1.1. Le “Carte” deontologiche integrano le norme professionali. 1.2. “Il Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica” oggi ha forza di legge. L’articolo 7 dedicato ai minori assorbe la Carta di Treviso. 2. Le novità della “legge Gasparri” a tutela dei minori. 3. Minori: il Cnlg richiama la Convenzione Onu del 1989 sui diritti del bambino. Lo sbarramento del Cpp. 4. La nuova “Carta di Treviso” valida anche per le cronache web 5. L’attività del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (dal 1996 al 2003). 6. Normativa rilevante (Costituzione; La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; Legge 633/1941 sul diritto d’autore; Legge professionale dei giornalisti n. 69/1963; Codice di procedura penale; Legge “Gasparri” 112/2004; Dlgs 196/2003. Testo unico sulla privacy; Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica (3 agosto 1998); Carta dei doveri dei Giornalisti (7 luglio 1993); Carta di Treviso edizione 2006; Codice di autoregolamentazione nei rapporti tra tv e minori). 7. Privacy . Garante. Giurisprudenza dal 2005 ad oggi °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°  (19/05/2010)
La deontologia del giornalista. di Franco Abruzzo già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia dal 1989 al 2007 °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° INDICE 1. Premessa. Costituzione e legge professionale dei giornalisti tutelando la dignità della persona limitano il diritto di cronaca e di critica. I precetti deontologici. 2. Le carte deontologiche sono norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all'albo, che integrano il diritto oggettivo ai fini della configurazione dell'illecito disciplinare. 3. La commistione pubblicità/informazione “cancro” del giornalismo. 4. I Consigli dell’Ordine giudici disciplinari rispetto al Codice di procedura penale (e non soltanto rispetto al Codice della privacy). 5. Poteri di vigilanza, le regole e le sanzioni disciplinari. 6. Il procedimento disciplinare (5 gradi di giudizio nell’arco di 7 anni e 6 mesi). 7. Le deliberazioni disciplinari degli Ordini sono pubbliche e divulgabili. 8 Giurisprudenza sulla divulgabilità dei provvedimenti giudiziari e anche amministrativi/disciplinari (emessi da Ordini e Collegi professionali): 9. Sistema radiotelevisivo, cittadini-utenti, giornalisti e principi della Costituzione (nella rielaborazione della Corte costituzionale) in tema di libertà di manifestazione del pensiero. I processi mediatici. 10. CODICE IN MATERIA di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive sottoscritto il 21/5/2009 11. Conclusioni. Le regole ci sono, ma i Consigli dell’Ordine agiscono in … ordine sparso.  (19/07/2009)
CODICE IN MATERIA di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive sottoscritto il 21/5/2009  (16/07/2009)
DIRITTO DI CRONACA E PRIVACY DAL 1997 AL 2009: LE DECISIONI E I “CHIARIMENTI” DEL GARANTE (In coda “Privacy-massime giurisprudenziali”) ricerca di Franco Abruzzo  (28/02/2009)
Il Garante ai media: non si possono pubblicare dettagli che rendono identificabile la ragazza violentata a Roma  (16/02/2009)
Privacy e diritto di cronaca con riguardo a particolari categorie di soggetti: le persone pubbliche e i minori di FRANCESCA RAIA  (15/09/2008)
Fondazione Centro iniziativa giuridica Piero Calamandrei Università degli studi di Bari Bari 4.7.2008-Aula Aldo Moro-Facoltà di Giurisprudenza Il rapporto tra giustizia e mass media: quali regole per quali soggetti ………………… La deontologia del giornalista. relazione di Franco Abruzzo docente universitario a contratto di “Diritto dell’informazione” °°°°°°°°°°°°°°°°°°° INDICE 1. Premessa. Costituzione e legge professionale dei giornalisti tutelando la dignità della persona limitano il diritto di cronaca e di critica. I precetti deontologici. 2. Le carte deontologiche sono norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all'albo, che integrano il diritto oggettivo ai fini della configurazione dell'illecito disciplinare. 3. La commistione pubblicità/informazione “cancro” del giornalismo. 4. I Consigli dell’Ordine giudici disciplinari rispetto al Codice di procedura penale (e non soltanto rispetto al Codice della privacy). 5. Poteri di vigilanza, le regole e le sanzioni disciplinari. 6. Il procedimento disciplinare (5 gradi di giudizio nell’arco di 7 anni e 6 mesi). 7. Le deliberazioni disciplinari degli Ordini sono pubbliche e divulgabili. 8 Giurisprudenza sulla divulgabilità dei provvedimenti giudiziari e anche amministrativi/disciplinari ( emessi da Ordini e Collegi professionali): 9. Sistema radiotelevisivo, cittadini-utenti, giornalisti e principi della Costituzione (nella rielaborazione della Corte costituzionale) in tema di libertà di manifestazione del pensiero. I processi mediatici. 10. Conclusioni. Le regole ci sono, ma i Consigli dell’Ordine agiscono in … ordine sparso. Possibile un’organizzazione giuridica diversa della professione. 11. Appendice - AGCOM/DELIBERA N. 13/08/CSP. Atto di indirizzo sulle corrette modalità di rappresentazione dei procedimenti giudiziari nelle trasmissioni radiotelevisive. L’Autorità invita le emittenti, con il concorso dell’Ordine, a redigere un Codice di autoregolamentazione.  (04/07/2008)
CASSAZIONE: SE NON VISIBILI LE MANETTE, PUBBLICABILI LE FOTO DI IMPUTATO IN STATO DI ARRESTO. Sconfitto il Garante privacy.  (20/03/2008)
IL SOLE 24 ORE del 14 gennaio 2008 Privacy. Il caso di una persona intervistata senza sapere di essere ripresa In tv mette la faccia solo chi dà il consenso  (14/01/2008)
PRIVACY - GARANTE: INGIUSTE SANZIONI PENALI PER GIORNALISTI. Archiviato l'avviso per Belpietro  (20/04/2007)
VALLETTOPOLI. Franco Abruzzo: “Chiederò al Consiglio dell’Ordine di archiviare l’avviso disciplinare nei riguardi di Maurizio Belpietro. Silvio Sircana, chiedendo la pubblicazione delle immagini scattate nella notte del 14 settembre 2006, ha autorizzato il trattamento di dati personali. Anche la fotografia è un dato personale”.  (24/03/2007)
IL GIORNO/Il RESTO DEL CARLINO/LA NAZIONE del 22 marzo 2007-pagina 3. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia FRANCO ABRUZZO: “Va tutelata la dignità di tutti, modelle o politici che siano”  (22/03/2007)
Garante privacy: notizie su adozioni solo con ok genitori  (18/12/2006)
Delibere dell’Ordine dei Giornalisti di Milano. Foto di un cittadino in manette: dopo Paolo Mieli, sanzionati anche Maurizio Belpietro e Pierluigi Fadda.///// //////L’Ordine di Milano prende le distanze dall’Antitrust e dall’Agcom, Assolti Carlo Rossella e Cristina Parodi: “Non è pubblicità ingannevole comunicare che è nato un nuovo periodico”  (26/09/2006)
Cassazione sui minori: la tutela della loro privacy assolutamente preminente  (08/09/2006)
Delibera disciplinare dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Foto di un detenuto in manette sul “Corriere della Sera”: inflitta la censura a Paolo Mieli. “La censura, da infliggersi nei casi di abusi o mancanze di grave entità, consiste nel biasimo formale per la trasgressione accertata”.  (12/07/2006)
Relazione 2005 (con uno sguardo al 2006) del Garante della privacy (Roma, 7 luglio 2006). Francesco Pizzetti: Non è buon giornalismo, e comunque non è mai lecito, ledere la dignità delle persone per mero "gossip", utile ad aumentare le vendite o a solleticare forme di "voyerismo".///// In allegato il testo della relazione  (09/07/2006)
Comunicato stampa – In coda l’intera delibera 17 luglio 2000 e in allegato la sentenza della Cassazione 31 marzo 2006 (n. 7607). ....................... "PANORAMA" - Deliberazione del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia sulla pubblicazione delle generalità di un aviere, vittima di violenze in caserma Due mesi di sospensione a Marcella Andreoli. Censura al direttore Roberto Briglia  (31/03/2006)
Dlgs 206/2005. Pubblicità ingannevole e comparativa. Giurisprudenza.  (24/03/2006)
Commistione informazione/pubblicità.Come il Consiglio dell’Ordine della Lombardia tutela (sostenuto dalle sentenze dei giudici milanesi) l’interesse generale, che coincide con lo svolgimento corretto e autonomo della professione giornalistica. Ricerca di Franco Abruzzo  (25/01/2006)
I doveri del giornalista connessi all’esercizio del diritto di cronaca e di critica Indice 1. Premessa. Il rispetto della dignità della persona umana fondamento della nostra Costituzione. L’interesse dello Stato all'integrità morale della persona. Il concetto (giuridico) di giornalismo. 2. I padri costituenti e i limiti del diritto di cronaca nella legge sulla stampa del 1948. 3. Diritto di cronaca, diritto dei cittadini all’informazione e Corte costituzionale. 4. La professione giornalistica, come quella degli avvocati e dei medici, è nella Costituzione. 5. Il “decalogo” della Cassazione sui limiti del diritto di cronaca. 6. Il diritto di cronaca (e di critica) ancorato a “notizie vere”. 7. Diffamazione e responsabilità civile di editore, direttore e articolista. 8. Quando scatta l’interdizione della professione. 9. Il ruolo moderno dell’Ordine posto a tutela degli interessi della collettività. 10) Diffamazione, quotidiani e tribunale competente: da Monza una sentenza che declassa il giudice del luogo dove il giornale viene stampato 11. Diffamazione online: Cassazione ribalta le regole. Competente il tribunale in cui risiede il presunto danneggiato. ricerca di Franco Abruzzo*  (24/01/2006)
Lettera (n. 47/06/SG di Prot - Roma, 17 gennaio 2006) del primo presidente della Corte suprema Cassazione ai presidenti titolari delle Sezioni civili e penali, al direttore dell’Ufficio del Massimario e al direttore del Ced sulla “Tutela della privacy ed oscuramento dei dati identificativi delle sentenze”. Privacy: sentenze della Cassazione nella disponibilità dei giornalisti, ma è proibito pubblicare i nomi dei minori e delle persone violentate, delle parti nei procedimenti in materia di “delicati” rapporti di famiglia o di stato delle persone. Anonimato per gli imputati limitato alle riviste di informatica giuridica. “La possibilità di rendere in forma anonima i dati personali contenuti in una sentenza si ha quindi soltanto al momento della sua riproduzione in qualsiasi forma per finalità di informazione giuridica su riviste giuridiche, supporti elettronici o mediante reti di comunicazione elettronica”. “Non sembra pertanto possibile redigere il testo del provvedimento con le iniziali anziché con le complete generalità”. Rilanciata la relazione 5 luglio 2005 dell’Ufficio del Massimario della Corte suprema: “Il Codice della privacy prevede uno statuto particolare per l’attività giornalistica, che rifugge dalla previsione di regole rigide e minuziose e che affida in prima battuta il bilanciamento tra i diritti e le libertà allo stesso giornalista il quale, in base ad una propria valutazione (che può essere sindacata), acquisisce, seleziona e pubblica i dati utili ad informare la collettività su fatti di rilevanza generale e d’interesse pubblico, esprimendosi nella cornice della normativa vigente e nel rispetto del proprio codice di deontologia”.  (17/01/2006)
Corte suprema di Cassazione (Ufficio del Massimario) e tutela della privacy: “Il Codice prevede uno statuto particolare per l’attività giornalistica” PERSONA FISICA E DIRITTI DELLA PERSONALITA’ – CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – PRIVACY E PROCESSO – ANONIMIZZAZIONE DEI DATI IDENTIFICATIVI DEGLI INTERESSATI. Sommario: 1.– La questione: pubblicità della sentenza e tutela della privacy. 2.– Sguardo retrospettivo: la disciplina anteriore al Codice di protezione dei dati personali. 3.– In generale, i trattamenti per ragioni di giustizia nel dlgs 30 giugno 2003 n. 196. 4.– L’anonimizzazione dei dati identificativi degli interessati nel Codice sulla privacy. 5.– Modalità e ambito di protezione dei dati sensibili. In particolare, i rapporti con la libertà di stampa.  (05/07/2005)
Ricerca giurisprudenziale (di Franco Abruzzo). Immagini raccapriccianti e impressionanti, reato letto attraverso le sentenze dei giudici.  (01/05/2005)
Privacy e giornalismo. Il documento del Garante per la protezione dei dati personali (commento pubblicato in www.altalex.com del 23/9/2004).  (23/09/2004)
Garante della privacy-Bollettino del n. 50/6 maggio 2004. Privacy e giornalismo. Alcuni chiarimenti in risposta a quesiti dell’Ordine dei giornalisti.  (06/05/2004)
Abruzzo: “Pubblicare foto raccapriccianti non è diritto di cronaca e costituisce reato. Questo principio vale per tutti i media”.  (15/04/2004)
Abruzzo scrive ai direttori dei giornali: ”Attenti al nuovo Testo unico sulla privacy”  (18/11/2003)
Monito per i falsi profeti di un giornalismo senza regole “Il rispetto della persona e della dignità umana è il limite interno all’esercizio del diritto di cronaca”. F.to Cassazione penale (sez. III, sentenza 23356/01)  (24/09/2001)
Privacy: i giornalisti non vanno in galera di Franco Abruzzo  (20/06/1998)
Dibattiti, studi e saggi
GIORNALISTI E DIRITTO DI CRONACA. Cp, Cpp, Legge 47/1948 sulla stampa, D.lgs. 8 giugno 2001 n. 231 sulla disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche così come modificati dal “ddl Alfano” sulle intercettazioni. IN CODA "ddl Alfano" in sintesi.  (12/06/2009)
“Guida al diritto” n. 40/2008 settimanale di “Il Sole 24 Ore”. ANALISI. Con il ddl intercettazioni tramutato in legge, cronaca giudiziaria destinata a scomparire. I cronisti e i direttori rischiano non solo il carcere “fino a 3 anni”, ma anche la sospensione cautelare dalla professione fino a 3 mesi non solo per la pubblicazione di intercettazioni, ma anche se “mediante modalità o attività illecita, prendono - dice il nuovo articolo 617/septies del Cp - diretta cognizione di atti del procedimento penale coperti dal segreto”. L’articolo 58 della legge 69/1963 sull’ordinamento della professione di giornalista impedisce, però, al Consiglio dell’Ordine l’adozione di qualsiasi provvedimento prima della conclusione del processo penale. La nuova norma, pertanto, potrebbe essere inapplicabile, perché non è coordinata con l’articolo 58 citato. Anche i pubblici ufficiali, -che rivelano illecitamente il contenuto di intercettazioni, conversazioni o interrogatori di testimoni e imputati -, rischiano il carcere non più fino a un anno come accade oggi, ma fino a cinque. di FRANCO ABRUZZO  (18/10/2008)
2° Convegno regionale “Giustizia e Informazione” Bema (So), sabato 8 luglio 2006 Diffamazione a mezzo stampa, una riforma possibile che bilanci diritto di cronaca e tutela della dignità della persona relazione di Francesco (“Franco”) Abruzzo presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia  (08/07/2006)
Diritto di cronaca, giustizia e privacy  (27/10/2003)
INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LOMBARDIA DOTTOR FRANCO ABRUZZO realizzata a Milano in data 26 maggio 2003 da Alessandro Errigo  (26/05/2003)
Diritto di cronaca
Il 9 giugno la Corte Costituzionale deciderà se è o no legittimo il carcere per i giornalisti condannati in via definitiva per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Si conoscerà così ufficialmente la posizione del premier Giuseppe Conte cui ha chiesto chiarimenti il Consiglio d'Europa. La Consulta si adeguerà alle sentenze della CEDU tutte favorevoli all'abolizione della prigione? IN CODA Nota di Pierluigi Franz, presidente del Sindacato Cronisti Romani.  (12/05/2020)
Diffamazione, la veridicità di una dichiarazione va valutata in relazione al contesto. La Cassazione ha annullato la condanna inflitta ai giornalisti Oscar Giannino, Giuseppe Castellini e Andrea Luccioli, citati in giudizio da Luca Cordero di Montezemolo per una frase pronunciata da Giannino in campagna elettorale e riportata dal Giornale dell'Umbria. «In riferimento al diritto di critica, il rispetto della verità oggettiva del fatto assume un rilievo minore rispetto al diritto di cronaca», rilevano i giudici.  (11/09/2019)
Importante decisione della Corte di Cassazione in tema di presunta diffamazione nell'ambito della cronaca giudiziaria. I supremi giudici hanno infatti ribadito ancora una volta che l'interesse sociale alla conoscenza, la continenza del linguaggio e la verità del fatto narrato integrano una scriminante ex art. 51 cod. pen. relativamente alla diffusione di notizie oggettivamente lesive dell'altrui reputazione per essere tale diffusione esercizio di diritto di cronaca e, in particolare, di quella giudiziaria. Per quanto riguarda il requisito della verità del fatto narrato "la scriminante può essere ritenuta nella forma putativa laddove, pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito, il giornalista abbia assolto all'onere di esaminare, controllare e verificare l'oggetto della sua narrativa, al fine di vincere ogni dubbio". IN CODA il testo della sentenza. di Pierluigi Franz  (02/05/2019)
La Suprema Corte assolve il direttore de Il Messaggero dal reato di diffamazione. Ricorso inammissibile: doveva essere sottoscritto solo dai difensori della parte offesa. In tema di diritto di cronaca giornalistica, la verità della notizia mutuata da un provvedimento giudiziario sussiste qualora essa sia fedele al contenuto del provvedimento stesso.  (16/01/2017)
CAMERA DEI DEPUTATI - Via libera in terza lettura alla legge che modifica le norme sulla diffamazione, LA DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA e l'ingiuria. Con 295 voti favorevoli, 116 astenuti e 3contrari, l'aula ha approvato il testo che passa nuovamente al Senato. Insieme alla maggioranza hanno votato a favore Sel e Forza Italia. Ideputati di Area popolare, M5S e Lega Nord si sono astenuti. Niente più carcere per i giornalisti, multe da 5mila a 50mila euro. Introdotto l'obbligo di rettifica senza commento. Soppressa la norma sul diritto all'oblio. Pubblichiamo il resoconto stenografico del dibattito.  (24/06/2015)
La pubblicazione di atti di interesse collettivo - L'IDEA SBAGLIATA DI RESTRINGERE IL DIRITTO DI CRONACA - Le proposte sul tavolo per le intercettazioni rischiano di danneggiare giornalisti e giudici di Caterina Malavenda* Corriere della Sera 7.3.2015  (07/04/2015)
Il garante della privacy sul diritto all’oblio: deve essere bilanciato con il diritto di cronaca.  (31/03/2015)
INTERCETTAZIONI. Tutto quel che c’è da scoprire nel “ddl Alfano” in 6 articoli di FRANCO ABRUZZO. Anche il testo del ddl approvato dal Senato.  (15/06/2010)
INTERCETTAZIONI, Con il “ddl Alfano” i cronisti possono raccontare le indagini per “riassunto” (oggi è possibile solo nel “contenuto”). E’ un indubbio passo in avanti. Restano i 30 giorni di arresto (più l’ammenda da 1000 a 5mila euro) per chi pubblica arbitrariamente atti di un procedimento penale di cui è vietata per legge la pubblicazione. Intercettazioni pubblicabili, - come vuole anche la sentenza 59/1995 della Consulta per quelle presenti nel fascicolo processuale -, dopo la conclusioni delle indagini preliminari: chi sgarra rischia da 6 mesi a 3 anni di reclusione. Editori senza sanzioni se organizzano corsi di formazione per i redattori e una catena di controllo efficace sulle notizie messe in pagina. Anche questo è un fatto fortemente positivo. IN CODA PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE GLI ARTICOLI DEL DDL CHE RIGUARDANO I GIORNALISTI. LE MODIFICHE SONO IN NERO (NELLA VERSIONE APPROVATA DAL SENATO IL 10/6/2010). IN ALLEGATO TUTTO IL TESTO DEL DDL. nota tecnica di FRANCO ABRUZZO  (11/06/2010)
INTERCETTAZIONI. Con il “ddl Alfano” i cronisti possono raccontare le indagini per “riassunto” (oggi è possibile solo nel “contenuto”). E’ un indubbio passo in avanti. Restano i 30 giorni di arresto (più l’ammenda da 1000 a 5mila euro) per chi pubblica arbitrariamente atti di un procedimento penale di cui è vietata per legge la pubblicazione. Intercettazioni pubblicabili, - come vuole anche la sentenza 59/1995 della Consulta per quelle presenti nel fascicolo processuale -, dopo la conclusioni delle indagini preliminari: chi sgarra rischia da 6 mesi a 3 anni di reclusione. Editori senza sanzioni se organizzano corsi di formazione per i redattori e una catena di controllo efficace sulle notizie messe in pagina. Anche questo è un fatto fortemente positivo. Fnsi e Ordine, invece della protesta sterile e retorica, devono preoccuparsi di far tutelare la dignità delle persone innocenti e anche indiziate (che non sono ancora da ritenere colpevoli). Ma anche i colpevoli meritano il rispetto che spetta a ogni persona umana. Il diritto di cronaca ha i suoi limiti interni: il rispetto appunto della dignità della persona e della verità sostanziale dei fatti. Gli abusi della libertà di stampa non hanno cittadinanza in nessun paese civile dell’Occidete democratico e liberale. IN CODA PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE GLI ARTICOLI DEL DDL CHE RIGUARDANO I GIORNALISTI. LE MODIFICHE SONO IN NERO (NELLA VERSIONE APPROVATA DAL SENATO IL 10/6/2010). IN ALLEGATO TUTTO IL TESTO DEL DDL. E` vietata la pubblicazione, anche parziale, per riassunto o nel contenuto, delle richieste e delle ordinanze emesse in materia di misure cautelari: di tali atti è tuttavia consentita la pubblicazione nel contenuto dopo che la persona sottoposta alle indagini o il suo difensore abbiano avuto conoscenza dell’ordinanza del giudice. Sanzioni amministrative (da 25.800 a 310mila euro) per l’impresa multimediale in relazione alla violazione dell’articolo 684 Cp (pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale). La salvezza (per gli editori) è l’adozione di un modello organizzativo, che preveda anche la formazione continua dei giornalisti e il funzionamento di una catena di comando efficace nei controlli dei testi messi in pagina o mandati in onda. Questa è una norma che riempie una lacuna: la formazione continua prevista dall’articolo 45 del Cnlg non è stata mai attuata. I 2,5 milioni di gettito per la formazione (collegati all’art. 116 della legge 388/2000) vanno per ora all’Inpgi in mancanza di una intesa Fnsi/Fieg. Il ddl prevede, inoltre, una sanzione pecuniaria fino a 500 quote (per 775mila euro) a chi viola l'articolo 377-bis del codice penale (induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria) e anche una sanzione di 300 quote (per 465mila euro) per la pubblicazione arbitraria di intercettazioni acquisite in un procedimento penale. Le rettifiche dovranno essere pubblicate per intero e senza commenti. Sono vietate la pubblicazione e la diffusione dei nomi e delle immagini dei magistrati relativamente ai procedimenti e processi penali loro affidati. I giornalisti rischiano la sospensione cautelare dall’esercizio della professione fino a tre mesi nota tecnica di FRANCO ABRUZZO  (11/06/2010)
Limiti a stampa e tv: le regole all’estero Nella Repubblica Ceca la legge più severa: carcere fino a 5 anni e multa fino a quasi 200 mila euro al giornale. GB: Già nel 1993 i giornali, pubblicarono le telefonate fra Carlo e Camilla  (21/05/2010)
Diritto di cronaca: riflessioni sulla professione di giornalista. (ricerca di Franco Abruzzo in www.francoabruzzo.it)  (25/02/2009)
Informazione. Natale (Fnsi): vale per tutti la presunzione d'innocenza.  (30/12/2008)
GARANTE PRIVACY. Proteggere l’identità delle donne vittime di violenza Occorre evitare la pubblicazione di dettagli che violino riservatezza e dignità.  (19/12/2008)
Cassazione penale (sentenza 34940-08) Esimente del diritto di cronaca e di critica.  (14/11/2008)
N. 4/2007 di “Diritto Comunitario e Internazionale” (supplemento bimestrale di “GUIDA AL DIRITTO”) DIFFAMAZIONE. Nella giurisprudenza (secondo Costituzione) il diritto di cronaca cede il passo alla dignità della persona “E’ dovere primario ed insopprimibile del giornalista, anche se collegato ad organi di stampa di partiti politici, esercitare con assoluta correttezza il diritto di cronaca, nel senso di riportare le notizie in maniera assolutamente fedele, spogliandosi, in tale fase, della propensione verso determinate ideologie, di qualunque natura siano; al giornalista è consentito soltanto nella fase in cui proceda a commentare la notizia, esercitando il diritto di critica, d'esprimere le proprie convinzioni personali, in forma anche polemica ed aspra, purché non venga offesa la reputazione altrui”. Ricerca di Franco Abruzzo  (19/10/2007)
Dalla Corte (di Strasburgo) dei diritti dell’uomo parte un forte monito al Parlamento italiano chiamato a decidere sul “ddl Mastella” sulla pubblicazione delle intercettazioni. Politici meno potetti rispetto all’uomo della strada. Il diritto dei cittadini di conoscere i fatti prevale sempre sulla segretezza delle carte processuali. ………………………… IL SOLE 24 ORE del 21 giugno 2007 Corte Ue. Prevale l'informazione Libertà di stampa più forte dell'istruttoria SEGRETO LIMITATO: due giornalisti francesi avevano rivelato il sistema di intercettazioni illegali durante la presidenza di Mitterand  (01/07/2007)
INTERCETTAZIONI. FNSI: è sciopero entro fine mese. Il "ddl Mastella" inciampa al Senato..  (20/06/2007)
INTERCETTAZIONI: finta lite tra Unione e An/Fi. Sinistra e Destra sono d’accordo: anni di galera ai cronisti che pubblicano le “carte” dei giudici. Non è il caso che la Fnsi proclami uno sciopero immediato? I direttori dei grandi giornali dormono: non è il momento di alzare la voce sull'inciucio Prodi/Berlusconi/Fini? Serventi Longhi: reagiremo  (03/04/2007)
LECCO. Medici e cronisti in guerra. Ospedale, cittadini e incidenti stradali: la libertà di cronaca non è sempre prevalente sulla privacy dei pazienti (meno tutele solo ai personaggi pubblici).  (12/02/2007)
Il Csm boccia il ddl sulle intercettazioni perché limita la libertà di stampa: “I giornalisti siano liberi di pubblicare gli atti non coperti da segreto anche durante le indagini preliminari”.  (30/12/2006)
Da “GUIDA AL DIRITTO” n. 47 del 9 dicembre 2006. La legge 281/2006 punisce chi pubblica intercettazioni abusive. Azioni civili: giornali esposti per decenni.//// Il commento di Franco Abruzzo  (11/12/2006)
Risposta di Franco Abruzzo a Daniele Capezzone. Giornalisti: 5 ragioni a favore dell’Ordine. Non vogliamo tornare al vecchio “mestiere”. Una volta abolito l’Ordine, rimarranno soltanto gli ordini degli editori della Fieg. Minaccia indiretta ai 2 milioni di professionisti italiani. Del Boca, Abruzzo e Tucci attaccano ripetutamente Capezzone e Serventi Longhi. IL DIBATTITO dall'11 agosto ad oggi Come è regolata la professione di giornalista in Italia  (11/11/2006)
DECRETO LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI. Sanzioni per la stampa. Le intercettazioni illegali non potranno essere utilizzate ai fini processuali e vanno distrutte. CINQUANTA CENTESIMI A COPIA PER CHI PUBBLICA. “A titolo di riparazione, ciascun interessato può chiedere all'autore della divulgazione degli atti o dei documenti, al direttore o vice-direttore responsabile e all'editore, in solido fra loro, una somma di denaro determinata in ragione di cinquanta centesimi per ogni copia stampata, ovvero da cinquantamila a un milione di euro secondo l'entità del bacino di utenza ove la diffusione sia avvenuta con mezzo radiofonico, televisivo o telematico. In ogni caso, l'entità della riparazione non può essere inferiore a ventimila euro”. Franco Abruzzo: “Le intercettazioni illegali non sono coperte dal diritto di cronaca”  (22/09/2006)
SENTENZE DELLA CASSAZIONE E NOMI DEGLI IMPUTATI. Giuliano Amato sbaglia: la Corte suprema (giugno-luglio 2005) ha fatto dietrofront dopo l’intervento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia nel senso che i nomi sono tornati nelle sentenze. L’Ufficio del Massimario ha spiegato che Franco Abruzzo aveva ragione.  (14/07/2006)
Diffamazione a mezzo stampa, una riforma possibile che bilanci diritto di cronaca e tutela della dignità della persona./// relazione di Francesco (“Franco”) Abruzzo presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia  (11/07/2006)
Intercettazioni. Ordine dei giornalisti: “No a nuove leggi. Non si scrive nulla sulla sfera privata e sui dati sensibili delle persone”./// Prescrizioni del Garante della privacy agli editori. INTERCETTAZIONI: informazione su fatti di interesse pubblico, rispettando le persone. (in allegato) ///// INTERCETTAZIONI. Ordine di Milano: aperti diversi procedimenti disciplinari nei riguardi di direttori che hanno pubblicato notizie ritenute lesive della dignità della persona.  (23/06/2006)
Università degli Studi di Lecce – Seminario internazionale su Diritti, Legalità e Mass Media ( 29 e 30 maggio 2006) ///// Diffamazione a mezzo stampa, una riforma possibile che bilanci diritto di cronaca e tutela della dignità della persona  (29/05/2006)
Anche la Cassazione afferma che il giornalismo deve osservare le regole fissate per legge. Non esiste la libertà di scrivere quel che si vuole o di pubblicare le generalità e le foto di persone che hanno subito violenze e che hanno anche patito gravi lesioni alla loro dignità personale.  (21/05/2006)
La sentenza 7607/2006 è un forte monito dei giudici supremi al mondo giornalistico italiano Anche la Cassazione afferma che il giornalista deve osservare le regole fissate per legge. Non esiste la libertà di scrivere quel che si vuole o di pubblicare le generalità di persone che hanno anche patito gravi lesioni alla loro dignità personale.  (31/03/2006)
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 20 marzo 2006 il Decreto Legislativo 106/2006 in materia di riorganizzazione dell'ufficio del Pubblico ministero. GIUSTIZIA/La riforma punta a ridurre le “fonti” dei giornalisti e a tenere cucite le bocche dei Pm I rapporti con la stampa saranno tenuti “personalmente” dal Procuratore della Repubblica “ovvero tramite un magistrato dell'ufficio appositamente delegato”. “Ogni informazione inerente alle attività della procura della Repubblica deve essere fornita attribuendola in modo impersonale all'ufficio ed escludendo ogni riferimento ai magistrati assegnatari del procedimento”. I magistrati, in contrasto con questa disposizione, saranno perseguiti disciplinarmente. …………………………………… INDICE 1. Premessa. Il Procuratore della Repubblica trasformato in un monarca assoluto in tema di diffusione delle notizie riguardanti il suo ufficio. La Costituzione messa in un angolo con il “taglio” delle fonti. Tipizzati gli illeciti disciplinari dei magistrati (diffidati dall’intrattenere rapporti con i cronisti). 2. Il diritto di cronaca (e di critica) ancorato a “notizie vere”. La cronaca giudiziaria e il limite del rispetto del principio della presunzione di non colpevolezza (o di innocenza). I nostri tribunali, nel verificare il rispetto del limite della verità, dovranno fare (fortunatamente) una valutazione sulla base di ciò che risulta “al momento in cui la notizia viene diffusa e non già secondo quanto viene successivamente accertato”. 2.1. Una volta venuto meno l’obbligo del segreto secondo le previsioni dell’articolo 329 Cpp non vi è limite alcuno alla pubblicazione e diffusione del contenuto dell’atto del procedimento così consacrandosi il diritto di cronaca su di esso 3. Conclusioni. Il rimedio sarà la riscoperta del giornalismo d’inchiesta. Diversi …………………………………… di Franco Abruzzo presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, docente a contratto di “Diritto dell’informazione” presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e presso l’Università Iulm di Milano.  (20/03/2006)
Monito per i falsi profeti di un giornalismo senza regole: “Il rispetto della persona e della dignità umana è il limite interno all’esercizio del diritto di cronaca”. F.to Cassazione penale (sez. III, sentenza 23356/01) Non esiste la libertà di scrivere o pubblicare tutto quello che figura nelle carte processuali (comprese le foto raccapriccianti e impressionanti di una persona uccisa). La tutela della dignità della persona prevale sul diritto di cronaca. La dignità della persona è il cuore della nostra Costituzione. L'articolo 21 Cost. va letto tutto, anche il sesto comma, che pone il limite del buon costume all'esercizio del diritto di informazione. Il buon costume, ha spiegato la Corte costituzionale con la sentenza 293/2000, è nient'altro che il rispetto della dignità della persona.  (06/08/2001)
1999- Convegno Astaf sul diritto di cronaca Abruzzo: "Il giornalista (come l’avvocato) diventi parte nel procedimento penale per garantire ai cittadini il diritto all’informazione” “I giornalisti, che lavorano per garantire ai cittadini il diritto di essere informati, rappresentano una parte nel processo penale e come tali devono godere dei diritti assicurati dall’ordinamento processuale al difensore. Il giornalista, quindi, come l’avvocato. Vanno rotti i rapporti equivoci tra giornalisti e Pm e anche quelli tra giornalisti e avvocati. In sostanza chiediamo di essere responsabilizzati al massimo livello. Se i giornalisti dovessero vedersi riconosciuti i diritti dei difensori, allora non avrebbero più attenuanti qualora le cronache dovessero risultare incomplete, quindi false e diffamatorie. Non rivendichiamo il diritto di avere tutte le "carte", che fotocopiano gli avvocati, per diffamare i cittadini al riparo di possibili querele e azioni risarcitorie. Chiediamo le "carte" per poter raccontare i fatti e pubblicare le immagini dei protagonisti delle vicende quotidiane nel rispetto delle regole deontologiche e del Codice di deontologia sulla privacy. Vogliamo sfuggire alla morsa della “mezza notizia=notizia falsa=notizia diffamatoria”. Le "carte" saranno sempre utilizzate in maniera rigorosa e responsabile”.  (29/10/1999)
La «sentenza decalogo» della Cassazione del 1984 sui limiti al diritto di cronaca (Corte cass. I civ. 18 ottobre 1984, n. 5259)  (18/10/1984)
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
CONGRESSO FNSI DI LEVICO TERME (TN) - Il segretario generale Raffaele Lorusso ha trattato con vigore il tema delle QUERELE BAVAGLIO collocandolo tra le priorità del sindacato: "Non va dimenticata un’altra forma di minaccia ai cronisti, subdola, ma non meno pericolosa. È quella costituita dalle cosiddette QUERELE BAVAGLIO e dalle richieste di risarcimento in sede civile a mero scopo intimidatorio". "Se i magistrati e i pubblici ufficiali hanno l’obbligo di tutelare il segreto istruttorio, è dovere dei giornalisti pubblicare tutte le notizie che hanno una rilevanza sociale. Quelle notizie, cioè, la cui pubblicazione è essenziale per soddisfare il diritto dei cittadini ad essere informati. Anche su questo punto, l’indirizzo della Corte europea dei diritti umani è chiaro e inequivocabile: i giornalisti hanno il diritto-dovere di pubblicare le notizie che hanno rilevanza per l’opinione pubblica, anche quelle coperte da segreto. Per gli enti della categoria si pone il problerma della coerenza tra pensero e azione (Mazzini docet).  (14/02/2019)
Facebook: no al diritto di cronaca per un post vero ma con elementi lesivi dell’onore. .  (03/03/2017)
5 GIUGNO 2015 - 5° CONVEGNO “GIUSTIZIA E INFORMAZIONE” A LIERNA (LECCO) SUL TEMA “PROPOSTE DI MODIFICA IN MATERIA DI DIFFAMAZIONE E DI INTERCETTAZIONI: RICERCA DI UN GIUSTO EQUILIBRIO O DI UN BAVAGLIO?”. RELAZIONE DI FRANCO ABRUZZO INDICE: 1.PREMESSA. INTERCETTAZIONI. SERVE UNA LEGGE DI UN SOLO ARTICOLO CHE ABOLISCA I SEGRETI ISTRUTTORI IN VIGORE E CHE VIETI DI PUBBLICARE SOLTANTO QUEGLI ATTI PROCESSUALI SUI QUALI IL GIUDICE ABBIA DECISO DI APPORRE IL VINCOLO TEMPORANEO DI SEGRETEZZA. 2. IL GIORNALISTA (COME L’AVVOCATO) DIVENTI PARTE NEL PROCEDIMENTO PENALE. 3. “PROPOSTE DI MODIFICA IN MATERIA DI DIFFAMAZIONE E DI INTERCETTAZIONI: RICERCA DI UN GIUSTO EQUILIBRIO, NON DI UN BAVAGLIO. IL DIBATTITO IN PARLAMENTO, CHE DECIDERÀ PRIMA DELLA PAUSA ESTIVA. VIA IL CARCERE PER I CRONISTI, MA NON BASTA. LA LEGGE NON ACCOGLIE NUMEROSE RICHIESTE, PRIME FRA TUTTE LO STOP ALL’USO INTIMIDATORIO DELLE QUERELE E DELLE CAUSE PER DIFFAMAZIONE E LA PARAMETRAZIONE DELLE MULTE E DEI RISARCIMENTI ALLE CAPACITÀ ECONOMICHE DEL CONDANNATO. EDITORI E CRONISTI SENZA COPERTURA ASSICURATIVA. ANCORA OGGI CHI DELIBERATAMENTE OSTACOLA L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI CRONACA NON INCORRE IN NESSUNA SANZIONE SPECIFICA. IN CODA ESAME ANALITICO DEL DDL DI RIFORMA. 4. INTERCETTAZIONI. I GIORNALISTI: “NO A SANZIONI PENALI. LA STRADA PIÙ CORRETTA DA SEGUIRE - E SEMMAI DA RAFFORZARE - È QUELLA DI UN MAGGIOR RIGORE SUL PIANO DELLA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE E QUINDI DELLA RESPONSABILITÀ”. IL PARADOSSO DI GRATTERI: “SPIARE I CRONISTI”, MA STRASBURGO NON CI STA. NELL’ATTESA DELLA RIFORMA, SOCCORRE LA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DEI DIRITTI DELL’UOMO VINCOLANTE PER I TRIBUNALI ITALIANI. TRE SENTENZE ILLUMINANTI. 5. LA CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL’UOMO E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI INGLOBATA DAL 1° DICEMBRE 2009, CON L’ARTICOLO 6, NELLA COSTITUZIONE EUROPEA. IL GIUDICE NAZIONALE DEVE TENER CONTO DELLE SENTENZE DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO AI FINI DELLA DECISIONE, ANCHE IN CORSO DI CAUSA, CON EFFETTI IMMEDIATI E ASSIMILABILI AL GIUDICATO:COSÌ LA CASSAZIONE.  (04/06/2015)
COMUNE DI LIERNA (Provincia di Lecco) - 4° convegno GIUSTIZIA E INFORMAZIONE venerdì 6 giugno 2014. CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DELL’INFORMAZIONE INDICE 1. Premessa. Esiste nel nostro ordinamento un vero e proprio diritto soggettivo ad essere informati. L'obiettività, la completezza, la lealtà e l'imparzialità dell'informazione principi fondamentali presenti in vari passaggi dell’ordinamento giuridico. 2. Il rispetto della dignità della persona umana fondamento della nostra Costituzione e limite interno all’esercizio del diritto di cronaca e di critica. Il concetto (giuridico) di giornalismo. 3. Le regole deontologiche dei giornalisti sono racchiuse nell’articolo 2 della legge ordinistica n. 69/1963. Queste regole garantiscono l'autonomia della professione (come afferma l’articolo 1 del Cnlg). 4. I principi di buona fede, lealtà, correttezza e completezza dell’informazione nella giurisprudenza. 5. Cassazione (terza sezione civile, sentenza n. 16236/2010): “Il popolo può ritenersi "sovrano", come vuole la Costituzione, soltanto se viene pienamente informato di tutti i fatti d’interesse pubblico”. 6. Documentazione normativa e giuridica. ricerca di FRANCO ABRUZZO, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e dell’Associazione lombarda dei Giornalisti  (04/06/2014)
Cassazione Penale: lo scoop giornalistico non legittima la violazione della privacy di Lorenzo Pispero www.filodiritto.com  (20/02/2014)
Tutti gli argomenti più interessanti e attuali trattati nel sito www.francoabruzzo.it sono §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§  (31/01/2013)
Ricerca giurisprudenziale (di Franco Abruzzo). Immagini raccapriccianti e impressionanti, reato letto attraverso le sentenze dei giudici.  (23/12/2010)
Gli esami di idoneità professionale: a. Cosa dicono la legge n. 69/1963 e il Dpr 115/1965; b. Il programma degli esami orali; c. Criteri per la valutazione della prova scritta.  (31/12/2009)
La legge sulla stampa (47/1948) commentata con la giurisprudenza articolo per articolo  (06/01/2008)
IL SOLE 24 ORE del 10 novembre 2007. Calcio. Il Governo vara la riforma: la Lega potrà indire gare tra le diverse piattaforme degli operatori PIÙ CONCORRENZA SUI DIRITTI TV Il 40% in parti uguali tra i club, il resto per numero di tifosi e palmares  (10/11/2007)
Vademecum del cronista Sei sentenze della Cassazione sui limiti del diritto di cronaca e di critica  (13/09/2007)
Diritti sul calcio: mercato da rendere trasparente (così la Legge 106/07)  (14/08/2007)
Attila è tornato e questa volta assedia la libertà di stampa! I giornalisti reagiranno con l'arma dello sciopero generale? Intercettazioni. Da Camera ok a riforma, tutti favorevoli. Per i giornalisti ficcanaso (che pubblicano atti vietati) l’arresto fino a 30 giorni oppure multe salate da 10mila a 100mila euro. No secco e deciso della Fnsi e dell'Ordine nazionale. Chiediamo agli editori le polizze assicurative !!! Il carcere, però, resta, comunque, per tutti quei giornalisti che metteranno in pagina informazioni raccolte illecitamente: da sei mesi a quattro anni. Interverrà anche il Garante della privacy.  (18/04/2007)
Editoria-Web
CASSAZIONE: "Sì alla divulgazione, anche in forma integrale sui siti internet delle telefonate se c'è l’interesse pubblico a conoscerne il contenuto e se la telefonata in sé rappresenta una notizia. Inoltre lo stop alla diffusione da parte del garante della privacy non fa scattare in automatico il risarcimento per diffamazione". Vince il quotidiano l’Adige.  (25/05/2017)
Il direttore è responsabile del forum internet: il tribunale di Firenze 'ribalta' la Cassazione  (31/12/2009)
Agcom - Delibera N.405/09/CONS. Regolamento per l’esercizio del diritto di cronaca audiovisiva ai sensi dell’articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9 Questo regolamento disciplina le modalità e i limiti temporali di esercizio audiovisivo del diritto di cronaca con specifico ed esclusivo riferimento agli eventi delle competizioni disciplinate dal decreto, nei confronti degli operatori della comunicazione, nel rispetto delle garanzie previste dall’articolo 5, comma 3, del decreto per la concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo e per le emittenti nazionali e locali, fermo e impregiudicato restando l’esercizio del diritto di cronaca relativo ad accadimenti non riconducibili o riferibili all’evento sportivo. Questo regolamento stabilisce, altresì, le modalità per l’accesso agli impianti sportivi per la ripresa dell’evento da parte degli operatori della comunicazione, nonché i requisiti soggettivi ed oggettivi per l’accreditamento dei medesimi operatori della comunicazione all’interno degli impianti sportivi.  (11/08/2009)
FNSI-Giornalismo dipendente
Una riflessione depositata agli atti del Congresso della Fnsi. Mercato, politica e giornalisti, un difficile equilibrio. La libertà necessita di giornalisti indipendenti e di una stampa indipendente. Serve (e anche in fretta) uno Statuto dell’impresa editoriale, che separi proprietà azionarie e redazioni. Chi ha interessi privati in altri settori non può possedere giornali. La presenza delle banche nel capitale delle imprese editoriali è una minaccia reale all’autonomia dei mass media. “Banchieri, giù le mani dai giornali”. “La pubblicità stia al suo posto e non sostituisca l’informazione”. Le due grandi anomalie italiane (Parlamento proprietario di tv e radio; il più grande imprenditore nazionale della tv presidente del Consiglio). La libertà di impresa non significa: a) concepire il mercato come un pollaio dove le volpi (=gli editori) possono fare quel che vogliono; b) stravolgere il lavoro intellettuale del giornalista rendendolo precario; c) distruggere, sul modello americano, il sindacato unitario dei giornalisti frazionandolo e trasformandolo in tanti sindacatini aziendali (come vuol fare la Fiat di Marchionne), dissociando il lavoro dal lavoratore. IN CODA: a) Ferruccio De Bortoli: “Difficile rapporto con le proprietà”; b) Il programma del MIL (Movimento Informazione e Libertà) in 13 punti. analisi di FRANCO ABRUZZO consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia e dell’Associazione lombarda dei Giornalisti; portavoce del MIL (Movimento Informazione e Libertà).  (12/01/2011)
Manifesto in 31 punti. E’ nato il MIL (Movimento “Informazione e Libertà”). Assemblea il 14 ottobre 2010 (h. 20.30 – Circolo della Stampa di Milano) degli amici e dei simpatizzanti del Movimento per decidere sulla partecipazione alle elezioni sindacali del 26/27/28/29 novembre. Centralità della deontologia – Giornalisti solo per via universitaria – Conferma del praticantato d’ufficio soprattutto per i pubblicisti che vivono di giornalismo - “Banchieri, giù le mani dai giornali” - “La pubblicità stia al suo posto e non sostituisca l’informazione” -“Si pubblica tutto ciò che non è temporaneamente vietato dal Gip, salvaguardando la dignità della persona e la verità sostanziale dei fatti” - Dobbiamo tornare a fare inchieste, che facciano male a qualcuno - Garantire ai redattori addetti al desk, come prevede il Cnlg, il diritto alla firma almeno settimanalmente - Tabella di compensi relativi agli articoli, ai servizi giornalistici e fotogiornalistici depositata presso le Camere di commercio e che valga come uso o consuetudine - Attuazione dell’articolo 45 (“Aggiornamento culturale e professionale”) del Cnlg con il gettito assicurato dall’articolo 116 della legge 388/2000 oggi incamerato dall’Inpgi in mancanza di un’intesa Fnsi/Fieg: è una priorità la costituzione del “Fondo nazionale paritetico interprofessionale per la formazione continua dei giornalisti” - Creazione della figura del “MEDIATORE” all’interno dei Consigli dell’Ordine prevista dal dlgs 28/2010 per risolvere in via “amichevole” le vertenze civili (status professionale, deontologia, tariffe, lavoro autonomo, diffamazione a mezzo stampa, abusivismo, rettifiche e periodici tecnici) - Ritorno all’Inpgi pubblico? di FRANCO ABRUZZO presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia dal 15/5/1989 al 7/6/2007  (10/06/2010)
CNLG E DIRITTO DI CRONACA. “Lombarda”, sul contratto tutti contro tutti, un gran casino. E la maggioranza bulgara (29 voti su 30) attorno a Negri non c’è più. GLI EDITORI VOGLIONO 1.000 PREPENSIONAMENTI, LA DISDETTA DI TUTTI I CONTRATTI INTEGRATIVI, MANO LIBERA SULLA LICENZIABILITA’ DEI “CAPI” E SUL TRASFERIMENTO DA UNA TESTATA A UN’ALTRA: questo è L’ANNUNCIO DEL VICE SEGRETARIO DELLA FNSI GUIDO BESANA OGGI AL DIRETTIVO DELL’ALG, CHE SI E’ SPACCATO SUL COMUNICATO SULLA TRATTATIVA. IL PRESIDENTE GIOVANNI NEGRI IN MINORANZA SULLA SUA RICHIESTA DI FAR VOTARE ALL’EVENTUALE REFERENDUM SOLO GLI ISCRITTI AL SINDACATO. TUTTO RINVIATO SU CASAGIT E CIRCOLO DELLA STAMPA. .......................................................... I complimenti di Andrea Montanari e Massimo Cherubini alla cronaca della seduta firmata Francesco M. De Bonis: "Ha rispettato pienamente la verità sostanziale dei fatti". ............................................................ Franco Abruzzo risponde a Franco Siddi e a Guido Besana  (24/11/2008)
Numero 38 (aprile 2008) del “Giornale di Socrate al Caffè” GIORNALISTI AL BIVIO. Lo scontro con gli Editori per il contratto di lavoro le “caste”, il mega-establishment e le incognite della flessibilità. Oggi chi è il giornalista? Un’appendice del computer. Questa è la realtà dei grandi giornali nazionali, a sentire ciò che si racconta. Non dei piccoli quotidiani di provincia, però, che hanno mantenuto un certo spirito del giornalismo originario, anche se stanno cambiando pelle. Il lettore, dicono i sociologi, è di due tipi fondamentali: quello che “non legge” e quello che “legge”. Il lettore del secondo tipo, che in Italia, secondo statistiche conta su 2-3 milioni di persone, vorrà sempre di più giornali specializzati negli esteri, nella politica nazionale e internazionale, nella società, nel costume, nel clima, nello spettacolo.  (29/04/2008)
Convention a Firenze con “Stampa democratica”, “Quarto potere” e “Punto e a capo” “GIORNALISTI OGGI”: bisogna cambiare la guida della Fnsi. Paolo Serventi Longhi è avvertito.  (30/06/2007)
INPGI/1 e INPGI/2-DIBATTITO SUI DIRITTI DEI GIORNALISTI. Le sei grandi questioni sul tappeto. Il lavoro giornalistico occasionale, la prescrizione dei crediti e la cessione del diritto d’autore. La forzatura della delega: i giornalisti dipendenti costretti a diventare “autonomi”. La libertà di cumulo: giornalisti cittadini di serie B rispetto agli avvocati e ai ragionieri. La Consulta ha stabilito che“i pensionati di anzianità possono cumulare l’assegno con i redditi di lavoro dipendente (o autonomo)”. L’Istituto si trincera dietro circolari e regolamenti e non arretra, ma chiede i danni a chi muove critiche.  (15/05/2007)
INPGI/Polemiche e chiarimenti. Privacy, pubblicità delle sentenze e ignoranza giuridica di chi lancia accuse senza fondamento. Lezione di Abruzzo sui fondamentali del giornalismo. Duello Cescutti/Chiodini.  (13/03/2007)
INPGI/1 e INPGI/2-DIBATTITO SUI DIRITTI DEI GIORNALISTI. Le sei grandi questioni sul tappeto. Il lavoro giornalistico occasionale, la prescrizione dei crediti e la cessione del diritto d’autore. La forzatura della delega: i giornalisti dipendenti costretti a diventare “autonomi”. La libertà di cumulo: giornalisti cittadini di serie B rispetto agli avvocati e ai ragionieri. La Consulta ha stabilito che“i pensionati di anzianità possono cumulare l’assegno con i redditi di lavoro dipendente (o autonomo)”. L’Istituto si trincera dietro circolari e regolamenti e non arretra, ma chiede i danni a chi muove critiche.  (13/09/2006)
Giornalismo-Giurisprudenza
IL FATTO QUOTIDIANO. Giornalisti. Nicola Borzi e Francesco Bonazzi scoprono di essere indagati a Roma da 15 mesi per i loro articoli. CHI SCRIVE DI POPVICENZA E 007 RISCHIA IL CARCERE . (a. CEDU - Sentenza Jérôme Dupuis et Jean-Marie Pontaut c. Francia - 7 giugno 2007. Pubblicazione di atti processuali -intercettazioni illegali- coperti dal segreto istruttorio: preminente la libertà di stampa. - b. Cedu. Le perquisizioni nell’abitazione di un giornalista sono contrarie alla CEDU. Il diritto di un giornalista a non svelare la fonte non è un privilegio da concedere o ritirare a seconda della liceità o meno della fonte, ma è un elemento essenziale della libertà di espressione che non deve essere compresso per non incorrere in una violazione della Convenzione dei diritti dell’uomo). (La reazione di Fnsi e Alg). di Marco Franchi/ilfattoquotidiano  (08/02/2019)
Importante decisione della Cassazione in tema di libertà di stampa e di legittimo esercizio del diritto di cronaca giudiziaria nell'ambito di un'inchiesta giornalistica. ".... una notizia dotata di utilità sociale può perdere rilevanza penale, ancorché capace di ledere l'altrui reputazione, e tale utilità è necessariamente connotata dall'attualità dell'interesse alla pubblicazione". di Pierluigi Franz  (18/01/2019)
Diritto di cronaca, la Corte Edu: «Il lavoro dei giornalisti va tutelato anche se manca l'accredito stampa». Secondo i giudici, la raccolta delle informazioni è un elemento preparatorio essenziale nel giornalismo e deve quindi essere protetto in base alla libertà di stampa assicurata dall'articolo 10 della Convenzione, anche se il cronista viola un divieto di partecipazione a una manifestazione. di Marina Castellaneta*  (08/03/2018)
L'intervista/Caterina Malavenda. "Ma la privacy è più debole se la notizia è sul potere". L'avvocato esperta di informazione spiega quali sono i limiti per i giornalisti e che cosa dicono le leggi e la Cedu. di Gianluca Roselli/ilfattoquotidiano  (21/05/2017)
IL DIRITTO DI CRONACA VINCE. Fnsi: il tribunale di Reggio Calabria riconosce l'esistenza di "querele temerarie". L'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, condannato al pagamento di 21.387 euro a favore dei giornalisti Lucio Maria Musolino e Paolo Pollichieni.  (22/03/2017)
CASSAZIONE CIVILE. Diffamazione e diritto di critica: rientra nel dissenso motivato riferire di procedimenti penali, ancorché risalenti e conclusi senza condanne. Il richiamo all’insegnamento della Cedu. (Cass. civ., Sez. III, 31 ottobre 2014, dep. 12 marzo 2015, n. 4931, Pres. Petti, Rel. Rossetti, ric. Colombo e NIE s.p.a.) - [Sara Turchetti] in www.penalecontemporaneo.it  (13/07/2015)
DIFFAMAZIONE A MEZZO MASS MEDIA: presto il ddl nell’aula della Camera. Il capogruppo del Pd in Commissione Giustizia esalta l’abolizione del carcere per i cronisti, ma dimentica le multe da 5mila a 50mila euro in caso di condanna. E i cronisti compiacenti non gli pongono alcuna domanda. FRANCO ABRUZZO: "La legge di riforma approvata dalla Commissione Giustizia della Camera ha qualche lato positivo e molti negativi. Ci sono luci e ombre ma le ombre sono veramente pesanti. La condanna al carcere è stata abolita, ma viene sostituita con multe esagerate. Le sanzioni pecuniarie spropositate previste sono un limite alla libertà di stampa: questo è un danno per tutti i cittadini, che riceveranno meno notizie sui Palazzi del potere”. IN CODA LA RELAZIONE DI FRANCO ABRUZZO AL CONVEGNO DI LIERNA DEL 5 GIUGNO. di Francesco M. de Bonis  (10/06/2015)
GIORNALI. CASSAZIONE: OBBLIGO DI RETTIFICA nel caso di ARCHIVIAZIONI. LIMITATA DISCREZIONALITÀ DEL DIRETTORE ANCHE per le NOTIZIE VERE, ma sconfessate in una fase successiva.  (24/11/2010)
Il “calvario” dei cronisti nei Palazzi di Giustizia spiegato al popolo con la forza dei fatti. La via d’uscita: “Giornalisti nella Costituzione”.  (07/08/2005)
Ricerca giurisprudenziale (di Franco Abruzzo). Immagini raccapriccianti e impressionanti, reato letto attraverso le sentenze dei giudici  (20/06/2004)
“Pubblicare foto raccapriccianti e impressionanti non è diritto di cronaca e costituisce reato”. Il principio vale per tutti i media.  (18/05/2004)
Premio 2004 Tesi sul Giornalismo/Terza sezione/Istituzioni della professione giornalistica. La deontologia e l’inquadramento contrattuale dei giornalisti in Italia, in Europa e nel resto del mondo occidentale. Vincitore: Daniele Memola, Libera Università Lumsa (Facoltà di Lettere e Filosofia). Tesi: “Diritto di cronaca e falsificazione dell’informazione. Fattoidi, bufale e leggende metropolitane”. Relatore: prof. Pietro Mazzà. Fattoidi, bufale e leggende metropolitane e la falsificazione dell’informazione di Daniele Memola  (31/03/2004)
I fatti della vita
Due importanti novità legislative per i giornalisti della radio e della televisione sono entrate in vigore il 2 maggio e modificano la rettifica delle notizie diffuse da tg e giornali radio. di Pierluigi Franz  (26/05/2024)
Giustizia: sì al divieto di pubblicare le ordinanze cautelari. Approvata definitivamente dal Senato la norma che delega a istituire il divieto.  (15/02/2024)
La VeritàGiovedì 21 Dicembre 2023 Pagina 4 - GLI IPOCRITI DIFENSORI DELLA STAMPA LIBERA VOLEVANO SILENZIARCI La sinistra frigna per la stretta sulla pubblicazione degli atti giudiziari, ma ci ha attaccato per la nostra inchiesta sulla Ong Di GIORGIO GANDOLA  (21/12/2023)
(Il Messaggero Domenica 22 Gennaio 2023 Pagina 5) – INTERCETTAZIONI E ABUSI / L’INTERVISTA, CARLO BARTOLI - «MA STA AI PM IMPEDIRE GLI ABUSI: NO A NUOVE NORME SUI GIORNALISTI». IL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI: SONO I MAGISTRATI CHE DEVONO VAGLIARE LE INFORMAZIONI.«Il rispetto della persona è fondamentale, ma va bilanciato col diritto di cronaca. Una legge sulle intercettazioni c'è già: basta applicarla. E a farlo dobbiamo essere sia noi cronisti che i magistrati: sono loro a vagliare le informazioni che arrivano alla stampa». Di ANDREA BULLERI  (22/01/2023)
PROCESSO ORIGONE/ Inspiegabile escludere OdG e Ossigeno da processo su intimidazione a diritto di cronaca  (08/02/2021)
Diffamazione: fissati dalla Cassazione importanti principi in tema di interviste e di libero esercizio del diritto di cronaca in caso di pubblicazione o di messa in onda su radio, tv e on-line di dichiarazioni lesive dell’altrui reputazione, ma ritenute dal giudice, caso per caso, di possibile interesse pubblico. di Pierluigi Franz  (09/11/2020)
LETTERA APERTA (INVIATA VIA PEC ) AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: SCR: NO AD ILLEGITTIMI “OSCURAMENTI” DELLE DECISIONI ON-LINE DELLA CASSAZIONE. NEGLI ULTIMI 5 ANNI OSCURATE BEN 32.344 SENTENZE ED ORDINANZE DI TUTTE LE SEZIONI CIVILI E PENALI!! ricerca di PIERLUIGI ROESLER FRANZ Mittente: dott. Pierluigi Roesler Franz, nella qualità di giornalista professionista e di Presidente del Sindacato Cronisti Romani presso l'Associazione Stampa Romana (sindacato unitario dei giornalisti del Lazio fondato nel 1877), con sede in piazza della Torretta 36 - 00186 Roma  (27/08/2020)
E' un ulteriore esempio della cronica lentezza dei processi civili per diffamazione: assolti dopo 17 anni tre giornalisti de "Il Giornale di Sicilia". Non denigrarono l'ex Assessore al Bilancio della Provincia di Palermo Pirillo.  (08/07/2020)
8.6.2020 - E' un ulteriore esempio della cronica lentezza dei processi civili per diffamazione: assolti dopo 17 anni tre giornalisti de "Il Giornale di Sicilia". Non denigrarono l'ex Assessore al Bilancio della Provincia di Palermo Pirillo.  (08/07/2020)
La quinta sezione penale della Cassazione (sentenza n. 17259 del 5 giugno) annulla la condanna per diffamazione a mezzo stampa inflitta in appello all'ex direttore di Repubblica Ezio Mauro e alla giornalista Giovanna Vitale. In allegato la sentnza. Non è ammessa una risposta giudiziaria repressiva che estenda la tutela prevista contro la lesione dell'onore o del decoro anche a casi di contestazione dell'operato altrui". di Pierluigi Roesler Franz  (09/06/2020)
CORONAVIRUS-COVID 19: PER IL MANCATO PAGAMENTO DELLA TASSA DI OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO I VIGILI HANNO VIETATO A UN GIORNALISTA DI RIPRENDERE CON LA SUA TELECAMERA APPOGGIATA AD UN CAVALLETTO PIAZZA DI SPAGNA A ROMA COMPLETAMENTE DESERTA!!  (04/04/2020)
Riforma intercettazioni, ecco le nuove regole Tra gli articoli essenziali del decreto legislativo di attuazione della legge delega anche nuovo reato nel codice penale: la "diffusione di riprese e registrazioni di comunicazioni fraudolente", punito con la reclusione fino a 4 anni. Non c'e' punibilita' se la diffusione delle riprese o delle registrazioni e' conseguente alla loro utilizzazione in un procedimento amministrativo o giudiziario o per l'esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca. Il delitto e' punibile a querela della persona offesa.  (31/12/2019)
Querele temerarie, nuova vittoria del mensile siciliano 'S'. Il gip archivia a favore di direttore e giornalista «Nel caso di specie può operare la causa di giustificazione del legittimo esercizio del diritto di cronaca, sussistendo i requisiti della verità della notizia pubblicata, della continenza e dell'interesse pubblico all'informazione», rileva il giudice. La vicenda legata ad uno speciale sul procedimento 'Tempa Rossa', poi archiviato della Procura di Potenza.-  (06/12/2019)
17.10.2019 - Il Notiziario (in 15 capitoli), curato da Franco Abruzzo/portavoce del MIL, trova ispirazione negli artt. 4 (II c.) e 21 Cost. nonché 10 Cedu. In coda la "Privacy Policy" di questo sito.  (18/11/2019)
La Cassazione ribadisce il suo fermo no al carcere per i giornalisti condannati - seppure con pena sospesa - per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Entro la primavera deciderà la Corte Costituzionale su richiesta dei tribunali di Salerno e di Bari. di Pierluigi Franz/Presidente del Sindacato Cronisti Romani presso l'Associazione Stampa Romana  (21/09/2019)
Allo stadio il giornalista non può fare riprese né foto. Diritto di cronaca addio. di VITTORIO DI TRAPANI/professionereporter.eu  (04/09/2019)
Al Senato. Libertà di stampa - Il 90 per cento delle cause contro i giornalisti è pretestuoso. Liti temerarie, un risarcimento danni contro chi querela per intimidire. (IN CODA IL DIBATTITO AL SENATO). Ilaria Proietti/Il Fatto Quotidiano  (17/05/2019)
ANZIANA UCCISA DURANTE UN RAPINA A ROMA. SINDACATO CRONISTI: "LA NOTIZIA NON ERA STATA DIFFUSA ALLA STAMPA. E' CENSURA".  (11/05/2019)
Mattarella riceve i rappresentanti degli enti di categoria. «La libertà di informazione diritto fondamentale». Al termine della cerimonia del Ventaglio, il Capo dello Stato ha incontrato il coordinatore Giovanni Negri e i vertici di Fnsi, Cnog, Inpgi, Casagit e Fondo pensione complementare, che hanno espresso apprezzamento per i riferimenti all'articolo 21 e preoccupazione per gli attacchi al ruolo dell'informazione e al segreto professionale e per la perdurante crisi del settore, auspicando una riforma delle leggi di sistema. (A questo punto, per rispetto verso il Capo dello Stato, l'Inpgi dovrà ritirare le citazioni contro i 14 giornalisti accusati ingiustamente. I 14 cronisti, occupandosi della vicenda Sopaf, hanno esercitato il diritto di cronaca ex artt. 51 Cp e 21 Cost.. Giulietti e Lorusso non possono far finta di nulla. Il comportamento dell'Inpgi è di una gravità senza eguali, perchè «La libertà di informazione è diritto fondamentale»).  (26/07/2018)
.Federazione Nazionale della Stampa Italiana - Roma, 24 luglio 2018 - Prot. n. 148/C- COMUNICATO STAMPA: Rinvio riforma intercettazioni, Fnsi e Odg: «Buona notizia. Ora confronto su carcere e querele bavaglio». GIULIETTI e Lorusso parleranno delle 14 querele/bavaglio dell'Inpgi contro i cronisti che dal 2009 al 2017 hanno raccontato la vicenda Sopaf con le carte processuali in mano? Secondo la Cassazione (sentenza 5259/1984), un cronista può anche diffamare un cittadino ma a una condizione insuperabile: che i fatti raccontati siano documentati e "veri" (principio presente nella legge professionale dei giornalisti n. 69/1963). Tanti sorvolano sulla circostanza che chi ha accusato la dirigenza Inpgi di aver procurato un danno di 7,6 milioni all'Istituto è stata la Procura di Milano, non i cronisti che hanno riferito quella notizia ufficiale presente nell'avviso di garanzia. IN CODA la cronistoria Inpgi/Sopaf con le carte processuali.  (24/07/2018)
Diffamazione, lite temeraria, bavaglio ai cronisti & dintorni - Pubblichiamo un vecchio saggio di Franco Abruzzo sul quale i massimi vertici dell'Inpgi dovrebbero riflettere prima di avventurarsi in cause boomerang - XXXXXXXXXXX I doveri del giornalista connessi all’esercizio del diritto di cronaca e di critica: 1. Premessa. Il rispetto della dignità della persona umana fondamento della nostra Costituzione. L’interesse dello Stato all'integrità morale della persona. Il concetto (giuridico) di giornalismo; 2. I padri costituenti e i limiti del diritto di cronaca nella legge sulla stampa del 1948; 3. Diritto di cronaca, diritto dei cittadini all’informazione e Corte costituzionale; 4. La professione giornalistica, come quella degli avvocati e dei medici, è nella Costituzione; 5. Il “decalogo” della Cassazione sui limiti del diritto di cronaca; 6. Il diritto di cronaca (e di critica) ancorato a “notizie vere”; 7. Diffamazione e responsabilità civile di editore, direttore e articolista; 8. Quando scatta l’interdizione della professione: 9. Il ruolo moderno dell’Ordine posto a tutela degli interessi della collettività; 10. Diffamazione, quotidiani e tribunale competente: da Monza una sentenza che declassa il giudice del luogo dove il giornale viene stampato; 11. Diffamazione online: Cassazione ribalta le regole. Competente il tribunale in cui risiede il presunto danneggiato. ricerca di FRANCO ABRUZZO  (25/06/2018)
Giornalisti. Unci: "Intimidatoria richiesta di danni dell'Inpgi a 14 colleghi". Querela/bavaglio nel silenzio della Fnsi. Aver raccontato l'inchiestat Sopaf dal 2009 al 2017 con correttezza e puntualità non può essere e non è un crimine. La Cassazione e la CEDU insegnano sul punto. IN CODA a questo Notiziario il paragrafo 7 sulla vicenda Sopaf.  (24/06/2018)
Giornalisti: due manifestazioni per la libertà di stampa. Lorusso annuncia iniziative. Giulietti, incontro con Mattarella . IN CODA un articolo di Michele Albanese (cronista soto scorta).  (25/04/2018)
Sentenza 59/1995 della Corte costituzionale, datata ma sempre di grande attualità. “Gli atti del fascicolo per il dibattimento (comprese le registrazioni telefoniche) possono essere pubblicati anteriormente alla pronuncia della sentenza di primo grado”. La Consulta ha fatto vincere il diritto di cronaca. IN CODA la sentenza.  (03/04/2018)
Importante decisione in tema di libertà di stampa: la Cassazione, intervenendo sulla battaglia giudiziaria tra il cantautore romano Antonello Venditti e la RAI, ha indicato i limiti del diritto all'oblìo in relazione all'esercizio del diritto di cronaca. di Pierluigi Franz  (02/04/2018)
Processo agli aggressori del giornalista Antonio Crispino, il Sugc parte civile. «Quando si aggredisce un cronista si colpisce il diritto dei cittadini ad essere informati e il diritto di informare, sancito dall'articolo 21 della Costituzione. Non ci può essere alcuna tolleranza per chi vuole limitare il diritto di cronaca», affermano i vertici di Fnsi e Sindacato giornalisti Campania.  (29/03/2018)
ROMA. AGGREDITA TROUPE DI 'STRISCIA LA NOTIZIA'. AL VAGLIO DEGLI INQUIRENTI IMMAGINI DEL'EPISODIO. LA SINDACA VIRGINIA RAGGI: "INACCETTABILE VIOLENZA". COSIMO FERRI: "DEGRADO DELLE PERIFERIE ROMANE". LA SOLIDARIETA' DI FNSI e ORDINE: "QUESTA AGGRESSIONE E' UN'ALTRA GRAVE 'TESTATA' CONTRO IL DIRITTO DI CRONACA E LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE". DI DOMENICO PALESSE/ANSA.  (03/12/2017)
OSTIA: GIORNALISTI MINACCIATI, MERCOLEDI' MINNITI ALLA FNSI. "SARA' L'OCCASIONE - RILEVA IL SINDACATO IN UNA NOTA - PER RIBADIRE LA NECESSITA' DI ADOTTARE MISURE CONCRETE A SOSTEGNO DEI CRONISTI E DELL'ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE".  (09/11/2017)
Intercettazioni, i cronisti rischiano tre anni. Con la nuova legge si può contestare al giornalista la rivelazione di segreto. Allarme Fnsi: modificare il decreto. di LIANA MILELLA/larepubblica  (05/11/2017)
LEGGE DELEGA SUL PROCESSO PENALE - Intercettazioni, il Cdm vara la riforma: negli atti solo brani rilevanti e necessari. di Vittorio Nuti/ilsole24ore  (02/11/2017)
Per un personaggio noto che rilasci volontariamente una intervista per la TV, cadono la tutela del diritto all’immagine, il diritto alla riservatezza, la tutela dei dati personali e l’intervistato non ne può inibire la messa in onda. E’ quanto stabilisce una sentenza del Tribunale di Roma.  (08/05/2017)
RAGUSA, minacce al giornalista Paolo Borrometi, condannato il boss. Per Giambattista Ventura un anno e otto mesi di carcere e 25 mila euro da versare al cronista. Risarcimenti anche alle parti civili (Ordine dei Giornalisti, Fnsi e Comune di Vittoria). L'accusa aveva chiesto 6 anni e mezzo di carcere. Il Tribunale nella sentenza ha escluso l'aggravante del metodo mafioso e ha disposto la scarcerazione dell'imputato. IN CODA le reazioni del sindacato e dell'Ordine dei Giornalisti.  (04/04/2017)
Diffamazione e querele temerarie, l’Onu bacchetta l’Italia. Fnsi: «Governo intervenga. Non sono più possibili rinvii e perdite di tempo».  (31/03/2017)
EDITORIA&POLITICA. Lorusso e Giulietti (Fnsi) ricevuti dal premier Gentiloni, affrontate le questioni più urgenti per la professione. Chieste una legge di sistema che regoli il settore dell’informazione primaria, regole antitrust, trasparenza degli assetti proprietari e norme a sostegno dell’occupazione e degli stati di crisi. No alla gara europea per l’assegnazione delle convenzioni con le agenzie di stampa.  (22/03/2017)
GIORNALISTI: 7 MARZO INCONTRO FNSI-ORLANDO SULLE QUERELE TEMERARIE.  (17/02/2017)
GIORNALISTI. APPELLO DELLA FNSI A MATTARELLA SULLA LIBERTA' DI INFORMAZIONE: "CHIEDIAMO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UN INCONTRO FORMALE, CON I QUATTRO GIORNALISTI CHE LUI HA NOMINATO CAVALIERI, PERCHE' LA SITUAZIONE RELATIVA ALL'ATTACCO ALLA STAMPA E' ORAMAI INSOSTENIBILE E LUI HA SEMPRE MOSTRATO GRANDE SENSIBILITA' A QUESTI TEMI".  (17/02/2017)
DIRITTO DI CRONACA. Senato della Repubblica. Presentato ddl sulle querele temerarie dalla senatrice Lucrezia Ricchiuti (Pd). Querele temerarie utilizzate in maniera spregiudicata e pretestuosa dai "potenti" per tappare la bocca ai cronisti scomodi. DIBATTITO IL 30 GENNAIO A MONZA PRESSO LA SEDE DE 'IL CITTADINO', VIA LONGHI 3, SALA TALAMONI, ALLE ORE 17. Con la senatrice Ricchiuti interverrà anche Franco Abruzzo presidente emerito dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. La proposta di legge è volta a recepire il principio per cui un’azione giudiziaria palesemente in contrasto con il diritto vivente, vale a dire con i principi di diritto consolidati nelle giurisdizioni superiori, è inammissibile e – nel nostro caso – illecita. Così la proposta di legge ha una specifica mira preventiva e deterrente contro chi vuole ostacolare l’esercizio serio e rigoroso del diritto di cronaca.  (23/01/2017)
CORTE D'APPELLO DI ROMA. Se non si offende l'onore si può criticare il politico. di Selene Pascasi/ilsole24ore  (19/01/2017)
GIORNALISTI. ALESSANDRO GALIMBERTI (UNCI): "IL DISEGNO DI LEGGE SULLA DIFFAMAZIONE VA RITIRATO. NIENTE CARCERE MA MULTE ELEVATISSIME INDUCE ALL'AUTOCENSURA". CONVEGNO SUL DOVERE-DIRITTO DI CRONACA PROMOSSO A CATANIA DA FNSI, UNCI E ORDINE DEI GIORNALISTI NEL GIORNO DEL 33ESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIUSEPPE FAVA, UCCISO DALLA MAFIA.  (05/01/2017)
Diritto di cronaca, limiti. Quando è possibile pubblicare una notizia e quando invece va cancellata: uno sguardo particolare ai siti internet e ai blog. Il diritto all’oblio. di LLpT  (03/01/2017)
“Morti sospette” a Saronno, diritti dei minori e violazioni deontologiche. Interviene l’Ordine lombardo dei giornalisti.  (05/12/2016)
Tribunale civile di Milano: l'economista Marco Vitale, intervistato da Rodolfo Sala su Repubblica, non ha diffamato Roberto Formigoni (condannato a pagare le spese di lite per 7.254 euro), quando ha sostenuto la candidatura di Umberto Ambrosoli alla guida della Regione Lombardia. Il giudice monocratico Valentina Boroni ha tracciato un'analisi approfondita e aggiornatissima del diritto di cronaca e di critica (politica) alla luce della giurisprudenza nazionale ed europea (Cedu) e afferma: "Il complessivo tenore dell'articolo consente di escludere la sussistenza di una gratuita ed arbitraria aggressione alla persona del Formigoni. Le espressioni (sottolineate dalla difesa dell’ex presidente) contengono un giudizio, severo e icastico, ma contenuto e congruo rispetto all’argomento trattato nell’articolo, sulla figura politica del precedente presidente della Regione Lombardia".  (01/12/2016)
GIORNALISTI. FNSI AL MINISTRO ORLANDO: "ABROGARE IL CARCERE PER I REATI COMMESSI CON IL MEZZO DELLA STAMPA. PUNIRE LE QUERELE TEMERARIE, APPROVARE LA LEGGE SULLA DIFFAMAZIONE".  (21/10/2016)
Tutela della reputazione tra diritto di cronaca e di critica. Tribunale di Palermo 19.05.2016 n. 4198. (IN CODA la sentenza) di Sabrina Peron (avvocato in Milano)  (06/09/2016)
STRISCIONE CONTRO I CRONISTI, PIENA SOLIDARIETA’ AI REDATTORI DELLA PROVINCIA PAVESE. ALG-UNCI-GCL: CHIEDIAMO ALLE ISTITUZIONI DI GARANTIRE IL DIRITTO DI CRONACA E LA SICUREZZA DEI COLLEGHI.  (26/08/2016)
DURO COLPO ALLE ATTESE DEI CITTADINI DI CONOSCERE QUEL CHE ACCADE NEI PALAZZI DEL POTERE. = Resta difficile il diritto di accesso agli atti per i giornalisti: non esiste «un unico e globale diritto soggettivo di accesso agli atti e documenti in possesso dei pubblici poteri», ma «un insieme di diversificati sistemi di garanzia per la trasparenza», non attivabili «dalla mera curiosità del dato», ma sottoposti «alla rigorosa disamina della posizione legittimante del richiedente». Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con una recente sentenza (leggibile qui sotto) destinata a far discutere in tema di articolo 21 della Costituzione, ribadendo quanto già statuito due anni fa con la sentenza n. 4748 del 2014 quando i giudici di palazzo Spada affermarono che il diritto di cronaca si piega davanti all'interesse ad accedere agli atti.  di Pierluigi Franz  (21/08/2016)
Fnsi, BENE IL PRESIDENTE MATTARELLA SULLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE  (27/07/2016)
GIORNALISTI: IL 22 A NAPOLI TAVOLO IN PREFETTURA SUlla TUTELA della STAMPA TRA PREFETTO, QUESTORE, ORDINE E SINDACATO.  (16/06/2016)
Fnsi sull'incontro a Napoli con i giornalisti minacciati: "Introdurre una sanzione speciale ai danni di chi molesta il diritto di cronaca e aggredisce i cronisti".  (16/06/2016)
Giornalisti, non rivela fonte: pubblicista a processo dopo articolo sul Fatto.it - L'articolo conteneva alcune informazioni sulle indagini a carico dell'ex senatore del Pd Nino Papania, cancellato dalle liste delle politiche 2013 perché considerato impresentabile dai garanti dem. Secondo il giudice il cronista non può appellarsi al segreto professionale. (Franco Abruzzo: "Il pubblicista Marco Bova come cittadino europea ha il segreto sulle fonti tutelato dall'articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo e dalle sentenze sul punto della Corte di Strasburgo"). di Giuseppe Pipitone/ilfattoquotidiano  (14/06/2016)
INPGI 1 e 2
GIORNALISTI. CAMPORESE: “SI PROFILA un’INTESA RILEVANTE con gli editori PER l’INPGI” SIDDI: “Giorni decisivi per il rinnovo del Contratto”  (15/05/2011)
Lavoro. Leggi e contratti
Giornalismo, lavoro e cronaca nella lettura della Cassazione  (19/12/2005)
Giornalisti e Giustizia. Nove sentenze sulle quali riflettere (dal sito http://www.legge-e-giustizia.it/)  (06/02/2005)
Lettere
Diritto di cronaca e legge Cartabia. Lunedì 27 (ore 20.30) un convegno al cinema Anteo di Milano. Nel corso dell’incontro, moderato dalla giornalista Marinella Rossi, componente della giunta Alg, i giornalisti lombardi annunceranno una manifestazione sul tema che si terrà davanti al Palazzo di Giustizia di Milano mercoledì 29 marzo alle ore 10.  (23/03/2023)
A distanza di ben 19 anni dai fatti la Cassazione riafferma l'esercizio del diritto di cronaca del giornalista in tema di interviste ritenute diffamatorie da terzi.  (01/06/2021)
Compleanno - Franco Abruzzo:3 agosto 1939-3 agosto 2020 = 81 anni  (03/08/2020)
COMUNE DI LIERNA (Provincia di Lecco) 3° convegno GIUSTIZIA E INFORMAZIONE - Carcere o sanzioni pecuniarie per i giornalisti? - venerdì 4 ottobre 2013 ore 15,00 - LIERNA Via Imbarcadero, 3 - Terrazza a lago del Ristorante Sottovento relazione introduttiva di Franco Abruzzo*: “Perché i giornalisti chiedono che l’Italia si adegui alla Convenzione dei diritti dell’Uomo e alle correlate sentenze della Corte di Strasburgo. Eliminare il carcere è importante ma non è sufficiente per allineare l’Italia all’Europa”. *consigliere (e già presidente dal 1989 al 2007) dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia  (04/10/2013)
La biografia di Franco Abruzzo  (31/12/2012)
Camera penale di Piacenza Secondo corso di deontologia e tecnica del penalista Sessione n. 10 dell’11 maggio 2012. Il difensore e il segreto professionale - Il diritto di difesa e il diritto di cronaca – Limiti e confini di due diritti costituzionalmente garantiti Relazione di Franco Abruzzo (già presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia). Il diritto di cronaca e il segreto professionale dei giornalisti alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo e della Corte di Cassazione della Repubblica Italiana.  (12/05/2012)
Tutela dei dati personali. PRIVACY: dopo 15 anni di polemiche e interpretazioni, il Garante detta le regole sull’informazione giuridica. Rese note le “linee guida” per la pubblicazione delle sentenze (nonché dei lodi e degli arbitrati) nelle riviste giuridiche anche online. Il Garante spiega ai magistrati che devono rendere anonimi anche d’ufficio i dati personali e sensibili presenti nei provvedimenti giudiziali. Solo i giornalisti possono chiedere e ottenere le sentenze originali, ma ciò non significa che possono pubblicare tutto: le sentenze vanno filtrate attraverso le regole deontologiche. Altrimenti sono guai seri (anche il carcere, ex art 734/bis del Cp, per chi pubblica i nomi delle persone violentate). analisi di Franco Abruzzo per Guida al Diritto n. 4/2011  (24/02/2011)
INTERCETTAZIONI. ALFANO: “Avanti, ma il ddl non sarà votato prima delle regionali”. LA STRETTA NEL DDL ALL'ESAME DEL SENATO. PIU' VINCOLI PER AUTORIZZARLE, CARCERE PER CHI LE PUBBLICA. FNSI: GOVERNO VUOLE IMBAVAGLIARE GIORNALISTI.  (22/02/2010)
Rassegne stampa. Legge e Giurisprudenza  (30/09/2009)
Cronache di agenzia (2/7/2009). PRIVACY. GARANTE: SU INTERNET NUDI COME ADAMO ED EVA. TUTELARE CITTADINI DA PERICOLI della RETE I DATI SULL'ATTIVITÀ 2008: 524 PROVVEDIMENTI, 321 RICORSI, 21 PARERI. INTERCETTAZIONI : NO A NUOVE SANZIONI PENALI AI GIORNALISTI. Dichiarazioni di Franco Siddi, Roberto Natale e Lorenzo Del Boca.  (02/07/2009)
Referendum venerdì 29 maggio e sabato 30 maggio 2009. FRANCO ABRUZZO: "IO VOTO SI'" Contratto e “fronte del no”. Una opposizione confusa e cieca afferma, con un uso imprudente delle parole, che il nuovo Cnlg è “un colpo letale alla libertà di stampa”. Democrazia in pericolo? Superato il limite del ridicolo. Eppure l’opposizione ha votato le delibere Inpgi, che assorbendo il patto Fnsi/Fieg, salvaguardano coloro che lavorano nelle aziende in difficoltà. La risposta di Silvana Mazzocchi. Nota di FRANCO ABRUZZO Ma sono altri i fatti letali al diritto di cronaca. di Ombretta Tiziana Rinieri. Altri messaggi in coda. Giovani e anziani: interessi divergenti.  (27/05/2009)
Le accuse di Tavaroli, l’ira di Fassino. Il suicidio dei cronisti. Non esiste la libertà di pubblicare notizie che ledono (gratuitamente!) la dignità delle persone. Bisogna dare sempre la prova che le notizie sono vere e solo a questa condizione la pubblicazione è lecita! Il silenzio assordante di Fnsi, Ordine, Unci e Usigrai. La conseguenza: il ddl “Alfano” sulle intercettazioni verrà approvato all’unanimità come è già accaduto con il “ddl Mastella”!  (23/07/2008)
Il gip Forleo critica Mastella: "Il Ddl del ministro della Giustizia limita il diritto di cronaca"  (01/09/2007)
La Suprema Corte: “Chi esercita l'attività giornalistica può trattare dati personali anche prescindendo dal consenso dell'interessato e, con riferimento ai dati sensibili e giudiziari, senza una preventiva autorizzazione di legge o del Garante"  (18/07/2005)
Ordine giornalisti
Il disegno di legge governativo (approvato dal Senato ma fermo alla Camera) rilanciato in questi giorni da Silvio Berlusconi. INTERCETTAZIONI E DIRITTO DI CRONACA. Il “ddl Alfano” visto dall’angolo dei giornalisti. Il ddl in rotta di collisione con la Corte costituzionale e con la Corte dei diritti dell’uomo in tema di pubblicazione delle intercettazioni. IN CODA; la normativa negli altri Paesi. di Franco Abruzzo per la rivista giuridica Themis (n. 6/2010)  (20/02/2011)
Corriere della Sera del 31 luglio 2010 Il dubbio Etica professionale e impunità di stampa. L'etica professionale dei giornalisti dovrebbe recitare un ruolo di supplenza civile e liberale. Primo: evitando di fare da megafono solo a qualcuna delle parti in causa, compresa la magistratura; precisando che le accuse riferite sono (ancora) ipotesi tutte da provare e non il frutto di un lavoro giornalistico autonomo; indagando autonomamente come si sia pervenuti alla formulazione delle accuse e verificandone natura e attendibilità. Secondo: riferendo contemporaneamente, e con rilievo, le ragioni dell'accusato, interpellandone gli avvocati difensori e pubblicandone le controdeduzioni. Terzo: facendo capo, infine, per il giudizio di merito, al dibattimento in sede processuale. Solo così si potrebbe parlare di libertà dell'informazione. Che deve essere cosa ben diversa dall'uso delle cronache giudiziarie per fini di lotta politica, economica, sociale. IN CODA la sentenza 59/1995 della Consulta sulla pubblicazione delle intercettazioni. di Piero Ostellino  (02/08/2010)
ORDINE LOMBARDIA: Gonzales confermata presidente con otto voti (il nono a Franco Abruzzo). Il programma in 14 punti della Lista Civica Indipendente notificato al Consiglio. Abruzzo: “Sono portavoce di una linea alternativa”, Stefano Gallizzi vicepresidente, Paolo Pirovano segretario, Laura Mulassano tesoriere, Gaetano Belloni presidente dei revisori. SCUOLE O MASTER BIENNALI DI GIORNALISMO. Bisogna battersi per ridurre drasticamente il numero delle scuole di giornalismo a 5/7 in tutt’Italia. Il mercato è quello che è: non bisogna illudere i giovani. VIGILANZA. Esercitare un controllo severo sugli “abusi” della libertà di stampa collegati alla violazione delle regole deontologiche. La vigilanza riguarda anche “la tutela del titolo di giornalista, in qualunque sede, anche giudiziaria, e ogni attività diretta alla repressione dell'esercizio abusivo della professione” (art 11/b della legge 69/1963). PROMOZIONE di DIBATTITI SUI CONDIZIONAMENTI DELLE BANCHE E DELLA PUBBLICITÀ NELLA VITA DEI GIORNALI.  (09/06/2010)
Chi era presente all’assemblea del 19/3/2010 dell’Ordine della Lombardia si sarà chiesto: ma prima del 2007 non si é fatto nulla? L’Ordine era guidato da un “fantasma” o da un “tiranno” anonimo? Pubblichiamo un articolo del 17 maggio 2007 contro l’oblio calato su una stagione dell’Ordine della Lombardia che coincide con la presidenza di Franco Abruzzo (15/5/1989 -7/6/2007). Quindici buone ragioni per votare Franco Abruzzo (e la sua squadra) alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio  (17/05/2010)
Chi era presente all’assemblea del 19/3/2010 dell’Ordine della Lombardia si sarà chiesto: ma prima del 2007 non si é fatto nulla? L’Ordine era guidato da un “fantasma” o da un “tiranno” anonimo? Pubblichiamo un articolo del 17 maggio 2007 contro l’oblio calato su una stagione dell’Ordine della Lombardia che coincide con la presidenza di Franco Abruzzo (15/5/1989 -7/6/2007). Quindici buone ragioni per votare Franco Abruzzo (e la sua squadra) alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio  (17/05/2010)
Le elezioni di maggio 2010. Manifesto di Franco Abruzzo in 13 punti dedicato a chi si accinge a guidare i Consigli dell’Ordine dei Giornalisti: valori e obiettivi per realizzare il “buon governo” della nostra professione. I 7 punti dei giovani giornalisti. Centralità della deontologia – Giornalisti solo per via universitaria – Conferma del praticantato d’ufficio soprattutto per i pubblicisti che vivono di giornalismo - “Banchieri, giù le mani dai giornali” - “La pubblicità stia al suo posto e non sostituisca l’informazione” -“Si pubblica tutto ciò che non è temporaneamente vietato dal Gip, salvaguardando la dignità della persona e la verità sostanziale dei fatti” - Dobbiamo tornare a fare inchieste, che facciano male a qualcuno - Garantire ai redattori addetti al desk, come prevede il Cnlg, il diritto alla firma almeno settimanalmente - Tabella di compensi relativi agli articoli, ai servizi giornalistici e fotogiornalistici depositata presso le Camere di commercio e che valga come uso o consuetudine - Attuazione dell’articolo 45 (“Aggiornamento culturale e professionale”) del Cnlg con il gettito assicurato dall’articolo 116 della legge 388/2000 oggi incamerato dall’Inpgi in mancanza di un’intesa Fnsi/Fieg: è una priorità la costituzione del “Fondo nazionale paritetico interprofessionale per la formazione continua dei giornalisti” - Creazione della figura del “MEDIATORE” all’interno dei Consigli dell’Ordine prevista dal dlgs 28/2010 per risolvere in via “amichevole” le vertenze civili (status professionale, deontologia, tariffe, lavoro autonomo, diffamazione a mezzo stampa, abusivismo, rettifiche e periodici tecnici) - Ritorno all’Inpgi pubblico?  (28/04/2010)
Caso Afg/Ifg e libertà di stampa. I Consigli dell’Ordine dei giornalisti possono processare gli iscritti che si avvalgono del diritto di cronaca e di critica in maniera forte e penetrante? Un Ordine che viola l’art. 21 della Costituzione e l’art. 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo va cancellato e abrogato in fretta. Il referendum, promosso da Beppe Grillo, trova alimento e benzina anche in alcune decisioni (annunciate e) sconsiderate dello stesso Ordine. La repressione del dissenso è un autogol. ………………………………………. In allegato i messaggi dei consiglieri dell’Ordine di Milano, che chiedono il procedimento disciplinare contro Franco Abruzzo. ....……………………………………..  (06/04/2008)
L’attività deontologica dei Consigli dell’Ordine dei Giornalisti. Gli avvisi disciplinari divulgabili e accessibili come le delibere conclusive di una istruttoria svolta sul comportamento degli iscritti all’Albo professionale. La legge professionale dei giornalisti n. 69/1963 circoscrive il segreto a tre casi: a) fonte della notizia; b) “i provvedimenti disciplinari sono adottati a votazione segreta”; c) “le elezioni per le varie cariche hanno luogo separatamente con votazione segreta”. In nessun altro articolo della legge e del suo regolamento si fa riferimento al segreto o alla riservatezza. Tribunale civile di Milano: “L'interesse del pubblico alla corretta e completa informazione su tutto ciò che riguarda la vita 'pubblica' in genere, ivi comprese le vicende relative ai giornalisti, che della vita 'pubblica' sono gli interpreti ed i veicoli primi, deve sempre e comunque prevalere sul diritto del singolo, chiunque esso sia, alla riservatezza”. La giurisprudenza del Tribunale civile di Milano e del Garante della privacy Ricerca di Franco Abruzzo docente universitario a contratto di “Diritto dell’informazione”  (21/01/2008)
INPGI/1 e INPGI/2-DIBATTITO SUI DIRITTI DEI GIORNALISTI, ma il sindacato (Fnsi e Associazioni regionali di Stampa) tace perché vive, come è noto, con i generosi contributi annuali (2 milioni di euro circa) dell’Istituto di previdenza. Le grandi questioni sul tappeto sono queste: lavoro giornalistico occasionale, cessione del diritto d’autore, libertà di cumulo (giornalisti cittadini di serie B rispetto agli avvocati e ai ragionieri). La Consulta ha stabilito che“i pensionati di anzianità possono cumulare l’assegno con i redditi di lavoro dipendente (o autonomo)”. L’Istituto si trincera dietro circolari e pareri del Ministro del Lavoro, che le sezioni unite civili della Cassazione hanno classificato carta straccia con la sentenza n. 23031 del 2 novembre 2007 (in: www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=1487 e in: www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=1506). Anche in allegato la documentazione dei finanziamenti dell'Inpgi alla Fnsi  (26/12/2007)
La svolta. Ordine Giornalisti Lombardia: la decadenza dei consiglieri Michele Urbano e Mario Molinari è un atto ineludibile e va promossa d’ufficio. Letizia Gonzales è avvisata: non può sottrarsi ai suoi doveri e ai suoi obblighi di legge.  (14/06/2007)
Commistione pubblicità-informazione. Abruzzo risponde a Letizia Gonzales: “Le regole ci sono e sono chiare. I colleghi con responsabilità redazionali e che sbagliano vanno sanzionati. L’Ordine è un giudice e deve fare il giudice, non l’assistente sociale o il mediatore”.  (01/06/2007)
Movimento "Giornalisti per la Costituzione": IN CODA le 39 BIOGRAFIE dei candidati al Consiglio regionale e al Consiglio nazionale! ............................................ Il sistema maggioritario impone di votare in blocco i candidati per garantire l’attuazione del programma e la governabilità dell’ente!!! ........................... Grande “ammucchiata” tra Sinistra, cattolici progressisti, Liberi Giornalisti e Senza bavaglio uniti per chiudere i 18 anni di presidenza di Franco Abruzzo, che chiederà ai colleghi il voto per sviluppare il buon lavoro finora fatto. Deciderà il ballottaggio (27/28 maggio). Nel 1995 la stessa manovra fallì miseramente.  (22/05/2007)
Appello di Franco Abruzzo ai giornalisti lombardi: “Abbiamo la consapevolezza di aver tutelato giorno dopo giorno la professione, la dignità e la libertà dei colleghi. La prova è nel portale www.odg.mi.it. Vogliamo continuare a servire la professione e i colleghi. Dite no alla campagna soltanto negativa e denigratoria degli avversari. Votate in blocco la lista del Movimento giornalisti per la Costituzione. Votate per intero la lista: senza la squadra non si governa!”.  (19/05/2007)
Appello di Franco Abruzzo ai giornalisti lombardi: “Votate!” ………………………………. In 11 punti tutto il programma del Movimento “Giornalisti per la Costituzione” Un Ordine rinnovato che tuteli soprattutto la dignità e la libertà dei giornalisti italiani. La formazione continua punto irrinunciabile.  (18/05/2007)
Elemento chiarificatore: il sindacato perdente (Serventi Longhi e Fiengo) è contro Abruzzo. Abruzzo:”La Fnsi ha portato alla disfatta la categoria. Bisogna impedire che gli amici della Fnsi distruggano l’Ordine”. I candidati tirino fuori le loro biografie!  (18/05/2007)
In coda la lista dei candidati sostenuta dal Movimento “Giornalisti per la Costituzione” di cui Franco Abruzzo è uno dei portavoce. Quindici buone ragioni per votare Franco Abruzzo (e la sua squadra) alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio  (17/05/2007)
Elezioni per il rinnovo dei Consigli dell’Ordine Appello di Franco Abruzzo: “Non votate soltanto me. Per vincere e governare l’Ordine bisogna scrivere nelle schede tutti i nomi dei nostri candidati. Bisogna difendere l’anomalia nazionale dell’Ordine di Milano, non allineato ai centri di potere romani”. Le contraddizioni clamorose della lista della sinistra radical-chic.  (14/05/2007)
Elezioni per il rinnovo dei Consigli dell’Ordine Appello di Franco Abruzzo: “Non votate soltanto me. Per vincere e governare l’Ordine bisogna scrivere nelle schede tutti i nomi dei nostri candidati. Bisogna difendere l’anomalia nazionale dell’Ordine di Milano, non allineato ai centri di potere romani”. Le contraddizioni clamorose della lista della sinistra radical-chic.  (13/05/2007)
Franco Abruzzo spiega che è l’unico consigliere impegnato a tempo pieno (almeno 10 ore al giorno anche di sabato) per far funzionare l’Ordine. Illustrata tutta la complessità di una attività unica e che non ha eguali nel nostro mondo (58.300 citazioni su GOOGLE.it e ben 327mila su VIRGILIO.it).  (10/05/2007)
Senza la legge dell’Ordine, giornalisti solo impiegati di redazione, tenuti a essere “fedeli” alle aziende. Non facciamo vincere gli “ordini” degli editori! Oggi siamo liberi di dire “no” senza rischi di licenziamento! E’ tempo di riforme incisive riassunte in 11 punti!. Milano, 10 maggio 2007. Pubblichiamo la lettera aperta che Franco Abruzzo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha indirizzato ai colleghi autolesionisti, che chiedono l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti, accogliendo i suggerimenti degli editori e in generale dei “padroni delle ferriere”.  (09/05/2007)
IN VISTA DELLE ELEZIONI DELL'ORDINE DEL 20/27 MAGGIO Presenti 350 giornalisti al battesimo del Movimento “Giornalisti per la Costituzione”. Franco Abruzzo: “Chi ha interessi privati in altri settori non può possedere giornali”. Assemblea degli iscritti all'Albo di Milano (29.3.2007). Relazione di Franco Abruzzo (presidente dell’Ogl): “In undici punti un programma di incisive iniziative in difesa dell’autonomia della professione, della libertà di cronaca ancorata al rispetto della deontologia, dell’accesso solo per via universitaria, della formazione permanente e del dialogo con gli iscritti”. Gli APPUNTAMENTI: a) 10 maggio: happy hour (h 19-23) al “Fashion Cafè” di via San Marco 1/Milano. Un appuntamento in un ambiente completamente rinnovato e di gran moda. Gusteremo un drink con stuzzichini in abbondanza al costo di 7 euro. Verrà presentata la lista dei candidati vicini al Movimento “Giornalisti per la Costituzione”. b) 20/21 maggio e 27/28 maggio: urne aperte nella sede della Unione del Commercio di corso Venezia 49/Milano.  (27/04/2007)
Elezioni e programmi. Nota dell’Agenzia “Stefania-web”. Un altro Ordine è possibile (ma a guida Franco Abruzzo). No ai vecchi senza memoria! La sinistra vuole abolire il praticantato d’ufficio inventato da Franco Abruzzo!  (18/04/2007)
Ordine – Elezioni del 20/27 maggio 2007. Riunita la “tavola rotonda” del “Movimento Giornalisti per la Costituzione”. Abruzzo: “Il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini all’informazione prevalgano sulle azioni dei proprietari dei giornali”. Uffici marketing lontani dalle redazioni e dai direttori. Tre appuntamenti il 22 e il 30 marzo; e il 19 aprile.  (25/02/2007)
Elezione dell’Ordine del 20 e 27 maggio 2007. Appello di Franco Abruzzo al rispetto della dignità dell’avversario: “La tecnica di demonizzare gli altri è figlia di una cultura giacobina-leninista, che non mi appartiene”. “L’anomalia lombarda ha diritto di vita e di cittadinanza. Difendiamola!”  (14/02/2007)
Premi
A Fiorenza Sarzanini, Nadia Toffa, Letizia Battaglia e Simonetta Fiori il Premio Ornella Geraldini - Donne per il Giornalismo (che festeggia il diciottesimo compleanno).  (12/10/2016)
Premio Corso Bovio: prorogato al 30 settembre il termine per partecipare.  (28/03/2008)
Recensioni
Venerdì 21 ottobre alle ore 17,30 a Palazzo Cusani, in via Brera 15, a Milano, con un dibattito sul tema “Diritti e Doveri 2.0 - Le nuove frontiere della Rete e le sfide per l’informazione”, verrà presentato il nuovo “Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione” (ed.Cedam-Wolters Kluwer) di Ruben Razzante, professore di diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano.  (27/09/2016)
PRIVACY E GIORNALISMO. LA NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO CURATO DA MAURO PAISSAN. In coda il link.  (13/03/2012)
Ruben Razzante. COME CAMBIANO LE REGOLE della INFORMAZIONE e della COMUNICAZIONE Nel Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione edito da CEDAM i nuovi paradigmi del diritto nell’era della convergenza tecnologica e della digitalizzazione  (23/10/2011)
Riforma professione
FONDAZIONE MURIALDI - Le nuove frontiere della professione giornalistica.  (19/04/2023)
EDITORIA. LEGNINI: “L’ORDINE DEI GIORNALISTI DA RIFORMARE MA NON DA CANCELLARE. Opportunamente riformati tutti gli Ordini che hanno a che fare con materie di rilievo costituzionale (Sanità, giustizia, informazione) devono rimanere”. IN CODA un saggio di Franco Abruzzo sul tema.  (26/06/2013)
Sentenze
Diffamazione a mezzo stampa Quando la cronaca imprecisa esclude la condanna Non vale ad escludere la “verità del fatto”, e con essa l’applicabilità della scriminante del diritto di cronaca, la circostanza che il giornalista sia incorso in modeste e marginali “imprecisioni” ed inesattezze, che concernano semplici modalità del fatto senza modificarne la struttura essenziale. A tal fine, ciò che rileva, per l’apprezzamento della sussistenza della scriminante, è la verità del “nucleo centrale” della notizia e quindi del fatto esposto, potendosi così applicare la scriminante anche alla notizia “sostanzialmente vera”, ma solo riportata con particolari imprecisi e comunque superflui perché incapaci di cambiare il senso della notizia stessa. di Giuseppe Amato per www.ipsoa.it 17/11/2011  (17/11/2011)
Cassazione civile. Il POPOLO PUO' RITENERSI "SOVRANO", COME VUOLE la COSTITUZIONE, SOLO SE VIENE PIENAMENTE INFORMATO di TUTTI i FATTI d’INTERESSE PUBBLICO. “Il giornalismo di inchiesta è espressione più alta e nobile dell'attività di informazione; con tale tipologia di giornalismo, infatti, maggiormente si realizza il fine di detta attività quale prestazione di lavoro intellettuale volta alla raccolta, al commento e alla elaborazione di notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale attraverso gli organi di informazione, per sollecitare i cittadini ad acquisire conoscenza di tematiche meritevoli, per il rilievo pubblico delle stesse”. di www.legge-e-giustizia.it  (30/04/2011)
Tribunale di Marsala. “FIGLIOCCIO DEL BOSS”: CRONACA GIUDIZIARIA E RESPONSABILITA' DEL CONDUTTORE TELEVISIVO. (In coda la sentenza) di Sabrina PERON, avvocato in Milano  (14/12/2010)
CASSAZIONE CONFERMA CONDANNA PER MAGOSSO, BRINDANI E COVOLO PER L’INCHIESTA SUL DELITTO TOBAGI  (24/11/2010)
Sentenza n. 59/1995 della Corte costituzionale: “Gli atti del fascicolo per il dibattimento (comprese le registrazioni telefoniche) possono essere pubblicati anteriormente alla pronuncia della sentenza di primo grado”. Vince pienamente il diritto di cronaca.  (04/08/2010)
Corte Costituzionale ordinanza 66 del 2009. Privacy, posta, segretezza, giornalismo, pubblicazione. "il legislatore, nell'art. 137, commi 2 e 3, cit., avrebbe correttamente operato un bilanciamento delle esigenze sottese alla libertà di manifestazione del pensiero di cui all'art. 21 Cost. con quelle relative alla segretezza della corrispondenza, esonerando i giornalisti dall'autorizzazione dell'interessato quando i dati divulgati a mezzo stampa siano essenziali per l'informazione e sussista un rilevante interesse pubblico, consentendo, in tal modo, un efficace controllo da parte del giudice;".  (13/03/2009)
Cassazione sulla diffamazione: “il testo va letto nel contesto”. Così anche una notizia vera può assumere una portata diffamatoria.  (14/11/2008)
Trib. Mi. 21/4/08 n.5436 “CRONACA GIUDIZIARIA: OBBLIGO DI FEDELTÀ AGLI ATTI D’INDAGINE” . di Sabrina PERON avvocato in Milano  (20/06/2008)
LA LESIONE DEL DIRITTO ALL' IDENTITA' PERSONALE PUO' ESSERE RIPARATA MEDIANTE LA PUBBLICAZIONE DELLA RETTIFICA RICHIESTA DALL' INTERESSATO in base all art. 8 della legge sulla stampa (Cassazione Sezione Terza Civile n. 10690 del 24 aprile 2008, Pres. Varrone, Rel. Amatucci).  (20/05/2008)
DIRITTO DI CRONACA. Cassazione civile: la verità dei fatti deve essere controllata non solo in relazione all’attendibilità della fonte, ma anche con un lavoro d’accertamento.  (14/04/2008)
Strascichi del caso Jucker. Diffamazione a mezzo stampa: legittimo criticare i provvedimenti giudiziari e le scelte dei magistrati. La Cassazione rigetta il ricorso del Pg di Milano Mario Blandini (condannato a pagare le spese) e assolve “la Repubblica”. E' una sentenza che allarga in maniera significativa il diritto di critica  (20/11/2007)
Vademecum del cronista e dell’inviato Sei sentenze della Cassazione penale sui limiti del diritto di cronaca e di critica  (13/10/2007)
Cassazione: "E' diritto di cronaca diffondere dichiarazioni rese in sede giudiziaria". L'importante è poter dimostrare il pubblico interesse della divulgazione giornalistica.  (10/06/2006)
Storia
GIORNALISTA-GIURISTA E CALABRESE “TOSTO”. Franco Abruzzo il 28 marzo riceverà la medaglia d’oro per i 50 anni di Albo e si racconta. Da Cosenza a Milano, un viaggio di 50 anni fa. L’amore per Milano, il rapporto con la Calabria. Cronista d’assalto, Il sindacato, Walter Tobagi, per 18 anni presidente dell’Ordine di Milano, i lunghi anni a Il Giorno e al Sole 24 Ore. La visione di un giornalismo di battaglia e di controllore dei poteri. Aver dimenticato il ruolo di “guardiano” ha determinato le pesanti difficoltà odierne dei giornali. “La stampa è un potere? No, è l’occhio dei cittadini sui palazzi della politica, dell’economia e della finanza; sulla società civile e sui fatti della vita. Il sonno dei giornali ha partorito la crisi di oggi. E i lettori hanno girato le spalle alle edicole”. di ROMANO PITARO  (26/03/2013)
Il Quotidiano della Calabria di domenica 9 novembre 2008 Il personaggio Franco Abruzzo ex cronista ed esperto di diritto Si definisce un «calabrese tosto». Ha avviato grandi battaglie per il rinnovo della professione Di lui hanno scritto «Le sue delibere inno alla Costituzione» L’ORACOLO DEI GIORNALISTI di Romano Pitaro  (09/11/2008)
www.bottegaeditoriale.it:80/primopiano.asp?id=84 “Direfarescrivrere” (mensile di cultura e scrittura) Anno IV- n. 25- gennaio 2008 Abruzzo: per i giornalisti indispensabile un «mosaico culturale di vasto respiro». Da un professionista del giornalismo un’opera puntuale, completa, dettagliata. Pubblicato dal Centro di documentazione giornalistica. di Alessandra Morelli  (06/01/2008)
IL CASO TOBAGI E LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE. Appello di solidarietà ai giornalisti condannati (E' sufficiente rispondere all'email: vale come adesione).  (29/09/2007)
TRIBUNALE DI MONZA. Le rivelazioni del brigadiere dei Cc Dario Covolo (“Ciondolo”) sui retroscena del “delitto Tobagi” vengono stoppate dal giudice. Brindani e Magosso (direttore e inviato di Gente) condannati penalmente a una multa totale di 1.800 euro e civilmente a risarcire due generali (per ora) con 218mila euro. La sentenza entro 90 giorni. Le prime reazioni sindacali. "Stampa democratica": "Un nuovo, gravissimo segnale d’allarme per la salute della libertà di stampa". Lorenzo Del Boca (Ordine): “Il collega ha fatto il suo dovere”- PROCESSI. E DIRITTO DI CRONACA Delitto Tobagi, giustizia è sfatta di Franco Corleone Il Riformista del 21 settembre 2007  (20/09/2007)
Tesi di laurea
DIFFAMAZIONE A MEZZO MASS MEDIA/ 2006-2016: nell'arco di 10 anni il Senato fa marcia indietro e abbraccia il Guardasigilli Rocco. Nel 2006 Palazzo Madama ha depenalizzato la fattispecie (art. 342 Cp) che tutelava la 'casta' dal 1930, mentre oggi, in contrasto con Strasburgo, infligge il carcere (fino a 9 anni) ai giornalisti rendendo intoccabili politici, pubblici amministratori e magistrati in violazione del principio di uguaglianza dei cittadini. Un Convegno tenta di far ripartire al Senato il dibattito relativo al ddl sulla diffamazione a mezzo stampa approvato in terza lettura dalla Camera il 24 giugno 2015, un ddl che abolisce la prigione per i cronisti in linea con i giudicati di Strasburgo. Il Convegno "GIUSTIZIA E INFORMAZIONE.IL PUNTO SULLA DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA" si terrà venerdì 10 giugno 2016 a LIERNA. Presiederà Franco Abruzzo. Interverranno alla tavola rotonda: Tino Palestra, Salvatore Scuto, Tiziana Mevio, Giuseppe Guastella. Moderatore Gianfranco Avella. IN CODA il programma del convegno e una ricerca sugli ultimi due anni di dibattito in Parlamento sulla riforma della diffamazione e delle intercettazioni. - ANCORA IN CODA. La svolta dell'8 giugno: il Pd ritira la norma punitiva verso i giornalisti. di Francesco de Bonis  (08/06/2016)
In allegato l’indagine di AstroRicerche: "Il futuro del giornalismo. Le notizie, le idee, gli italiani, la pubblicità". Il megaconvegno dell’Ordine lombardo privo di novità: confermato che l’Italia non ama i giornalisti e che li ritiene “bugiardi cronici e non indipendenti”. E’ la scoperta dell’acqua calda. Gli inserzionisti, dopo averne distrutto la credibilità, chiedono ora una stampa autorevole per dare forza anche ai messaggi pubblicitari. L’Ordine di Milano, inascoltato e in solitudine, diede tra il novembre ‘86 e il maggio 2007 l’allarme più volte sulle “relazioni pericolose” all’interno delle redazioni dei periodici (e non solo). In coda la cronaca di www.odg.mi.it  (01/10/2008)
TV-Radio
Avetrana-OMICIDIO SARAH SCAZZI: 400 PROGRAMMI Tv sono nel mirino dell'AGCOM e dell’Ordine dei Giornalisti. Il dolore sfruttato per fare audience. Violazioni deontologiche?  (15/03/2011)
Guida al Diritto n. 48/2005 - Il Testo unico della radiotelevisione rafforza le regole deontologiche del giornalismo professionale e ispira un’informazione improntata a verità - di Franco Abruzzo*  (30/11/2005)
Sistema televisivo pubblico e privato: diritto dei cittadini all’informazione e diritto dei giornalisti a informare, dalla legge 103/1975 alla legge 112/2004 (“Gasparri”) tra Convenzioni internazionali e sentenze della Corte costituzionale ------------------------------------------------------- Indice 1. Premessa. Sistema radiotelevisivo, cittadini-utenti, giornalisti e principi della Costituzione (nella rielaborazione della Corte costituzionale) in tema di libertà di manifestazione del pensiero. 2. L’articolo 3 della legge 112/2004 (“Gasparri”) amplia i diritti dei cittadini-utenti e dei giornalisti, recuperando principi elaborati dalla Corte costituzionale e presenti nelle Convenzioni internazionali. 3. Le convenzioni e i patti internazionali rafforzano in Italia la tutela dei diritti fondamentali della persona anche nel campo della libertà di manifestazione del pensiero. La tutela dei minori. 4. Segreto professionale dei giornalisti, Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sentenze “Goodwin” e “Roemen” della Corte di Strasburgo. 5. Normativa richiamata. ---------------------------------------------------------- analisi di Franco Abruzzo docente di “Diritto dell’informazione e dell’editoria” all’Università degli Studi di Milano Bicocca e all’Università Iulm di Milano.  (30/06/2004)
Unione europea - Professioni
Libertà di stampa, tutela dell’informazione e dei giornalisti alla luce della “Carta dei diritti fondamentali” dell’Unione europea e della “Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo” nel contesto delle Convenzioni internazionali che proclamano la libertà di stampa ricerca e analisi di Franco Abruzzo  (07/01/2012)




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